Incontinenza fecale
buongiorno, nel 1998 mi è stato diagnosticato un carcinoma anale basso, e infezione da HIV operato con escissione anale con 2 recidive, follow up ogni 6 mesi, ora tutto ok mai piu recidive solo qualche polipectomia in corso di colonscopia.Ho effettuato dopo l'operazione un ciclo di 30 radiazioni per disgtruggere eventuali cellule, e cio mi ha portato dei disturbi notevoli in termini di bruciori rettali, perdita di muco e feci etc.. ora la situazione è migliorata dal punto di vista flogistico, ma persiste la perdita di gas e materiale fecale non involontario, ma di urgenza. Dal punto di vista HIV+ sono in cura con HAART e viremia negativa da 14 anni CD4 500 emocromo ok. Sono in cura con amlodipina e seloken Karvea per ipertensione, insulina x diabete mellito tipo 2 dal 2010, condizioni generali comunque buone.Ho fatto una visita circa 5 anni fa presso clinica di Milano sottoponendo mio problema dottore ha scelto di non fare grossi interventi, e ha effettuato una legatura emorrodiaria x contenere prolasso che ha avuto successo. La mia domanda ora è: dato che sono stufo di portare salvaslip e cambiarmeli molte volte al giorno, di correre al gabinetto anche 10 volte al giorno con conseguente disagio e impossibilità di poter andare a fare anche una semplice gita senza sentirmi a disagio, è possibile un intervento di chirurgia plastica x ripristinare un minimo di funzionalità dei muscoli sfinterei (plastica dei muscoli sfinterei, oppure S.T.A.R.R. e plastica anale?) grazie di una risposta senza pregiudizi
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Gentile Utente
La sua situazione locale e la sintomatologia riferita(prolasso, soiling, urgenza defecatoria)richiedono una rivalutazione.
Una visita diretta ed una proctoscopia rappresentano il primo momento per studiare l'origine dei suoi fastidi, sicuramente necessari anche alcuni esami strumentali(ecoendoanale, manometria anorettale) per lo studio morfologico e funzionale degli sfinteri.
Solo dopo sarà possibile dare una indicazione terapeutica.
La sua situazione locale e la sintomatologia riferita(prolasso, soiling, urgenza defecatoria)richiedono una rivalutazione.
Una visita diretta ed una proctoscopia rappresentano il primo momento per studiare l'origine dei suoi fastidi, sicuramente necessari anche alcuni esami strumentali(ecoendoanale, manometria anorettale) per lo studio morfologico e funzionale degli sfinteri.
Solo dopo sarà possibile dare una indicazione terapeutica.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 03/09/2012.
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