Le possibilità di soluzione delle emorroidi con le tecniche help e trap
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Senza entrare in merito all'efficacia della tecnica, tali procedure non vengono menzionate nelle linee guida, per il trattamento della patologia emorroidaria, delle più autorevoli società di colonproctologia.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
[#2]
Utente
Tralasciando la TRAP, se non erro la HELP utilizza lo stesso principio delle legature elastiche o della THD. Quello che mi preoccupa non è tanto il non risolvere con tale tecnica, quanto piuttosto eventuali complicanze (che sembrerebbero non esistere). C'è anche da dire che mi sembra che tale tecnica è utilizzata solo da chirurghi vascolari e non proctologi. Forse può essere questo il vero nodo?
[#3]
Gentile utente
Il problema è che ancora si vuole considerare la malattia emorroidaria come una patologia venosa simile a quella varicosa a carico della safena.
Le emorroidi prolassate e congeste non sono simili alle vene varicose.
Il loro aspetto "sofferente" è dovuto ad uno scivolamento verso il basso ed all'esterno del canale anale, basta riportarle in sede che queste riacquistano la loro fisiologica funzione valvolare e caratteristiche morfologiche.
La HELP fonda il suo principio,come lei ha precisato,sulla stessa teoria della THD:
Eliminando l'afflusso arterioso otteniamo una decongestione dei plessi emorroidari.
Ma come è stato ampiamente dimostrato il "corpo cavernoso rettale", presentando una serie di vasi collaterali, non può essere completamente dearterializzato quindi allo stesso modo della THD, la HELP che si differenzia per una dearterializzazione laser in alternativa alle legature previste per la THD, è destinata a fallire.
Tanto è vero che la sola THD(dearterializzazione doppler guidata)non è piu eseguita, ma viene abbinata ad una pessia del prolasso(plicatura interna).
Tale soluzione si è resa necessaria per riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato allo stesso modo della tecnica di Longo, con la differenza che nel secondo caso si preferisce resecare quello che con la THD+ pessia si "raffazzona".
Il problema è che ancora si vuole considerare la malattia emorroidaria come una patologia venosa simile a quella varicosa a carico della safena.
Le emorroidi prolassate e congeste non sono simili alle vene varicose.
Il loro aspetto "sofferente" è dovuto ad uno scivolamento verso il basso ed all'esterno del canale anale, basta riportarle in sede che queste riacquistano la loro fisiologica funzione valvolare e caratteristiche morfologiche.
La HELP fonda il suo principio,come lei ha precisato,sulla stessa teoria della THD:
Eliminando l'afflusso arterioso otteniamo una decongestione dei plessi emorroidari.
Ma come è stato ampiamente dimostrato il "corpo cavernoso rettale", presentando una serie di vasi collaterali, non può essere completamente dearterializzato quindi allo stesso modo della THD, la HELP che si differenzia per una dearterializzazione laser in alternativa alle legature previste per la THD, è destinata a fallire.
Tanto è vero che la sola THD(dearterializzazione doppler guidata)non è piu eseguita, ma viene abbinata ad una pessia del prolasso(plicatura interna).
Tale soluzione si è resa necessaria per riportare in sede il tessuto emorroidario prolassato allo stesso modo della tecnica di Longo, con la differenza che nel secondo caso si preferisce resecare quello che con la THD+ pessia si "raffazzona".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.2k visite dal 14/04/2013.
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