Ascesso perianale non rimarginato
Cari medici,
vorrei da voi un consulto. Vi spiego brevemente la mia situazione.
Circa 3 anni fa mi è comparso un ascesso in zona perianale. Mi sono recato al pronto soccorso e di conseguenza mi è stato inciso. Per due anni nessun problema: nessuna perdita, nessun gonfiore. Ma improvvisamente l’anno scorso mi è comparso nella stessa zona un rigonfiamento
Di conseguenza mi sono recato in ospedale dove il referto del medico chirurgo è stato: “Si osserva piccola area bottonuta (orifizio esterno) ad ore 7, tuttavia non specillabile. Si provvede a causticazione con nitrato d’argento. Si consigliano semicupi con acqua tiepida e amuchina dopo l’evacuazione. Da rivalutare in caso di recidiva”.
Successivamente dopo 5 mesi di continue perdite giornaliere (anche se minime) trattate con semicupi di amuchina e garze sterili (come da indicazioni mediche) sono andato ad un controllo, dove il medico ha refertato: “A livello ano-perianale la nota rilevatezza ad ore in ginecologica è ancora presente ma in netto miglioramento. Ancora lievi secrezioni. Non febbre, non dolore. Si consiglia di eseguire semicupi come da indicazione precedente e, per scrupolo programmare una risonanza magnetica nucleare pelvi-perineale.”
Così ho fatto la risonanza e da referto: “Non si osservano attualmente significative lesioni focali in sede perianale. In particolare l’esame esclude la presenza di tramiti fistolosi e/o raccolte patologiche o discontinuità delle strutture sfinteriali”.
Di conseguenza escludono qualsiasi tipo di fistole e/o varie.
Allora come mi spiegate che ogni giorno (soprattutto) dopo l’evacuazione ho (anche se piccolissime) delle perdite di materiale e sangue? Da ottobre è così e mi sembra di non aver visto miglioramenti. E’ possibile che una semplice ferita (sembra più un piccolo brufolo) non riesca a rimarginare in 6 mesi?! Di cosa si può trattare?
Visto che sono particolarmente villoso in quella zona come potrei trattare al meglio quella “ferita” per farla rimarginare e curare. Più che tenerla pulitissima e medicarla ogni giorno non so che fare… forse conviene tagliare i peli in quella zona? Ma poi non rischio di far incarnare qualche pelo e provocare altri ascessi?
Rimango in attesa di un Vostro riscontro.
Grazie mille a tutti.
vorrei da voi un consulto. Vi spiego brevemente la mia situazione.
Circa 3 anni fa mi è comparso un ascesso in zona perianale. Mi sono recato al pronto soccorso e di conseguenza mi è stato inciso. Per due anni nessun problema: nessuna perdita, nessun gonfiore. Ma improvvisamente l’anno scorso mi è comparso nella stessa zona un rigonfiamento
Di conseguenza mi sono recato in ospedale dove il referto del medico chirurgo è stato: “Si osserva piccola area bottonuta (orifizio esterno) ad ore 7, tuttavia non specillabile. Si provvede a causticazione con nitrato d’argento. Si consigliano semicupi con acqua tiepida e amuchina dopo l’evacuazione. Da rivalutare in caso di recidiva”.
Successivamente dopo 5 mesi di continue perdite giornaliere (anche se minime) trattate con semicupi di amuchina e garze sterili (come da indicazioni mediche) sono andato ad un controllo, dove il medico ha refertato: “A livello ano-perianale la nota rilevatezza ad ore in ginecologica è ancora presente ma in netto miglioramento. Ancora lievi secrezioni. Non febbre, non dolore. Si consiglia di eseguire semicupi come da indicazione precedente e, per scrupolo programmare una risonanza magnetica nucleare pelvi-perineale.”
Così ho fatto la risonanza e da referto: “Non si osservano attualmente significative lesioni focali in sede perianale. In particolare l’esame esclude la presenza di tramiti fistolosi e/o raccolte patologiche o discontinuità delle strutture sfinteriali”.
Di conseguenza escludono qualsiasi tipo di fistole e/o varie.
Allora come mi spiegate che ogni giorno (soprattutto) dopo l’evacuazione ho (anche se piccolissime) delle perdite di materiale e sangue? Da ottobre è così e mi sembra di non aver visto miglioramenti. E’ possibile che una semplice ferita (sembra più un piccolo brufolo) non riesca a rimarginare in 6 mesi?! Di cosa si può trattare?
Visto che sono particolarmente villoso in quella zona come potrei trattare al meglio quella “ferita” per farla rimarginare e curare. Più che tenerla pulitissima e medicarla ogni giorno non so che fare… forse conviene tagliare i peli in quella zona? Ma poi non rischio di far incarnare qualche pelo e provocare altri ascessi?
Rimango in attesa di un Vostro riscontro.
Grazie mille a tutti.
[#1]
Gentile utente,
la risonanza magnetica ha escluso la “presenza di TRAMITI FISTOLOSI e/o raccolte patologiche o discontinuità delle strutture sfinteriali”, ma ritengo possibile che una ‘lesione’ come quella da Lei descritta (“sembra più un piccolo brufolo”) possa – viste le dimensioni – essere stata ‘sottostimato’ dall’esame. Dalla sua storia clinica risulta ben chiara la diagnosi di ascesso perianale, drenato e rivalutato clinicamente da Specialista Chirurgo (A livello ano-perianale la nota rilevatezza è ancora presente ma in netto miglioramento). Il trattamento di scelta di un ascesso perianale, in fase acuta, è l’incisione e drenaggio; peraltro, la procedura non comporta l’asportazione ‘in toto’ dei tessuti circostanti. La persistenza di tessuto fibroso può determinare il ripresentarsi del quadro clinico da Lei descritto. L’associazione delle perdite di materiale-sangue con la defecazione è da ricondurre all’inevitabile distensione dello sfintere anale ed all’azione ‘meccanica’ che rallenta la chiusura della lesione. Le consiglio di farsi ri-valutare da specialista chirurgo-proctologo che VISITANDOLA saprà consigliarla al meglio.
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
la risonanza magnetica ha escluso la “presenza di TRAMITI FISTOLOSI e/o raccolte patologiche o discontinuità delle strutture sfinteriali”, ma ritengo possibile che una ‘lesione’ come quella da Lei descritta (“sembra più un piccolo brufolo”) possa – viste le dimensioni – essere stata ‘sottostimato’ dall’esame. Dalla sua storia clinica risulta ben chiara la diagnosi di ascesso perianale, drenato e rivalutato clinicamente da Specialista Chirurgo (A livello ano-perianale la nota rilevatezza è ancora presente ma in netto miglioramento). Il trattamento di scelta di un ascesso perianale, in fase acuta, è l’incisione e drenaggio; peraltro, la procedura non comporta l’asportazione ‘in toto’ dei tessuti circostanti. La persistenza di tessuto fibroso può determinare il ripresentarsi del quadro clinico da Lei descritto. L’associazione delle perdite di materiale-sangue con la defecazione è da ricondurre all’inevitabile distensione dello sfintere anale ed all’azione ‘meccanica’ che rallenta la chiusura della lesione. Le consiglio di farsi ri-valutare da specialista chirurgo-proctologo che VISITANDOLA saprà consigliarla al meglio.
Cordialmente
Dott.ssa M.M.Morelli
[#2]
GENTILE UTENTE,
CONCORDO CON LA COLLEGA MORELLI E RITENGO POSSA ESSERE PRESENTE UN TRAMITE FISTOLOSO NON RILEVABILE ALLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI, MENTRE UNA VALUTAZIONE CLINICA POTREBBE DARE DIVERSA INTERPRETAZIONE. SE LE PUO' ESSERE UTILE, VISITI QUANTO IN PROPOSITO SUL MIO SITO www.silvestrolucchese.it
CORDIALI SALUTI
CONCORDO CON LA COLLEGA MORELLI E RITENGO POSSA ESSERE PRESENTE UN TRAMITE FISTOLOSO NON RILEVABILE ALLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI, MENTRE UNA VALUTAZIONE CLINICA POTREBBE DARE DIVERSA INTERPRETAZIONE. SE LE PUO' ESSERE UTILE, VISITI QUANTO IN PROPOSITO SUL MIO SITO www.silvestrolucchese.it
CORDIALI SALUTI
Prof. Silvestro Lucchese
[#3]
Ex utente
Grazie mille per i Vostri consulti, ma vorrei porvi un'altra domanda.
Come mai mi è stato prescritta, proprio dal medico che mi ha visitato due volte, la risonanza magnetica se poi non rileva realmente quello che si ha?
E inoltre quale altri esami potrebbero essere utili?
Ma non potrebbe essere semplicemente una ferita che è rimasta (da tutte le incisioni fatte) che data la zona ormai sensibile non si rimargina più?
Ricordo inoltre che come ultima valutazione clinica, il forellino è risultato non essere specillabile.
Cosa mi consigliate di fare?
Esiste qualche pomata? Dovrei tenere la zona depilata?
Al momento ogni giorno dopo evacuazione provvedo a pulire la zona con acqua, amuchina e garza.
Ma la situazione ad oggi non è migliorata anche se non sento alcun fastidio (dolore). Ogni tanto solo un leggero prurito.
Attendo vostri consulti.
Grazie mille
Come mai mi è stato prescritta, proprio dal medico che mi ha visitato due volte, la risonanza magnetica se poi non rileva realmente quello che si ha?
E inoltre quale altri esami potrebbero essere utili?
Ma non potrebbe essere semplicemente una ferita che è rimasta (da tutte le incisioni fatte) che data la zona ormai sensibile non si rimargina più?
Ricordo inoltre che come ultima valutazione clinica, il forellino è risultato non essere specillabile.
Cosa mi consigliate di fare?
Esiste qualche pomata? Dovrei tenere la zona depilata?
Al momento ogni giorno dopo evacuazione provvedo a pulire la zona con acqua, amuchina e garza.
Ma la situazione ad oggi non è migliorata anche se non sento alcun fastidio (dolore). Ogni tanto solo un leggero prurito.
Attendo vostri consulti.
Grazie mille
[#4]
Gentile signora
la RMN rileva alterazioni patologiche, presenti al momento dell'esame, con eccellente precisione. Nel suo caso non sono state rilevate alterazioni focali significative.
Tuttavia, vista la comparsa dei sintomi che ha riferito, come già riportato dai colleghi che mi hanno preceduto, è indispensabile una visita di un medico (generico o chirurgo) che valuti direttamente quanto lei riferisce, per decidere la terapia migliore.
Cordiali saluti
la RMN rileva alterazioni patologiche, presenti al momento dell'esame, con eccellente precisione. Nel suo caso non sono state rilevate alterazioni focali significative.
Tuttavia, vista la comparsa dei sintomi che ha riferito, come già riportato dai colleghi che mi hanno preceduto, è indispensabile una visita di un medico (generico o chirurgo) che valuti direttamente quanto lei riferisce, per decidere la terapia migliore.
Cordiali saluti
[#5]
Ho visto solo adesso la richiesta di parere: c'è poco da girarci intorno !...risonanza o no, i sintomi sono quelli di una fistola anale: esegua una ecografia transanale con sonda rotante 360° e si rivolga a un Proctologo.
Dr. Nando Gallese
www.nandogallese.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 15.4k visite dal 20/04/2008.
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