Contenimento perdite emat.post operatorie metodo whitehead.

Sono stato operato di emorroidi nel 1991 con metodo whitehead.
Per alcuni anni, fino al 2004, non ho avuto problemi, poi ho iniziato ad avere perdite ematiche al termine della defecazione. Prima rade (una volta/ogni 15 gg.) poi più frequenti, a volte persistenti per due/tre gg.. Da alcuni mesi la frequenza media è settimanale. Quest'anno (luglio) mi è stata rivelata una cardiopatia (ischemia da sforzo in sede inferiore). Il cardiologo mi ha prescritto una coronografia.Dal CNR hanno chiesto un serie di esami/analisi preventive (emocromocitometrico, elettroforesi proteica, esami urine) dall'esito delle quali si evidenziano valori al di sotto della norma per glob.rossi (3,96), emoglobina (9,0) ematocrito (31,2%), RBC vol.medio (78,8). HGB glob.media (22,7), conc.HGB glob.media (28,8) e di poco superiori alla norma per Ind.distrib.RBC (16) e globuline betal (7,9).Da un confronto con analisi precedenti è emerso che lo stato “anemico” è iniziato nel 2008 (4,33 glob.rossi, 11 emogl.36,8 ematoc., 25,4 MCH, 29,9 MCHC) ed è andato aggravandosi (ultime analisi 2012) con il persistere delle perdite ematiche. Il mio sospetto è che i valori difformi dalla norma oggi riscontrati, e probabilmente anche la cardiopatia, siano conseguenza diretta delle perdite ematiche continue, anche abbondanti, in sede di defecazione.
Il cardiologo, viste ieri le analisi, ha confermato che la cardiopatia potrebbe essere conseguenza dello stato anemico e che, pertanto, occorre preliminarmente curare l’anemia.Alcuni anni or sono, quando iniziò il sanguinamento (2004), lo specialista chirurgo mi informò che avrebbe potuto tentare un nuovo intervento per la riduzione dell’inconveniente ma senza fornire garanzie di riuscita.
Francamente non mi preoccupano le perdite di sangue, indolori, ciò che mi preoccupa invece è l’anemia e relative probabili cardiopatie.
Vorrei sapere se è possibile rimediare alle perdite ematiche, magari attraverso l’impiego di farmaci/unguenti associati a dieta specifica, senza dovermi sottoporre a nuovo intervento chirurgico senza garanzie di efficacia.
Ringrazio per l’attenzione e saluto.
29 ago.2012
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
La sua ipotesi e' verosimile e il problema va risolto, probabilmente chirurgicamente.E' indispensabile una visita per decidere come e, se non gia' fatta, una colonscopia.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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