Ipertono anale
Buonasera,
sto cercando di aiutare mia madre a risolvere una situazione gravosa che sta vivendo dal 2009. In seguito ad un intervento di emorroidectomia con il metodo Milligan-Morgan, la donna (di 54 anni) ha riscontrato problemi nella defecazione già dai primi tempi dopo l'operazione. Le è stato diagnosticato un ipertono anale che l'ha costretta a sottoporsi ad una seduta di botulino e ad una fase di riabilitazione per elettrostimolazione (30 sedute). <le terapie non hanno dato esiti positivi, infatti, mia madre continua ad avere difficoltà defecatorie con molto dolore e sovente sanguinamento. Gli specialisti da noi consultati, in particolare due operanti nello stesso complesso ospedaliero, le hanno consigliato l'applicazione di un elettrostimolatore sacrale per un periodo di prova, con eventuale applicazione definitiva con una possibiltà di successo del 30%. La signora mantiene, da tre anni a questa parte, un'alimentazione ricca di fibre e liquidi, utilizzo di dilatatori anali per facilitare l'evacuazione ed integratori alimentari.
Dopo numerose visite ed ecografie nelle migliori cliniche della Toscana, ci stiamo chiedendo se non ci sia una soluzione alternativa all'elettrostimolatore sacrale, qualcosa che permetta, se non la soluzione, la lenizione del dolore fisico e mentale di una donna che vuol guarire.
Grazie infinite a tutti coloro che si offriranno di aiutarci anche solo con dei consigli o parole di conforto.
sto cercando di aiutare mia madre a risolvere una situazione gravosa che sta vivendo dal 2009. In seguito ad un intervento di emorroidectomia con il metodo Milligan-Morgan, la donna (di 54 anni) ha riscontrato problemi nella defecazione già dai primi tempi dopo l'operazione. Le è stato diagnosticato un ipertono anale che l'ha costretta a sottoporsi ad una seduta di botulino e ad una fase di riabilitazione per elettrostimolazione (30 sedute). <le terapie non hanno dato esiti positivi, infatti, mia madre continua ad avere difficoltà defecatorie con molto dolore e sovente sanguinamento. Gli specialisti da noi consultati, in particolare due operanti nello stesso complesso ospedaliero, le hanno consigliato l'applicazione di un elettrostimolatore sacrale per un periodo di prova, con eventuale applicazione definitiva con una possibiltà di successo del 30%. La signora mantiene, da tre anni a questa parte, un'alimentazione ricca di fibre e liquidi, utilizzo di dilatatori anali per facilitare l'evacuazione ed integratori alimentari.
Dopo numerose visite ed ecografie nelle migliori cliniche della Toscana, ci stiamo chiedendo se non ci sia una soluzione alternativa all'elettrostimolatore sacrale, qualcosa che permetta, se non la soluzione, la lenizione del dolore fisico e mentale di una donna che vuol guarire.
Grazie infinite a tutti coloro che si offriranno di aiutarci anche solo con dei consigli o parole di conforto.
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Gentile utente,
le problematiche di sua madre sono, non infrequentemente ben difficili da trattare.
La premessa da lei fatta, ossia di esservi rivolti in centri competenti e qualificati, porta a pensare che l'approccio clinico e terapeutico sia stato ben ponderato, oltre che essere di estrema affidabilità.
I sanguinamenti che lei cita potrebbero essere legati a delle ragadi anali.
Mi permetto quindi di dirle, con gli ovvi limiti della distanza, che una extrema ratio potrebbe essere chirurgica, come terapia di scelta.
Si tratta della sfinterotomia, che deve , ovviamente, essere eseguita da un chirurgo colorettale, ossia da un chirurgo che ha per formazione scientifica e per pratica chirurgica un elevata esperienza nel campo.
Tale metodica, da valutare singolarmente su ogni paziente, raramente può causare incontinenza ai gas e/o alle feci.
Saluti
le problematiche di sua madre sono, non infrequentemente ben difficili da trattare.
La premessa da lei fatta, ossia di esservi rivolti in centri competenti e qualificati, porta a pensare che l'approccio clinico e terapeutico sia stato ben ponderato, oltre che essere di estrema affidabilità.
I sanguinamenti che lei cita potrebbero essere legati a delle ragadi anali.
Mi permetto quindi di dirle, con gli ovvi limiti della distanza, che una extrema ratio potrebbe essere chirurgica, come terapia di scelta.
Si tratta della sfinterotomia, che deve , ovviamente, essere eseguita da un chirurgo colorettale, ossia da un chirurgo che ha per formazione scientifica e per pratica chirurgica un elevata esperienza nel campo.
Tale metodica, da valutare singolarmente su ogni paziente, raramente può causare incontinenza ai gas e/o alle feci.
Saluti
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 30/07/2012.
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