Fistola transfinterica
Buongiorno, il 3 gennaio mi è stato inserito un setone per curare una fistola transfinterica e dopo le prime due settimane ho cominciato ad accusare molti dolori sia interni che vicino all'orifizio della fistola sulla cute perianale. una volta ho avuto anche una discreta fuoriuscita di sangue. Il setone purtroppo non mi è ancora stato trazionato perchè una volta ero sfinita dai dolori provati durante i giorni prima, quindi il medico non mi ha tirato niente, la seconda volta non c'era il medico. Ora il filo non è più aderente alla pelle come nei giorni dopo l'intervento. I dolori sono davvero forti soprattutto la notte perchè la posizione distesa mi fa stare malissimo. Vorrei sapere se questi dolori sono normali o se c'è da preoccuparsi? Inoltre, vorrei sapere se il setone può con alcuni movimenti entrare in trazione? Infine, volevo chiedere quanto dura l'azione di un setone, mesi o c'è il rischio di arrivare ad un anno? Capisco che occorra visitare il paziente prima di poter dare delucidazioni, ma i dolori stanno diventando fortissimi e sono tre settimane che non dormo decentemente, sono stremata. Mi era stato detto che avrei potuto fare qualsiasi attività fisica e io vorrei almeno dormire la notte. Grazie in anticipo per l'attenzione e scusate il mio sfogo.
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La sintomatologia dolorosa potrebbe essere legata alla presenza del setone , anche se la trazione è ridotta, bisogna però escludere la presenza di infezioni in sede.
La funzione di un setone non in trazione è ridotta e questa situazione aumenta notevolmente i tempi necessari per "l'attraversamento" dello sfintere che, in relazione allo spessore da attraversare, potrebbe richiedere anche un anno.
Il consiglio e di un controllo della situazione locale.
Il collega che la visiterà potrà essere più preciso, anche sui tempi necessari per la guarigione.
La funzione di un setone non in trazione è ridotta e questa situazione aumenta notevolmente i tempi necessari per "l'attraversamento" dello sfintere che, in relazione allo spessore da attraversare, potrebbe richiedere anche un anno.
Il consiglio e di un controllo della situazione locale.
Il collega che la visiterà potrà essere più preciso, anche sui tempi necessari per la guarigione.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 10/02/2013.
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