Emorroidi prolassate in allattamento
Mia moglie ha partorito 10 giorni fa. Ha sofferto di emorroidi nell'ottavo mese di gravidanza, il problema è rientrato con una cura a base di daflon e di pomate topiche. Durante il parto le emorroidi sono nuovamente rispuntate.
Sono presenti almeno 3/4 emorroidi di almeno 3/4 cm l'una. Da quattro giorni sono prolassate e mia moglie è costretta a rimanere costantemente sdraiata, impossibilitata a rimanere in piedi e tantomeno seduta a causa di dolori lancinanti. Ogni minimo movimento, anche da sdraiata, le provoca sfregamento delle emorroidi e un pungente dolore.
Su consiglio della ginecologa ha continuato a curarsi con Daflon e pomate topiche, ma questa volta non si nota alcun miglioramento. Sono riuscito a farle fare una rapida visita da un chirurgo del colon. Il medico ha detto che si tratta di emorroidi trombizzanti e che si davano due opzioni: operarsi o tentare di riposizionarle con una manovra conservativa per permetterle di continuare ad allattare, ed eventualmente riconsiderare la questione alla fine dell'allattamento. Si è offerto di eseguire lui la manovra ma mia moglie si è rifiutata per paura del dolore. Come da indicazione del medico ha provato lei stessa a far rientrare le emorroidi dopo aver applicato una pomata anestetizzante, ma non è riuscita in alcun modo nell'operazione. Le emorroidi sono troppo grandi per essere riposizionate.
Io le ho consigliato di tornare dal medico e di far ripetere a lui la manovra, ma non ne vuole sapere. Pensa che continuando nella cura con pomate e Daflon prima o poi le emorroidi si sgonfieranno e potranno essere riposizionate o almeno darle sollievo. Vi chiedo: è possibile che a questo stadio le emorroidi si sgonfino seguendo la terapia suindicata oppure sono fatalmente destinate a peggiorare e forse anche ad infettarsi? Devo rispettare la sua decisione (se sensata) oppure la sua è una scelta che la porterà inevitabilmente a peggiorare, a continuare a rimanere sdraiata a letto e alla fine a doversi operare e smettere l'allattamento?
Grazie
Sono presenti almeno 3/4 emorroidi di almeno 3/4 cm l'una. Da quattro giorni sono prolassate e mia moglie è costretta a rimanere costantemente sdraiata, impossibilitata a rimanere in piedi e tantomeno seduta a causa di dolori lancinanti. Ogni minimo movimento, anche da sdraiata, le provoca sfregamento delle emorroidi e un pungente dolore.
Su consiglio della ginecologa ha continuato a curarsi con Daflon e pomate topiche, ma questa volta non si nota alcun miglioramento. Sono riuscito a farle fare una rapida visita da un chirurgo del colon. Il medico ha detto che si tratta di emorroidi trombizzanti e che si davano due opzioni: operarsi o tentare di riposizionarle con una manovra conservativa per permetterle di continuare ad allattare, ed eventualmente riconsiderare la questione alla fine dell'allattamento. Si è offerto di eseguire lui la manovra ma mia moglie si è rifiutata per paura del dolore. Come da indicazione del medico ha provato lei stessa a far rientrare le emorroidi dopo aver applicato una pomata anestetizzante, ma non è riuscita in alcun modo nell'operazione. Le emorroidi sono troppo grandi per essere riposizionate.
Io le ho consigliato di tornare dal medico e di far ripetere a lui la manovra, ma non ne vuole sapere. Pensa che continuando nella cura con pomate e Daflon prima o poi le emorroidi si sgonfieranno e potranno essere riposizionate o almeno darle sollievo. Vi chiedo: è possibile che a questo stadio le emorroidi si sgonfino seguendo la terapia suindicata oppure sono fatalmente destinate a peggiorare e forse anche ad infettarsi? Devo rispettare la sua decisione (se sensata) oppure la sua è una scelta che la porterà inevitabilmente a peggiorare, a continuare a rimanere sdraiata a letto e alla fine a doversi operare e smettere l'allattamento?
Grazie
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Io le consiglio una rivalutazione sollecita del proctologo, considerata la diagnosi accertata di emorroidi trombizzate.Una soluzione provvisoria potrebbe essere l' incisione dei gavoccioli in anestesia locale con spremitura del trombo rimandando eventuale terapia chirurgica definitiva ma solo la visita puo' permettere di capire se è la soluzione migliore.Prego e auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 20.8k visite dal 05/04/2013.
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