Emorroidi non più rispondenti a terapia farmacologica
Salve
Dall'adolescenza soffro di emorroidi interne e parzialmente esterne.
In passato nelle crisi emorroidarie mi è stato prescritto Arvenum 500 mg, ultimamente sto assumendo Daflon 500mg che credo sia equivalente, ma non ha quasi nessun effetto sul problema.
Non ho sanguinamento, ma mi recano molto fastidio successivo alla defecazione (gonfiore, e una specie di dolore).
Vorrei evitare l'intervento, in quanto a sentire chi lo ha fatto non è proprio una passeggiata.
Cosa mi consigliate al riguardo?
Dall'adolescenza soffro di emorroidi interne e parzialmente esterne.
In passato nelle crisi emorroidarie mi è stato prescritto Arvenum 500 mg, ultimamente sto assumendo Daflon 500mg che credo sia equivalente, ma non ha quasi nessun effetto sul problema.
Non ho sanguinamento, ma mi recano molto fastidio successivo alla defecazione (gonfiore, e una specie di dolore).
Vorrei evitare l'intervento, in quanto a sentire chi lo ha fatto non è proprio una passeggiata.
Cosa mi consigliate al riguardo?
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la malattia emorroidaria, che si manifesta con la sintomatologia da lei descritta, è la conseguenza dello scivolamento del tessuto emorroidario verso il basso ed all'esterno(prolasso emorroidario I-II-III-IV grado)
Non esiste nessun farmaco o rimedio naturale che può riportare in sede il tessuto emorroidario, quindi la terapia farmacologica ha il solo scopo di lenire la sintomatologia associata al prolasso.
Se nonostante i tentativi farmacologici, la dieta , etc. la sitomatologia non regredisce ed è tale da interferire notevolmente con la qualità della vita, la soluzione, anche se non è" proprio una passeggiata", è chirurgica
Intervenendo in tempo è possibile adottare tecniche che, non asportano il tessuto emorroidario, non creano ferite esterne dolorose.
Una visita colonproctologica ed una proctoscopia saranno utili per valutare il grado di prolasso emorroidario e per una programmazione terapeutica.
Non esiste nessun farmaco o rimedio naturale che può riportare in sede il tessuto emorroidario, quindi la terapia farmacologica ha il solo scopo di lenire la sintomatologia associata al prolasso.
Se nonostante i tentativi farmacologici, la dieta , etc. la sitomatologia non regredisce ed è tale da interferire notevolmente con la qualità della vita, la soluzione, anche se non è" proprio una passeggiata", è chirurgica
Intervenendo in tempo è possibile adottare tecniche che, non asportano il tessuto emorroidario, non creano ferite esterne dolorose.
Una visita colonproctologica ed una proctoscopia saranno utili per valutare il grado di prolasso emorroidario e per una programmazione terapeutica.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 24/02/2013.
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