Proctite
Gentili medici,
Cercherò di spiegarVi in estrema sintesi la mia situazione.
Da circa 8 mesi avverto bruciore/prurito nella zona rettale. Inizialmente, in seguito alla comparsa di alcune "escrescenze" attorno all'ano, ho creduto che si trattasse di emorroidi. In ottobre mi ha visitato un proctologo in ambulatorio: la dottoressa, effettuata l'esplorazione rettale, ha confermato la presenza di emorroidi interne e di una ragade, limitandosi poi a consigliare una dieta adeguata. Un mese dopo ho preso appuntamento con uno specialista il quale, dopo avermi visitato molto più approfonditamente mediante l'anoscopio, ha demolito in modo categorico la diagnosi della collega, negando la presenza e della ragade e delle emorroidi. A detta di lui avrei una proctite, e le suddette escrescenze (tre, per la precisione) sarebbero in realtà delle innocue papille ipertrofiche.
Mi ha prescritto Antrolin per un mese, suggerendomi di detergere con Anonet.
Per le prime due settimane tutto ok. Da qualche giorno, invece, avverto di nuovo il fastidio che mi aveva spinto a fissare l'appuntamento. Non ho mai sanguinato, ma è come se avessi l'ano perennemente dilatato. Non avverto un vero e proprio bruciore. Avverto una pressione costante, un peso che porta l'ano a "spalancarsi". La zona è infiammata (lo deduco dal rossore) ed anche la pomata sembra aver perso la sua efficacia.
Cosa dovrei fare?
Grazie,
Cordiali saluti
Cercherò di spiegarVi in estrema sintesi la mia situazione.
Da circa 8 mesi avverto bruciore/prurito nella zona rettale. Inizialmente, in seguito alla comparsa di alcune "escrescenze" attorno all'ano, ho creduto che si trattasse di emorroidi. In ottobre mi ha visitato un proctologo in ambulatorio: la dottoressa, effettuata l'esplorazione rettale, ha confermato la presenza di emorroidi interne e di una ragade, limitandosi poi a consigliare una dieta adeguata. Un mese dopo ho preso appuntamento con uno specialista il quale, dopo avermi visitato molto più approfonditamente mediante l'anoscopio, ha demolito in modo categorico la diagnosi della collega, negando la presenza e della ragade e delle emorroidi. A detta di lui avrei una proctite, e le suddette escrescenze (tre, per la precisione) sarebbero in realtà delle innocue papille ipertrofiche.
Mi ha prescritto Antrolin per un mese, suggerendomi di detergere con Anonet.
Per le prime due settimane tutto ok. Da qualche giorno, invece, avverto di nuovo il fastidio che mi aveva spinto a fissare l'appuntamento. Non ho mai sanguinato, ma è come se avessi l'ano perennemente dilatato. Non avverto un vero e proprio bruciore. Avverto una pressione costante, un peso che porta l'ano a "spalancarsi". La zona è infiammata (lo deduco dal rossore) ed anche la pomata sembra aver perso la sua efficacia.
Cosa dovrei fare?
Grazie,
Cordiali saluti
[#1]
Alcune precisazioni.
Le emorroidi interne non possono essere certificate con l'esplorazione rettale ma con visione endoscopica diretta.
Le ragadi anali possono essere guarite nel corso di una visita ispettiva, salvo poi ricomparire in una visita successiva.
La proctite magari necessiterebbe di una conferma endoscopica (rettoscopia, colonscopia) e magari bioptica.
Cordiali Saluti
Le emorroidi interne non possono essere certificate con l'esplorazione rettale ma con visione endoscopica diretta.
Le ragadi anali possono essere guarite nel corso di una visita ispettiva, salvo poi ricomparire in una visita successiva.
La proctite magari necessiterebbe di una conferma endoscopica (rettoscopia, colonscopia) e magari bioptica.
Cordiali Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
[#2]
Utente
Gent. dott. Quatraro,
La ringrazio anzitutto per la risposta. In aggiunta alle sue precisazioni, potrebbe spiegarmi a cosa è dovuta la sensazione che ho illustrato nel primo messaggio? Il fatto di avvertire una sorta di dilatazione anale può essere causato dalla presenza delle tre papille ipertrofiche?
Grazie,
Cordiali saluti
La ringrazio anzitutto per la risposta. In aggiunta alle sue precisazioni, potrebbe spiegarmi a cosa è dovuta la sensazione che ho illustrato nel primo messaggio? Il fatto di avvertire una sorta di dilatazione anale può essere causato dalla presenza delle tre papille ipertrofiche?
Grazie,
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Gentili dottori,
A distanza di qualche mese, sento la necessità di riassumere nuovamente il problema per poter illustrare al meglio i fatti recenti.
Ecco una "cronologia" dettagliata:
a) gennaio/febbraio 2012: primo sintomo, la stipsi
b) maggio 2012: comparsa delle escrescenze di cui sopra, non sanguinanti e non doloranti
c) giugno/ottobre 2012: bruciore, irritazione anale
d) ottobre 2012: prima visita proctologica. Solo esplorazione digitale. Diagnosi: emorroidi interne e ragade.
e) fine novembre 2012: forte fastidio all'ano, sensazione di "dilatazione" che impedisce di sdraiarsi di schiena sul letto.
f) 4 dicembre 2012: seconda visita proctologica. Esplorazione digitale e anoscopia. Diagnosi: 3 papille ipertrofiche e leggera proctite. No emorroidi, No ragade.
g) dicembre 2012/gennaio 2013: Nessun problema
h) gennaio/febbraio 2013: sensazione costante di dilatazione anale. E' come se fosse aperto e rigido, con difficoltà a contrarre lo sfintere. Accade soltanto di sera, da una certa ora fino alla notte. In questi casi ho continuato ad applicare la pomata Antrolin. La sensazione, quando applico la pomata, è che sia molto più facile introdurre il dito all'interno di quando invece non avverto il senso di dilatazione di cui sopra.
i) febbraio/aprile 2013: Nessun problema, salvo un dolore episodico, che si è presentato la prima volta a marzo. Di questo parlerò nelle prossime righe.
Il dolore in questione è lancinante. Non saprei neanche bene come descriverlo. Sento una forte pressione, una pulsazione, che investe la zona fino a coinvolgere il coccige. Non so neanche bene come localizzarlo. La prima volta ero nel letto. A un certo punto ho dovuto alzarmi di scatto perché mi era impossibile stare sdraiato. Non sapendo cosa fare per contrastare la fitta, ho applicato Antrolin e la guarigione è stata istantanea.
In seguito è ricomparso il dolore solo in caso di evacuazione completa. Ossia: quando sento una sensazione di completo svuotamento, subito compare il dolore, leggermente attenuato e meno prolungato rispetto alla prima volta.
Una precisazione: in tutti questi mesi, anche quando sembrava che tutto fosse passato, non ho mai potuto stare comodamente sdraiato a letto. Una sola posizione mi permette di addormentarmi: sdraiato sul fianco sinistro. In tutti gli altri modi sento fastidio in zona rettale. E' così ormai da mesi.
Un'altra precisazione: da dicembre ad oggi non ho mai smesso, sostanzialmente, di applicare la pomata Antrolin dopo l'evacuazione. Nei giorni in cui provo a non applicarla, sento fastidio.
Questa notte, per la prima volta, sono stato svegliato dal dolore lancinante che ho appena descritto.Ho applicato la pomata ma subito non ha avuto effetto. Ho continuato a camminare avanti e indietro per la stanza. Nel giro di un quarto d'ora si è gradualmente attenuato.
Questa volta, per la prima volta, quando il dolore mi ha svegliato, mi sono accorto di aver avuto una polluzione. Ne ho avute molte altre sin dall'adolescenza, però generalmente me ne accorgo sul momento, avvisato magari da situazioni oniriche. Stavolta, invece, non ne ho avuto alcun preavviso.
La polluzione potrebbe essere collegata a tutti gli altri sintomi? Potrebbe essere un problema alla prostata?
Spero che questa lunga descrizione sia utile ad inquadrare il problema. Spero che, alla luce dei sintomi sopra elencati, possiate darmi un parere, anche sul tipo di esame che poi dovrei fare.
Ah, un ultimo appunto: da gennaio ad oggi non ho mai più avuto bruciore/irritazione. Gli unici sintomi che persistono sono:
1- sensazione di dilatazione anale (periodica. Assente per tutto marzo/aprile e ricomparsa solo da pochi giorni)
2- Dolore episodico lancinante nei paraggi dell'ano, fino al coccige.
3- Impossibilità di stare sdraiato in posizioni che non siano quella laterale.
Ringrazio infinitamente il medico che si sarà preso la briga di leggere tutta questa pappardella.
Attendo notizie
Cordiali saluti
A distanza di qualche mese, sento la necessità di riassumere nuovamente il problema per poter illustrare al meglio i fatti recenti.
Ecco una "cronologia" dettagliata:
a) gennaio/febbraio 2012: primo sintomo, la stipsi
b) maggio 2012: comparsa delle escrescenze di cui sopra, non sanguinanti e non doloranti
c) giugno/ottobre 2012: bruciore, irritazione anale
d) ottobre 2012: prima visita proctologica. Solo esplorazione digitale. Diagnosi: emorroidi interne e ragade.
e) fine novembre 2012: forte fastidio all'ano, sensazione di "dilatazione" che impedisce di sdraiarsi di schiena sul letto.
f) 4 dicembre 2012: seconda visita proctologica. Esplorazione digitale e anoscopia. Diagnosi: 3 papille ipertrofiche e leggera proctite. No emorroidi, No ragade.
g) dicembre 2012/gennaio 2013: Nessun problema
h) gennaio/febbraio 2013: sensazione costante di dilatazione anale. E' come se fosse aperto e rigido, con difficoltà a contrarre lo sfintere. Accade soltanto di sera, da una certa ora fino alla notte. In questi casi ho continuato ad applicare la pomata Antrolin. La sensazione, quando applico la pomata, è che sia molto più facile introdurre il dito all'interno di quando invece non avverto il senso di dilatazione di cui sopra.
i) febbraio/aprile 2013: Nessun problema, salvo un dolore episodico, che si è presentato la prima volta a marzo. Di questo parlerò nelle prossime righe.
Il dolore in questione è lancinante. Non saprei neanche bene come descriverlo. Sento una forte pressione, una pulsazione, che investe la zona fino a coinvolgere il coccige. Non so neanche bene come localizzarlo. La prima volta ero nel letto. A un certo punto ho dovuto alzarmi di scatto perché mi era impossibile stare sdraiato. Non sapendo cosa fare per contrastare la fitta, ho applicato Antrolin e la guarigione è stata istantanea.
In seguito è ricomparso il dolore solo in caso di evacuazione completa. Ossia: quando sento una sensazione di completo svuotamento, subito compare il dolore, leggermente attenuato e meno prolungato rispetto alla prima volta.
Una precisazione: in tutti questi mesi, anche quando sembrava che tutto fosse passato, non ho mai potuto stare comodamente sdraiato a letto. Una sola posizione mi permette di addormentarmi: sdraiato sul fianco sinistro. In tutti gli altri modi sento fastidio in zona rettale. E' così ormai da mesi.
Un'altra precisazione: da dicembre ad oggi non ho mai smesso, sostanzialmente, di applicare la pomata Antrolin dopo l'evacuazione. Nei giorni in cui provo a non applicarla, sento fastidio.
Questa notte, per la prima volta, sono stato svegliato dal dolore lancinante che ho appena descritto.Ho applicato la pomata ma subito non ha avuto effetto. Ho continuato a camminare avanti e indietro per la stanza. Nel giro di un quarto d'ora si è gradualmente attenuato.
Questa volta, per la prima volta, quando il dolore mi ha svegliato, mi sono accorto di aver avuto una polluzione. Ne ho avute molte altre sin dall'adolescenza, però generalmente me ne accorgo sul momento, avvisato magari da situazioni oniriche. Stavolta, invece, non ne ho avuto alcun preavviso.
La polluzione potrebbe essere collegata a tutti gli altri sintomi? Potrebbe essere un problema alla prostata?
Spero che questa lunga descrizione sia utile ad inquadrare il problema. Spero che, alla luce dei sintomi sopra elencati, possiate darmi un parere, anche sul tipo di esame che poi dovrei fare.
Ah, un ultimo appunto: da gennaio ad oggi non ho mai più avuto bruciore/irritazione. Gli unici sintomi che persistono sono:
1- sensazione di dilatazione anale (periodica. Assente per tutto marzo/aprile e ricomparsa solo da pochi giorni)
2- Dolore episodico lancinante nei paraggi dell'ano, fino al coccige.
3- Impossibilità di stare sdraiato in posizioni che non siano quella laterale.
Ringrazio infinitamente il medico che si sarà preso la briga di leggere tutta questa pappardella.
Attendo notizie
Cordiali saluti
[#7]
Nel riconfermare quanto scritto in replica 1# ,
quanto descrive, con i limiti della distanza, appare una proctalgia,
le offro un link di approfondimento
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/1114-un-violento-dolore-ano-rettale-la-proctalgia-fugax.html
Verifichi con il suo curante l'utilità di una valutazione urologica.
Cordialmente
quanto descrive, con i limiti della distanza, appare una proctalgia,
le offro un link di approfondimento
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/1114-un-violento-dolore-ano-rettale-la-proctalgia-fugax.html
Verifichi con il suo curante l'utilità di una valutazione urologica.
Cordialmente
[#10]
Utente
Gentile Dr. Quatraro,
Mi sono recato ieri da un terzo proctologo, che ha svolto una visita con esplorazione rettale e anoscopia. Anche in questo caso la diagnosi è analoga: non c'è assolutamente nulla a livello clinico, le papille ipertrofiche sono normalissime, l'unico problema riguarda i muscoli perianali, che a detta del medico sono troppo tesi, e provocano così tutte le altre sintomatologie (stipsi, proctalgia fugace).
Continuo però a non capire come questo possa essere correlato al dolore anale (sensazione di sfregamento, puntura), che da mesi ormai mi impedisce di passeggiare. Il dottore riconduce tutto ai problemi "funzionali" della muscolatura perianale, sconsigliandomi però di assumere lassativi visto che sono giovane. Mi ha anche sconsigliato di effettuare rettoscopie o altri esami endoscopici perché secondo lui non ho assolutamente niente.
Che cosa dovrei fare, dunque? È possibile che l'eccessiva tensione dei suddetti muscoli provochi lo stato infiammatorio che ormai da un anno e mezzo ostacola il vivere quotidiano?
Grazie per l'attenzione,
Cordiali saluti
Mi sono recato ieri da un terzo proctologo, che ha svolto una visita con esplorazione rettale e anoscopia. Anche in questo caso la diagnosi è analoga: non c'è assolutamente nulla a livello clinico, le papille ipertrofiche sono normalissime, l'unico problema riguarda i muscoli perianali, che a detta del medico sono troppo tesi, e provocano così tutte le altre sintomatologie (stipsi, proctalgia fugace).
Continuo però a non capire come questo possa essere correlato al dolore anale (sensazione di sfregamento, puntura), che da mesi ormai mi impedisce di passeggiare. Il dottore riconduce tutto ai problemi "funzionali" della muscolatura perianale, sconsigliandomi però di assumere lassativi visto che sono giovane. Mi ha anche sconsigliato di effettuare rettoscopie o altri esami endoscopici perché secondo lui non ho assolutamente niente.
Che cosa dovrei fare, dunque? È possibile che l'eccessiva tensione dei suddetti muscoli provochi lo stato infiammatorio che ormai da un anno e mezzo ostacola il vivere quotidiano?
Grazie per l'attenzione,
Cordiali saluti
[#12]
Utente
Fidarmi mi fido; dopotutto, se due specialisti dicono che non ho nulla localmente, sarebbe assurdo non fidarsi. Ciononostante, non mi è stata indicata una vera e propria terapia. Lo specialista dell'anno scorso mi diede Antrolin e mi prescrisse semicupi con Anonet; quello di ieri ha detto che Antrolin serve per le ragadi, dunque su di me non ha alcuna utilità. A detta di lui dovrei provare a fare Yoga!
Per curiosità (magari ne parlo anche con il proctologo che mi ha visitato), mi potrebbe dare qualche delucidazione in più su quanto si legge nel link che mi ha fornito, in particolare sulla frase "il trattamento topico con nitroglicerina o diltiazem e l'inalazione di salbutamolo" ? In cosa consiste questo tipo di trattamento? Per quanto riguarda invece i bagni caldi, quanti bisognerebbe farne?
Grazie ancora, con questo dovrebbe essere tutto
Buone feste
Per curiosità (magari ne parlo anche con il proctologo che mi ha visitato), mi potrebbe dare qualche delucidazione in più su quanto si legge nel link che mi ha fornito, in particolare sulla frase "il trattamento topico con nitroglicerina o diltiazem e l'inalazione di salbutamolo" ? In cosa consiste questo tipo di trattamento? Per quanto riguarda invece i bagni caldi, quanti bisognerebbe farne?
Grazie ancora, con questo dovrebbe essere tutto
Buone feste
[#13]
Il salbutmolo avrebbe azione positiva sulla pressione dello sfintere anale a riposo, anche la Nitroglicerina, il Diltiazem e la tossina botulinica hanno lo scopo di contrastare l'ipertono anale.
Prego
Auguri di buone feste anche a lei.
Prego
Auguri di buone feste anche a lei.
[#14]
Utente
Gentile Dr. Quatraro,
Un piccolo aggiornamento: da qualche giorno sento un fastidio nella zona genitale, precisamente al pene, anche se non so come descriverlo. Ritiene possibile che i disordini muscolari, chiamiamoli così, della zona perianale, con relativa infiammazione, si propaghino anche ai genitali? L'ultima volta ho dimenticato di specificarlo, ma durante l'ultima visita proctologica, proprio all'inizio dell'esplorazione digitale, ho avvertito uno strano fastidio al pene, simile a quello che da due giorni mi impedisce di concentrarmi su qualsiasi attività. Il fastidio di per sé non è doloroso, ma non cessa mai, e si intensifica guardacaso durante la defecazione, quando il pene si irrigidisce. Non so bene come descriverlo, a volte c'è rigidità, a volte una sensazione di dilatazione; nel primo caso faccio fatica a rilassarmi, nel secondo a contrarre. Dovrei farmi visitare da un urologo, da uno psicologo, o di nuovo dal proctologo?
Un piccolo aggiornamento: da qualche giorno sento un fastidio nella zona genitale, precisamente al pene, anche se non so come descriverlo. Ritiene possibile che i disordini muscolari, chiamiamoli così, della zona perianale, con relativa infiammazione, si propaghino anche ai genitali? L'ultima volta ho dimenticato di specificarlo, ma durante l'ultima visita proctologica, proprio all'inizio dell'esplorazione digitale, ho avvertito uno strano fastidio al pene, simile a quello che da due giorni mi impedisce di concentrarmi su qualsiasi attività. Il fastidio di per sé non è doloroso, ma non cessa mai, e si intensifica guardacaso durante la defecazione, quando il pene si irrigidisce. Non so bene come descriverlo, a volte c'è rigidità, a volte una sensazione di dilatazione; nel primo caso faccio fatica a rilassarmi, nel secondo a contrarre. Dovrei farmi visitare da un urologo, da uno psicologo, o di nuovo dal proctologo?
[#18]
Utente
Gent. Dr. Quatraro,
Negli ultimi tempi il fastidio al pene è aumentato ed è divenuto perenne, con l'aggiunta del bruciore al glande. Sono andato dall'urologo, che ha rilevato una possibile disfunzione del collo vescicale tale per cui la vescica fatica a svuotarsi in una volta sola e tende a farlo volta per volta nel corso della giornata, tant'è che in media urino dalle 8 alle 12 volte al giorno. Mi è stato prescritto l'antibiotico Chinoplus, oltre all'alfuzosina, che però, finora, non hanno sortito alcun effetto. L'urologo mi ha anche prescritto Topster supposte per dieci giorni.
Un episodio di attacco di panico mi ha poi convinto ad iniziare anche una psicoterapia. Lo psichiatra ritiene che i due problemi, anale e genitale, siano collegati. Ho iniziato da due giorni ad assumere 50mg di Zoloft.
Nel frattempo però ho notato che anche la defecazione viene "protratta", nel senso che quasi tutti i giorni ho la sensazione di incompletezza, ma da qualche giorno nel pomeriggio riesco a completare la defecazione mattutina. Ormai da cinque mesi vado regolarmente di corpo ogni giorno, ma quasi mai in maniera completa. Diciamo che ci rimane sempre un 10% di scorie che ristagnano nel canale anale, e credo sia proprio questa la causa del bruciore.
Vorrei però capire in che modo questo si possa collegare con i problemi urologici. Lo psichiatra ha ipotizzato una sorta di compressione del nervo pudendo. È possibile?
Io le sto provando tutte, è un anno e sei mesi che mi faccio visitare dai migliori proctologi, urologi e specialisti vari. Nessuno mi fa fare esami strumentali precisi, e intanto io soffro ogni giorno e sono entrato in depressione. Ho quasi perso la speranza, temo che qualcosa sia andato fuori posto e che non guarirò mai.
Negli ultimi tempi il fastidio al pene è aumentato ed è divenuto perenne, con l'aggiunta del bruciore al glande. Sono andato dall'urologo, che ha rilevato una possibile disfunzione del collo vescicale tale per cui la vescica fatica a svuotarsi in una volta sola e tende a farlo volta per volta nel corso della giornata, tant'è che in media urino dalle 8 alle 12 volte al giorno. Mi è stato prescritto l'antibiotico Chinoplus, oltre all'alfuzosina, che però, finora, non hanno sortito alcun effetto. L'urologo mi ha anche prescritto Topster supposte per dieci giorni.
Un episodio di attacco di panico mi ha poi convinto ad iniziare anche una psicoterapia. Lo psichiatra ritiene che i due problemi, anale e genitale, siano collegati. Ho iniziato da due giorni ad assumere 50mg di Zoloft.
Nel frattempo però ho notato che anche la defecazione viene "protratta", nel senso che quasi tutti i giorni ho la sensazione di incompletezza, ma da qualche giorno nel pomeriggio riesco a completare la defecazione mattutina. Ormai da cinque mesi vado regolarmente di corpo ogni giorno, ma quasi mai in maniera completa. Diciamo che ci rimane sempre un 10% di scorie che ristagnano nel canale anale, e credo sia proprio questa la causa del bruciore.
Vorrei però capire in che modo questo si possa collegare con i problemi urologici. Lo psichiatra ha ipotizzato una sorta di compressione del nervo pudendo. È possibile?
Io le sto provando tutte, è un anno e sei mesi che mi faccio visitare dai migliori proctologi, urologi e specialisti vari. Nessuno mi fa fare esami strumentali precisi, e intanto io soffro ogni giorno e sono entrato in depressione. Ho quasi perso la speranza, temo che qualcosa sia andato fuori posto e che non guarirò mai.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 11.6k visite dal 26/12/2012.
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