Decorso post-operatorio ascesso perianale

Gentili dottori,
premetto che ho 27 anni e non ho mai sofferto di problemi proctologici fino a 20 giorni fa.
Dopo 10 giorni di dolore perianale sempre più intenso per il quale il medico (dal quale mi sono recata ben 3 volte)di base senza visitarmi, mi aveva dato creme e compresse per emorroidi, mi sono decisa ad andare al pronto soccorso. Da lì nel giro di due ore mi hanno operato per ascesso perianale.
L'incisione è piuttosto lunga e profonda (5x5 cm ca ) a detta del chirurgo che mi ha operata, il quale mi aveva detto che sarebbe stata da medicare quotidianamente per una settimana, per poi ridurre la frequenza. Il giorno dopo, da un altro chirurgo, che adesso mi segue, è stata fatta la medicazione, molto dolorosa, mentre la seconda medicazione(il giorno dopo ancora) non ha fatto male. Entrambe le volte è stata inserita uno zaffo nell'incisione.Sono stata dimessa, con prescrizione di antidolorifici al bisogno, e il chirurgo mi ha detto di tornare dopo 3 gg per visita e inserimento del setone, perchè si era formata una fistola.
Sono comunque tornata un giorno prima perchè era uscita lo zaffo, posizionata 2 gg prima, e la dottoressa che mi ha medicata mi ha detto che non dovevo muovermi troppo, non stare seduta, e indossare biancheria stretta per tenere il gluteo sostenuto e la ferita un po' più chiusa....
Ieri è stato posizionato il setone, procedura che è stata molto molto dolorosa (solo con antidolorifico)e quando ho chiesto come dovevo comportarmi e perchè mi vengono date indicazioni così divergenti il chirurgo ha detto, più o meno chiaramente ,che l'incisione non era stata fatta nel migliore dei modi e di dar retta a lui, se mi fidavo.
Quindi devo tornare tra una settimana per stringere il setone.Nel frattempo trattare la ferita solamente bagnandola col getto della doccia 2-3 volte al giorno, prendere antidolorifici al bisogno e fare ciò che voglio (muovermi, sedermi ecc). La mia domanda è : è normale non medicare un'incisione così aperta e profonda tanto a lungo? senza copertura antibiotica, senza restrizioni di movimento in modo da far si che la cicatrice poi sia il più "confortevole" possibile? E, ovviamente, data la posizione dell'incisione, non posso neanche monitorarla visivamente in modo adeguato...
Il chirurgo che mi segue mi sembra una professionista competente, ma un po' sbrigativo, e io ritengo sia preferibile perdere più tempo adesso, che non dover affrontare le complicazioni ed i disagi di una cicatrizzazione non ideale, per non parlare di una possibile infezione... Dovrei star tranquilla e fidarmi o insistere?

Grazie per la disponibilità


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Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Gentile signora,
inutile dire che il mio consiglio è di fidarsi, possibilmente, di chi la sta seguendo (semprechè lei abbia fiducia)
e non seguire indicazioni varie e discordanti,
che spesso risentono, nel bene e nel male, dell'esperienza personale di chi le dà.

Il consiglio è quello di eseguire medicazioni piu' frequenti, con copertura antibiotica.

Lei pero' si attenga alle indicazioni date dal suo Chirurgo, che conosce il suo caso specifico molto meglio di chi ne prende conoscenza on-line.

Se dovesse avere il sospetto di qualcosa che non va (peggioramento del dolore, rossore, gonfiore...) prenda provvedimenti.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
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