Emorroidi non sanguinanti (grado 2) da 3 mesi: intervento e alternative

Buonasera a tutti,
da circa 3 mesi soffro di emorroidi interne di grado 2 diagnosticate da visita proctologica (inclusa anoscopia) effettuata un mese fa, prima di allora mai avuto niente di questo tipo.
Diagnosi "flogosi emorroidaria in prostatite", emorroidi interne turgide di grado 2

Ci tengo a precisare che sono emorroidi non sanguinanti, interne, non si sente niente al tatto.
I sintomi sono bruciore, prurito e pesantezza in zona perianale occasionale, in particolare dopo l'evacuazione o durante rapporti sessuali, in cui i sintomi persistono per anche oltre 3 ore.

Da circa un mese ho anche mal di schiena in basso a destra solo di notte e solo se mi alzo e poi torno a dormire (di giorno nulla ... non so se può essere connesso).

La dieta è senza alcool o cibo piccante, non sono stitico, cammino e faccio movimento, oltre a donare il sangue.
Ho effettutato diverse terapie farmacologiche senza risultati apprezzabili nonostante leggero miglioramento: Tavanic 500 (2 settimane), Permixon (20gg), Daflon 500 (10gg), Topster supposte (5gg)

Attualmente sto tentando terapie naturali a base di tisane (centella + frangola + achillea), flavonoidi e fibre + psillio .... ma non vedo grandi migliorie

Ultima spiaggia rimane l'agopuntura (già prenotata, vedremo) ... prima dell'intervento e qui chiedo il vostro parere sulle alternative in gioco con pro e contro (legature, crioterapia selettiva che sembra la nuova frontiera coi pregi delle legature e della crioterapia classica ormai in disuso, etc) e se "vale la pena" in un caso come il mio (secondo grado e non sanguinanti, coi sintomi descritti)

Grazie mille a tutti
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
L'intervento chirurgico nella malattia emorroidaria si rende necessario quando, nonostante le giuste precauzioni e la terapia medica, la sintomatologia legata al prolasso emorroidario non regredisce o si presenta frequentemente in maniera da interferire con la qualità della vita del paziente.
La scelta tecnica, in virtù delle attuali conoscenze, oltre al grado di prolasso emorroidario è in relazione anche all'entità del prolasso rettale interno, mucoso o tutto spessore, che è causa dello scivolamento(I-II-III-IV grado) verso il basso del tessuto emorroidario.
Il prolasso rettale interno, causa della malattia emorroidaria, non è sempre direttamente proporzionale al grado di prolasso emorroidario.
Qiundi una scelta tecnica non può essere stabilita se non dopo una opportuna valutazione del prolasso rettale interno indipendentemente dal grado di prolasso emorroidario.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Dr. Roberto Bassi Chirurgo generale, Colonproctologo 71 2
Gent. utente,
se l'esito della visita proctologica con anoscopia alla quale si è recentemente sottoposto è stato di emorroidi di 2 grado peraltro come mi sembra di capire poco sintomatiche credo che non vi siano gli estremi per pensare ad un intervento chirurgico e nemmeno ambulatoriale. Mi sembra che nessun prolasso Le sia stato diagnosticato e, del resto ,Lei non riferisce nemmeno disturbi legati al prolasso.
In genere le emorroidi di 2 grado, sencondo le più attuali linee guida, a meno di sintomi importanti andrebbero trattati con terapia conservativa e poi rivalutati a distanza dallo specialista (che certamente Le avrà prospettato una visita di controllo).
Cordiali saluti

Dr. Roberto Bassi

[#3]
Utente
Utente
Buonasera a tutti

grazie per le risposte, in particolare al Dr Bassi che ha risposto in modo esauriente alle mie domande.

Comunque, ho effettuato ulteriori approfondimenti e ho ricordato un trauma che avevo subito in ottobre, ossia ero caduto in casa scivolando sul pavimento e piacchiando in modo molto forte il coccige.

Ho avuto male per 3 settimane con un lieve ematoma, ma, cosa testimoniata anche da una radiografia sacro lombare e obliqua fatta questa settimana, il bacino si è leggermente spostato in avanti da un lato subendo una leggera torsione.

Parlando con ortopedici e chiropratici, è possibile - benchè non così comune - che dopo un tale evento i nervi della zona coccigea si siano infiammati ed abbiano impattato sul canale rettale / emorroidi.

A questo punto sto effettuando manipolazioni manuali del rachide e sembra che la cosa stia migliorando, agendo sulla causa di tutto il processo infiammatorio.

Ci vorrà tempo ovviamente ...
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