Trombosi emorroidaria recidivante
Gentili dottori, ho 35 anni, conduco uno stile di vita piuttosto sano (non fumo, pratico sport, mi alimento correttamente, non faccio uso di contraccettivi ormonali e sono in buona forma fisica) e soffro da sempre di stitichezza, che si è aggravata negli utlimi 4-5 anni. Domenica scorsa ho avuto una defecazione piuttosto 'difficile', a seguito della quale non ho notato nulla di particolare, fino a lunedì, quando ho percepito una 'pallina' estremamente dolorante che ho subito ricollegato ad una trombosi emorroidaria. Mi sono recata al Pronto Soccorso martedì pomeriggio, quando i dolori si sono fatti insopportabili e sono stata dimessa con, appunto, diagnosi di trombo emorroidario e terapia a base di eparina sottocutanea, Daflon 500 e antidolorifici. Il mattino successivo, mercoledì, vengo indirizzata da una conoscente presso lo studio di uno specialista proctologo della mia città, che mi riceve subito e decide di praticarmi una trombectomia in anestesia locale e consigliandomi di sospendere la terapia prescritta dal medico del PS. Mi sembrava che la questione fosse risolta, quando ieri mattina (giovedì) mi sveglio con nuovi, forti dolori e la presenza di un nuovo trombo, spingendomi a contattare il medico, che mi riceve nuovamente praticandomi una seconda trombectomia dopo meno di 24h. Sono stata meglio (compatibilmente con disagio e dolore) fino a un paio d'ore fa, quando, durante la doccia, ho percepito al tatto una nuova 'pallina', meno dolorosa delle precedenti ma ugualmente presente. Ho contattato il medico, che mi ha invitata a tornare per la visita di controllo già fissata per il prossimo mercoledì e rendendosi disponibile ad anticiparla a lunedì qualora il dolore fosse nuovamente insopportabile, senza però chiarirmi quali saranno le misure terapeutiche che intenderà adottare. Il dottore ritiene che si tratti di una nuova formazione trombotica. A titolo aggiuntivo, segnalo che mi sono già sottoposta a precedente visita proctologica nel mese di Ottobre 2012, senza che la specialista rilevasse nulla di preoccupante. Ho riscontrato i primi segni di patologia emorroidaria due anni fa, con sanguinamenti occasionali, prurito e gavaccioli che fuoriuscivano saltuariamente. Cosa posso fare? Non vorrei dovermi sottoporre a un terzo intervento in meno di cinque giorni. Grazie.
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La trombosi emorroidaria non è necessariamente correlata alle emorroidi. Da qui non capisco che tipo di intervento le abbiano praticato, ma senz'altro posso dirle che lei è stata molto sfortunata ad avere tre episodi nell'arco di pochi giorni; tuttavia le consiglio, qualora dovesse ripresentarsi, di evitare l'asportazione del trombo ma piuttosto di rivolgersi ad un Chirurgo che possa praticare una semplice incisione con svuotamento del contenuto del trombo stesso: si sentirà subito meglio e dopo qualche giorno il trombo si riassorbirà.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Utente
La ringrazio molto per la risposta. Credo che la tipologia di intervento a cui sono stata sottoposta sia esattamente quella da lei menzionata: un'incisione di pochi mm con svuotamento del contenuto del trombo, effettuata in ambulatorio con semplice sedazione locale. Senz'altro è vero che mi sono sentita subito meglio, anche se ho poi dovuto fare i conti con il dolore causato dall'incisione...
Mi chiedo cosa posso fare per prevenire le recidive: il medico, nell'attesa di rivederci per il controllo, mi ha raccomandato di evitare la stitichezza e mi ha consigliato l'assunzione di Pursennid compresse, anche ogni sera, per ammorbidire le feci. Questo perché la mia alimentazione è già abbastanza ricca di fibre e liquidi, senza che ciò sia sufficiente a risolvere il problema. Mi sembra che lo specialista abbia accennato a un ciclo di iniezioni sclerosanti da effettuarsi a guarigione avvenuta; ritiene che potrebbe essere una soluzione adeguata? Grazie.
Mi chiedo cosa posso fare per prevenire le recidive: il medico, nell'attesa di rivederci per il controllo, mi ha raccomandato di evitare la stitichezza e mi ha consigliato l'assunzione di Pursennid compresse, anche ogni sera, per ammorbidire le feci. Questo perché la mia alimentazione è già abbastanza ricca di fibre e liquidi, senza che ciò sia sufficiente a risolvere il problema. Mi sembra che lo specialista abbia accennato a un ciclo di iniezioni sclerosanti da effettuarsi a guarigione avvenuta; ritiene che potrebbe essere una soluzione adeguata? Grazie.
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Personalmente non sono un amante delle iniezioni sclerosanti, ma senz'altro tutto il resto dei consigli che le sono stati dati sono già sufficienti per ridurre il rischio di recidive. Poi, ovviamente, dipende anche molto dalle caratteristiche personali, sulle quali è chiaro che ci si può fare ben poco...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Se si tratta di una trombosi emorroidaria c'è poco da dire: bisogna incidere precocemente il trombo e aiutare il riassorbimento con i farmaci. Riguardo invece la patologia emorroidaria i trattamenti sono tantissimi, sia chirurgici che non, ma il discorso sarebbe infinitamente lungo per cui la rimando volentieri ad uno degli articoli che può trovare in questa sezione https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/
Cordiali saluti
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