Fastidio al retto e sensazione di dover evacuare
Buongiorno,
Vi scrivo perchè mi trovo in una situazione abbastanza spiacevole: mi trovo all'estero (stabilmente) e non ho modo di spiegare esattamente (o di capire altrettanto bene ciò che mi viene detto in proposito) i miei sintomi, causa la non padronanza della lingua.
Un paio di mesi fa sono stato da uno specialista in proctologia, lamentando un fastidio al retto, come una specie di gonfiore interno, che mi provoca la sensazione di avere sempre impossibilità di evacuare del tutto (per avere la certezza che effettivamente così non fosse, ho utilizzato dei lassativi. Il fastidio permane).
Il proctologo dopo avermi visitato, ha detto che non avevo nulla (all'epoca pensai fossero emorroidi, ma lui l'ha escluso) se non che al limite potesse essere una lieve trombosi.
Come consigli mi ha detto di lavarmi con acqua fredda (non sempre possibile, poichè mi capita anche di dover andare al bagno quando non sono a casa - e di dovermi pulire con salviette igieniche apposite - ).
Dopo due mesi il problema persiste. Non riesco a stare seduto senza avvertire lo stesso spiacevole fastidio (e ahimè, devo stare parecchio seduto in ufficio), andare e tornare dal lavoro in bicicletta (un sellino morbido non riduce il fastidio) è sempre un problema (e purtroppo non posso fare altrimenti).
Trovandomi inoltre in una piccola città, l'unico specialista in proctologia presente è il medico che mi ha visitato... Spostarmi in un'altra città non è una cosa che posso fare troppo agilmente, per cui mi trovo "con le mani legate".
Cosa posso fare?
Vi scrivo perchè mi trovo in una situazione abbastanza spiacevole: mi trovo all'estero (stabilmente) e non ho modo di spiegare esattamente (o di capire altrettanto bene ciò che mi viene detto in proposito) i miei sintomi, causa la non padronanza della lingua.
Un paio di mesi fa sono stato da uno specialista in proctologia, lamentando un fastidio al retto, come una specie di gonfiore interno, che mi provoca la sensazione di avere sempre impossibilità di evacuare del tutto (per avere la certezza che effettivamente così non fosse, ho utilizzato dei lassativi. Il fastidio permane).
Il proctologo dopo avermi visitato, ha detto che non avevo nulla (all'epoca pensai fossero emorroidi, ma lui l'ha escluso) se non che al limite potesse essere una lieve trombosi.
Come consigli mi ha detto di lavarmi con acqua fredda (non sempre possibile, poichè mi capita anche di dover andare al bagno quando non sono a casa - e di dovermi pulire con salviette igieniche apposite - ).
Dopo due mesi il problema persiste. Non riesco a stare seduto senza avvertire lo stesso spiacevole fastidio (e ahimè, devo stare parecchio seduto in ufficio), andare e tornare dal lavoro in bicicletta (un sellino morbido non riduce il fastidio) è sempre un problema (e purtroppo non posso fare altrimenti).
Trovandomi inoltre in una piccola città, l'unico specialista in proctologia presente è il medico che mi ha visitato... Spostarmi in un'altra città non è una cosa che posso fare troppo agilmente, per cui mi trovo "con le mani legate".
Cosa posso fare?
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Gentile utente dovrebbe indagare tutte le eventuali cause di una defecazione ostruita, ma questo lo può fare sotto la regia di un proctologo valido con gli esami specifici e poi la corretta terapia.
Saluti.
Saluti.
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 12/06/2013.
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