Fastidio a retto e coccige, stimolo a chiusura sfintere
Buongiorno, da una decina di giorni soffro di una fastidiosa sensazione di indolenzimento al coccige, accompagnata dallo stimolo al rilascio dello sfintere e da una sensazione di incompleto svuotamento dell'ampolla rettale. La sensazione sparisce la notte (dormo senza problemi) e ricompare un paio d'ore dopo il risveglio, perdurando per tutta la giornata. Non ricordo di botte/contusioni in quella zona; la situazione è iniziata dopo una due-giorni di disturbo intestinale (feci poco formate e flatulenza). Non riporto fastidi/dolori nella minzione e nell'eiaculazione; ho invece notato un lievissimo intensificarsi delle sensazioni dopo la defecazione, che peraltro non mi dà problemi. Segnalo anche che all'atto del defecare/espellere gas il fastidio momentaneamente scompare, per poi ricomparire subito dopo. A completamento del quadro informo che conduco una abbastanza vita sedentaria, lavoro seduto tutto il giorno.
Mi sono quindi recato dal mio medico di base, il quale mi ha visitato al tatto sull'addome, diagnosticando 'tenesmo rettale' di causa nervosa e mi ha prescritto uno stimolante della flora/regolarità del colon per 15 gg, dopo di che mi ha detto che se il fastidio persiste è il caso di sottoporsi ad un esame del sangue occulto nelle feci. Ho chiesto al medico se è possibile assumere degli analgesici o similari per contenere il fastidio: mi ha risposto assolutamente di no.
Nel frattempo il fastidio persiste ed è - oltre che imbarazzante - anche poco sopportabile...
Chiedo a voi Specialisti: concordate sulla diagnosi? E' possibile che si tratti di una patologia della prostata? E infine: è possibile alleviare in maniera temporanea il fastidio per via farmacologica?
Vi ringrazio di cuore!
Mi sono quindi recato dal mio medico di base, il quale mi ha visitato al tatto sull'addome, diagnosticando 'tenesmo rettale' di causa nervosa e mi ha prescritto uno stimolante della flora/regolarità del colon per 15 gg, dopo di che mi ha detto che se il fastidio persiste è il caso di sottoporsi ad un esame del sangue occulto nelle feci. Ho chiesto al medico se è possibile assumere degli analgesici o similari per contenere il fastidio: mi ha risposto assolutamente di no.
Nel frattempo il fastidio persiste ed è - oltre che imbarazzante - anche poco sopportabile...
Chiedo a voi Specialisti: concordate sulla diagnosi? E' possibile che si tratti di una patologia della prostata? E infine: è possibile alleviare in maniera temporanea il fastidio per via farmacologica?
Vi ringrazio di cuore!
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Per quanto riguarda la prostata le consiglio di chiedere lumi ai nostri Colleghi dell'Area di Urologia. Sul resto posso dirle che il quadro descritto si potrebbe prestare a numerose interpretazioni. Vale la pena però per il momento seguire le indicazioni date dal suo Medico, perché a buon conto tutto si può risolvere facilmente. E' chiaro che se invece la sintomatologia dovesse perdurare sarà a qual punto necessario rivolgersi ad uno Specialista.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#3]
Sono d'accordo con lei: sono farmaci che meno si utilizzano e meglio è. Tuttavia tenga presente che molti analgesici hanno anche funzione antinfiammatoria, e quest'ultima potrebbe fare al caso suo. Sempre se ovviamente le verrà prescritto dal suo Medico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 27/02/2013.
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