Dolori intercostali
Le scrivo in questo momento con la preghiera di avere un suo parere relativo ad un grosso problema che mi sta devastando fisicamente ( e mentalmente) da circa 3 mesi e che di seguito le sintetizzo per quanto nelle mie capacità.
Tutto è cominciato con lieve dolore intercostale nella parte superiore destra con irradiazione all'arto superiore sempre destro, nonchè dorsale, paragonabile a delle coltellate. Su consiglio dello pneumologo eseguo immediatamente Rx torace, seguita da Rx esofago stomaco duodeno con contrasto, Tac torace, broncoscopia, Pet, esami vari del sangue da cui emerge solo un Cea pari a 11,13 ( a distanza di un mese salito a 28). Il resto tutto nella norma, se non una Ves a 60 (oggi scesa a 18). Tuttavia, dalle indagini effettuate, il risultato è sembrato essere (Tac), anche a parere del chirurgo toracico da cui successivamente sono stato indirizzato, solo un esito cicatriziale di una pertosse contratta all'età di 18 anni con un lieve ispessimento della pleura. Dunque, vengo indirizzato da un neurochirurgo, l'unico disponibile in ospedale considerato il periodo, il quale mi esorta ad eseguire una risonanza magnetica cervico-dorsale, che invio in allegato insieme a tac e pet, e il cui esito, a parere del medico, non sembrerebbe essere in alcun modo riconducibile ai dolori da me lamentati. Dolori poi divenuti sempre più forti, tanto da costringermi a passare dai semplici antidolorifici come orudis, oki, toradol a c-efferalgan e, da ultimo, contramal in associazione a efferalgan 1000. Ancora, il neurochirurgo mi suggerisce una visita da un neurologo. Eseguo elettro e neuromiografia con la seguente diagnosi:" Cervicobrachialgia a destra. Il quadro neurofisioologico è compatibile con segni di sofferenza neurogena cronica, poco marcati dei mm deltoide, bicipite e triciéite di destra; nei limiti neurografie mmotorie e sensitive dei nn mediano e ulnare omolaterali".
Alla luce di tanto, il neurologo redige una diagnosi di nevralgia intercostale e suggerisce terapia con tegretol 200mg, efferalgan da 1000 e contramal al bisogno, nonché, da ultimo, mi invia da un gastroenterologo per eseguire ecografia fegato e colonscopia.
Epilogo: ad oggi sono dieci giorni di terapia con i suddetti farmaci e il dolore è sempre il medesimo, ovvero insopportabile, con irradiazioni alla spalla destra, zona dorsale, collo, formicolio ad entrambe le mani, fitte intermittenti, tanto da consentirmi solo due ore notturne di sonno continuo. Preciso inoltre che nello spazio intercostale posto tra le ultime costole laterali posteriori in basso a dx, con una semplice pressione delle dita, accuso spesso un dolore che spezza il fiato. Il neurologo ancora non lo contatto per esiti terapia effettuata, l’ecografia al fegato l’ho eseguita questa mattina e sembrerebbe essere tutto nella norma, la colonscopia la farò nei prossimi giorni ma, a giudizio del gastroenterologo, la situazione andrebbe verificata ed approfondita da un neurochirurgo, premettendo che il tutto è iniziato in concomitanza all’evidente abbassamento della spalla destra, a mio parere dovuto probabilmente alla cartella che tutti i giorni uso per lavoro e che spesso arriva a pesare anche 15 chili.
Cordialmente.
Tutto è cominciato con lieve dolore intercostale nella parte superiore destra con irradiazione all'arto superiore sempre destro, nonchè dorsale, paragonabile a delle coltellate. Su consiglio dello pneumologo eseguo immediatamente Rx torace, seguita da Rx esofago stomaco duodeno con contrasto, Tac torace, broncoscopia, Pet, esami vari del sangue da cui emerge solo un Cea pari a 11,13 ( a distanza di un mese salito a 28). Il resto tutto nella norma, se non una Ves a 60 (oggi scesa a 18). Tuttavia, dalle indagini effettuate, il risultato è sembrato essere (Tac), anche a parere del chirurgo toracico da cui successivamente sono stato indirizzato, solo un esito cicatriziale di una pertosse contratta all'età di 18 anni con un lieve ispessimento della pleura. Dunque, vengo indirizzato da un neurochirurgo, l'unico disponibile in ospedale considerato il periodo, il quale mi esorta ad eseguire una risonanza magnetica cervico-dorsale, che invio in allegato insieme a tac e pet, e il cui esito, a parere del medico, non sembrerebbe essere in alcun modo riconducibile ai dolori da me lamentati. Dolori poi divenuti sempre più forti, tanto da costringermi a passare dai semplici antidolorifici come orudis, oki, toradol a c-efferalgan e, da ultimo, contramal in associazione a efferalgan 1000. Ancora, il neurochirurgo mi suggerisce una visita da un neurologo. Eseguo elettro e neuromiografia con la seguente diagnosi:" Cervicobrachialgia a destra. Il quadro neurofisioologico è compatibile con segni di sofferenza neurogena cronica, poco marcati dei mm deltoide, bicipite e triciéite di destra; nei limiti neurografie mmotorie e sensitive dei nn mediano e ulnare omolaterali".
Alla luce di tanto, il neurologo redige una diagnosi di nevralgia intercostale e suggerisce terapia con tegretol 200mg, efferalgan da 1000 e contramal al bisogno, nonché, da ultimo, mi invia da un gastroenterologo per eseguire ecografia fegato e colonscopia.
Epilogo: ad oggi sono dieci giorni di terapia con i suddetti farmaci e il dolore è sempre il medesimo, ovvero insopportabile, con irradiazioni alla spalla destra, zona dorsale, collo, formicolio ad entrambe le mani, fitte intermittenti, tanto da consentirmi solo due ore notturne di sonno continuo. Preciso inoltre che nello spazio intercostale posto tra le ultime costole laterali posteriori in basso a dx, con una semplice pressione delle dita, accuso spesso un dolore che spezza il fiato. Il neurologo ancora non lo contatto per esiti terapia effettuata, l’ecografia al fegato l’ho eseguita questa mattina e sembrerebbe essere tutto nella norma, la colonscopia la farò nei prossimi giorni ma, a giudizio del gastroenterologo, la situazione andrebbe verificata ed approfondita da un neurochirurgo, premettendo che il tutto è iniziato in concomitanza all’evidente abbassamento della spalla destra, a mio parere dovuto probabilmente alla cartella che tutti i giorni uso per lavoro e che spesso arriva a pesare anche 15 chili.
Cordialmente.
[#1]
<<tra le ultime costole laterali posteriori in basso a dx, con una semplice pressione delle dita, accuso spesso un dolore che spezza il fiato>>,
non mi sembra di ravvedere nel suo racconto patologia di sospetta origine gastroenterologica/proctologia.
Prego
non mi sembra di ravvedere nel suo racconto patologia di sospetta origine gastroenterologica/proctologia.
Prego
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4k visite dal 29/08/2013.
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