Emorroidi interne primo grado
Buongiorno vorrei chiedere un vostro gentile consulto. Ho 38 anni e da oltre una decina d'anni soffro di colon irritabile, vado di corpo anche 5/6 volte al giorno ma feci abbastanza formate.
A novembre ho iniziato con delle piccole tracce di sangue nelle feci, veramente minime però le trovavo spesso e allora ho deciso di fare una visita dal proctologo che mi ha diagnosticato emorroidi interne di primo grado e mi ha dato come cura Pentacol gel 1 al dì per 15 giorni. Il problema è che la cura non ha funzionato e io tracce ne trovo ancora, a fine febbraio ho fatto allora una seconda visita da un altro proctologo che mi ha confermato la presenza di emorroidi interne. Mi ha eseguito anche una rettosigmoidoscopia. La diagnosi dice: eseguita fino a 15 cm dal m.a. non lesioni nei tratti esplorati. Come cura mi ha dato: Topster supposte 1 applicazione al x2/die per 10gg, poi Pentacol gel 1 applicazione x2/die per 20gg, poi 1 applicazione la sera per altri 10gg. Arvenum 3cps/die per 7gg. VSL 3 1 busta/die a digiuno per 60gg, poi 1 al dì a mesti alterni per un anno.
Ho iniziato la cura da pochi giorni ma sinceramente non mi pare di vedere miglioramenti, ammetto che trovare piccole tracce di sangue mi allarma moltissimo.
Nell'agosto del 2012 ho fatto anche una colonscopia e l'esito dice:
Lo strumento viene introdotto fino al cieco. Valvola ileo-ciecale normale. Si esplora l'ileo per un tratto di circa 30 cm senza evidenziare lesioni. I tratti esplorati presentano lume e hausastra normali con mucosa lucente, rosea e rete capillare sottomusocsa ben visibile.
Premetto che sono un soggetto ansioso e mi preoccupo molto per la salute, con una colon fatta 6 mesi fa posso stare tranquillo e quindi pensare siano emorroidi o è il caso di rifarne una?
Grazie mille per le info.
Distinti saluti
A novembre ho iniziato con delle piccole tracce di sangue nelle feci, veramente minime però le trovavo spesso e allora ho deciso di fare una visita dal proctologo che mi ha diagnosticato emorroidi interne di primo grado e mi ha dato come cura Pentacol gel 1 al dì per 15 giorni. Il problema è che la cura non ha funzionato e io tracce ne trovo ancora, a fine febbraio ho fatto allora una seconda visita da un altro proctologo che mi ha confermato la presenza di emorroidi interne. Mi ha eseguito anche una rettosigmoidoscopia. La diagnosi dice: eseguita fino a 15 cm dal m.a. non lesioni nei tratti esplorati. Come cura mi ha dato: Topster supposte 1 applicazione al x2/die per 10gg, poi Pentacol gel 1 applicazione x2/die per 20gg, poi 1 applicazione la sera per altri 10gg. Arvenum 3cps/die per 7gg. VSL 3 1 busta/die a digiuno per 60gg, poi 1 al dì a mesti alterni per un anno.
Ho iniziato la cura da pochi giorni ma sinceramente non mi pare di vedere miglioramenti, ammetto che trovare piccole tracce di sangue mi allarma moltissimo.
Nell'agosto del 2012 ho fatto anche una colonscopia e l'esito dice:
Lo strumento viene introdotto fino al cieco. Valvola ileo-ciecale normale. Si esplora l'ileo per un tratto di circa 30 cm senza evidenziare lesioni. I tratti esplorati presentano lume e hausastra normali con mucosa lucente, rosea e rete capillare sottomusocsa ben visibile.
Premetto che sono un soggetto ansioso e mi preoccupo molto per la salute, con una colon fatta 6 mesi fa posso stare tranquillo e quindi pensare siano emorroidi o è il caso di rifarne una?
Grazie mille per le info.
Distinti saluti
[#1]
Credo che la diagnosi sia corretta.
Ma un prolasso emorroidario, anche , se di I grado può non rispondere alla terapia farmacologica e manifestarsi con la sua sintomatologia classica: il sanguinamento.
In molti casi tale sanguinamento non è legato al prolasso emorroidario, ma al prolasso rettale interno, prolasso sempre associato alla malattia emorroidaria indipendentemente dal grado di prolasso emorroidario.
Un prolasso rettale interno" pronunciato" in associazione ad un prolasso emorroidario di I grado rappresenta la principale causa di sanguinamento.
La sua azione e compressione, alla defecazione, sul tessuto emorroidario prolassato, anche se di I grado, è causa di sanguinamento.
Questo spiega il fallimento della terapia medica, in quanto nessun farmaco può riposizionare in sede la parete rettale che ha ceduto e che alla defecazione comprime e traumatizza il tessuto emorroidario.
Una nuova colonscopia è inutile, ma se tale sintomatologia non regredisce , nonostate la terapia farmacologica ed gli accorgimenti dietetici, potrebbe , anche se il prolasso è di I grado, essere necessario intervenire chirurgicamente.
Mi tenga informato.
Cordiali saluti.
Ma un prolasso emorroidario, anche , se di I grado può non rispondere alla terapia farmacologica e manifestarsi con la sua sintomatologia classica: il sanguinamento.
In molti casi tale sanguinamento non è legato al prolasso emorroidario, ma al prolasso rettale interno, prolasso sempre associato alla malattia emorroidaria indipendentemente dal grado di prolasso emorroidario.
Un prolasso rettale interno" pronunciato" in associazione ad un prolasso emorroidario di I grado rappresenta la principale causa di sanguinamento.
La sua azione e compressione, alla defecazione, sul tessuto emorroidario prolassato, anche se di I grado, è causa di sanguinamento.
Questo spiega il fallimento della terapia medica, in quanto nessun farmaco può riposizionare in sede la parete rettale che ha ceduto e che alla defecazione comprime e traumatizza il tessuto emorroidario.
Una nuova colonscopia è inutile, ma se tale sintomatologia non regredisce , nonostate la terapia farmacologica ed gli accorgimenti dietetici, potrebbe , anche se il prolasso è di I grado, essere necessario intervenire chirurgicamente.
Mi tenga informato.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 14/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Emorroidi
Cosa sono le emorroidi? Sintomi, cause, cura, rimedi e prevenzione della malattia emorroidaria. Quando è necessario l'intervento chirurgico o in ambulatorio?