Cistorettocele e problema evacuazione
Buongiorno gentili dottori.
Vorrei sottoporvi il caso di mia moglie (52 anni) che è stata operata un mese fa per un prolasso uterino.
Le è stata praticata una colpoisteroctomia con asportazione completa di utero ed ovaie. Il decorso è stato ottimo. I medici che l’hanno operata, grazie alle indagini preoperatorie, avevano constatato la presenza di un cistorettocele, situazione questa che era comunque già a noi nota da diversi anni.
Mia moglie ha sempre avuto qualche difficoltà nell’evacuazione producendo poche quantità di feci. Dopo l’operazione però le cose però sono peggiorate.
L’evacuazione è sempre più difficoltosa ed è costretta a ricorrere a clisteri di acqua più volte al giorno. Per quasi tutta la giornata avverte una sensazione di fastidioso peso nella zona rettale molto probabilmente dovuto alla presenza di feci che non riesce ad espellere completamente. Solo a fine giornata riesce ad espellere.
Subito dopo l’operazione abbiamo chiesto ai medici informazioni proprio sulla presenza del rettocele. Ci hanno riferito che oltre ad aver eseguito la ricostruzione delle parti, hanno risolto anche tale problema.
Secondo il vostro parere, un intervento di colpoisteroctomia può risolvere effettivamente tale problema?
Inoltre chiediamo informazioni circa i rimedi che è possibile adottare per risolvere questo fastidio ed eventualmente su quali indagini fare.
Ringrazio per l’attenzione.
Saluti
Vorrei sottoporvi il caso di mia moglie (52 anni) che è stata operata un mese fa per un prolasso uterino.
Le è stata praticata una colpoisteroctomia con asportazione completa di utero ed ovaie. Il decorso è stato ottimo. I medici che l’hanno operata, grazie alle indagini preoperatorie, avevano constatato la presenza di un cistorettocele, situazione questa che era comunque già a noi nota da diversi anni.
Mia moglie ha sempre avuto qualche difficoltà nell’evacuazione producendo poche quantità di feci. Dopo l’operazione però le cose però sono peggiorate.
L’evacuazione è sempre più difficoltosa ed è costretta a ricorrere a clisteri di acqua più volte al giorno. Per quasi tutta la giornata avverte una sensazione di fastidioso peso nella zona rettale molto probabilmente dovuto alla presenza di feci che non riesce ad espellere completamente. Solo a fine giornata riesce ad espellere.
Subito dopo l’operazione abbiamo chiesto ai medici informazioni proprio sulla presenza del rettocele. Ci hanno riferito che oltre ad aver eseguito la ricostruzione delle parti, hanno risolto anche tale problema.
Secondo il vostro parere, un intervento di colpoisteroctomia può risolvere effettivamente tale problema?
Inoltre chiediamo informazioni circa i rimedi che è possibile adottare per risolvere questo fastidio ed eventualmente su quali indagini fare.
Ringrazio per l’attenzione.
Saluti
[#1]
Ho i miei dubbi che un intervento di isterectomia possa risolvere un rettocele, anzi purtroppo a volte l'isterectomia aumenta i problemi relativi alla difficoltosa defecazione in quanto i rapporti tra gli organi risultano ovviamente alterati a causa della mancanza dell'utero, asportato con l'intervento. La soluzione e' teoricamente solo chirurgica, ma sono pochi i casi che effettivamente poi si decide di portare sul tavolo operatorio: meglio aiutarsi con un appropriato regime dietetico che preveda un forte aumento di fibre e acqua.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Con accesso perineale o transvaginale eventualmente può essere risolto il problema di un enterocele che può essere causa di defecazione ostruita, ma come diceva il Collega rimane il problema del retto che normalmente non è trattato dai ginecologi
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Giovanni Salamina
[#3]
Utente
Vi ringrazio tantissimo per le risposte.
Eppure il ginecologo che la segue da anni e che proprio lui l'ha operata ci aveva assicurato che il rettocele era stato risolto anche se io in verità ci avevo creduto poco.
L'intervento è durato 6 ore ed a detta del dottore non è stato semplicissimo. Ha delle suturazioni nel tratto perineale fino in prossimità dell'ano che fanno pensare ad un'estensione dell'intervento proprio in quella zona. Sulla cartella clinica non risulta nulla ovviamente.
Abbiamo quindi creduto che fosse di routine "aggiustare" le parti adiacenti una volta tolto l'utero tant'è che il medico ci ha parlato di "plastica" (scusatemi ma non ricordo il termine esatto che comunque termina con ...plastica").
In ogni caso, a prescindere dalla dieta, ci consigliate di fare qualche indagine o rivolgerci ad uno specialista (che non sia ginecologo ovviamente) ?
Grazie
Cordiali saluti
Eppure il ginecologo che la segue da anni e che proprio lui l'ha operata ci aveva assicurato che il rettocele era stato risolto anche se io in verità ci avevo creduto poco.
L'intervento è durato 6 ore ed a detta del dottore non è stato semplicissimo. Ha delle suturazioni nel tratto perineale fino in prossimità dell'ano che fanno pensare ad un'estensione dell'intervento proprio in quella zona. Sulla cartella clinica non risulta nulla ovviamente.
Abbiamo quindi creduto che fosse di routine "aggiustare" le parti adiacenti una volta tolto l'utero tant'è che il medico ci ha parlato di "plastica" (scusatemi ma non ricordo il termine esatto che comunque termina con ...plastica").
In ogni caso, a prescindere dalla dieta, ci consigliate di fare qualche indagine o rivolgerci ad uno specialista (che non sia ginecologo ovviamente) ?
Grazie
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente
Sua moglie ha subito una colpoisterectomia, dove l'utero e gli annessi sono stati asportati per via vaginale.In questi casi è possibile eseguire una plastica della parete posteriore della vagina, per corregge il colpocele ed una plastica della parete anteriore, per correggere il cistocele.
Probabilmente questa è la plastica che è stata eseguita, ma si tratta di una plastica vaginale, che corregge solo l'esuberanza della parete posteriore della vagina e non la dilatazione rettale(rettocele) che impronta questa parete.
Questa correzione, in una paziente già affetta da stipsi da ostruita defecazione, può peggiorare la stipsi.
Quindi, come le hanno scritto i colleghi che mi hanno preceduto, non è stato trattato il rettocele ma solo la parete vaginale posteriore(Colpocele), mentre la parete rettale dilatata, non è stata resecata, come prevede il trattamento del rettocele, è stata solo spinta in ampolla dove, probabilmente, contribuisce ad ostruire la defecazione.
La cistocolpodefecografia dinamica o RMN, come consigliati dal collega Spina, permetteranno di visualizzare la presenza di questa parete rettale anteriore che, probabilmente dopo la correzione del colpocele, prolassa nel retto ed insieme ad un prolasso della parete rettale in toto è responsabile del peggioramento della sintomatologia riferita.
Lo specialista, al quale fare riferimento, è il colonproctologo.
Ci tenga informati.
Sua moglie ha subito una colpoisterectomia, dove l'utero e gli annessi sono stati asportati per via vaginale.In questi casi è possibile eseguire una plastica della parete posteriore della vagina, per corregge il colpocele ed una plastica della parete anteriore, per correggere il cistocele.
Probabilmente questa è la plastica che è stata eseguita, ma si tratta di una plastica vaginale, che corregge solo l'esuberanza della parete posteriore della vagina e non la dilatazione rettale(rettocele) che impronta questa parete.
Questa correzione, in una paziente già affetta da stipsi da ostruita defecazione, può peggiorare la stipsi.
Quindi, come le hanno scritto i colleghi che mi hanno preceduto, non è stato trattato il rettocele ma solo la parete vaginale posteriore(Colpocele), mentre la parete rettale dilatata, non è stata resecata, come prevede il trattamento del rettocele, è stata solo spinta in ampolla dove, probabilmente, contribuisce ad ostruire la defecazione.
La cistocolpodefecografia dinamica o RMN, come consigliati dal collega Spina, permetteranno di visualizzare la presenza di questa parete rettale anteriore che, probabilmente dopo la correzione del colpocele, prolassa nel retto ed insieme ad un prolasso della parete rettale in toto è responsabile del peggioramento della sintomatologia riferita.
Lo specialista, al quale fare riferimento, è il colonproctologo.
Ci tenga informati.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.9k visite dal 22/07/2012.
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