Decorso post-operatorio ragade anale

Buongiorno,

sono un giovane di 33 anni. Nel corso del 2011 ho sviluppato una ragade anale della commissura posteriore. Il 5 aprile 2012 mi sono sottoposto a intervento di exeresi sec. Gabriel della ragade. Il decorso post-operatorio è stato regolare. Ho effettuato due controlli post-operatori il 19 aprile e il 10 maggio. Il chirurgo ha giudicato ottimale il processo di cicatrizzazione. Mi è stato consigliato di continuare a effettuare frequenti bidè con acqua tiepida e Betadine soluzione, proseguire l’uso di lassativi per alcune settimane ed evitare l’attività sportiva fino a fine giugno; consigli che ho rigorosamente rispettato.

Ad oggi, dopo circa 80 giorni dall’intervento, continuo ad avere a livello anale le secrezioni biancastre che mi hanno sempre accompagnato dopo l’intervento, e a ritrovare le garze che applico dopo i bidè sporche di macchie giallastre. Soprattutto – e questa è la cosa che mi ha più preoccupato – nelle ultime due settimane mi è capitato 3/4 volte di ritrovare sulle garze piccole macchiette di sangue, cosa che non mi capitava più dai primi di maggio. Guardando dall’esterno, la parte posteriore dell’ano è più arrossata del resto. Soggettivamente non ho dolori né disturbi, salvo qualche lievissimo spasmo soprattutto quando sono disteso. L’alvo è regolare.

Sono in attesa di un ulteriore controllo (che peraltro non era previsto) dal proctologo che mi ha operato; volevo sapere se, considerato il tempo trascorso dall’intervento, i segni che riferisco devono destare preoccupazione.

Cordiali saluti e grazie.
[#1]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
E' difficile dire a distanza.

Occorre la visita diretta.

Nulla esclude che possa avere una nuova ragade.

Anche il suo curante potrebbe effettuare una ispezione-esplorazione anale.

Saluti

Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it

[#2]
Utente
Utente
Il quadro della precedente ragade era completamente diverso da quello che esperisco ora, e che è comparso invece solo durante il decorso post-operatorio – in particolare comportava un quadro doloroso ora completamente assente (esistono ragadi asintomatiche?), mentre le secrezioni non erano presenti.
Spero dunque lei abbia torto.
Mi sottoporrò comunque appena possibile a visita proctologica.

Grazie e cordiali saluti
[#3]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Spero di aver torto anch'io,
e non sarebbe strano visto che manca la visita diretta.

Proprio per questo bisognerà dare una spiegazione a:
<<secrezioni biancastre>>
<<macchiette di sangue>>
<<lievissimo spasmo>>
<<parte posteriore dell’ano è più arrossata del resto>>.

Auguroni
[#4]
Utente
Utente
Tutti questi segni sono facilmente spiegabili come associati al normale decorso post-operatorio relativo all’intervento che ho subito. Come previsto (mi avevano avvisato), sono comparsi al momento dell’intervento in forma piuttosto forte, e si sono poi ridotti mano a mano.

La mia domanda non riguardava la loro origine, che mi pare evidente; ma piuttosto se esiste un lasso di tempo oltre il quale la loro persistenza, pur in forma attenuata, debba essere considerata spia di complicanza post-operatoria – cosa che stupidamente ho mancato di chiedere al proctologo che mi ha operato.

Grazie ancora e buon proseguimento
[#5]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Credo che il suo proctologo le avrebbe risolto il dubbio, non sottraendosi ad un quesito telefonico.

Comunque, in genere, la guarigione completa si ottiene in 4-6 settimane.

Saluti
[#6]
Utente
Utente
Ha ragione, avrei fatto meglio a fare una telefonata piuttosto che postare su questo forum, dove si rischia sempre di ricevere risposte da gente che non sa di cosa parla.
[#7]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Ha ragione,
pensi per un attimo ...
... nei tanti consulti, noi medici, quanta gente poco equilibrata e talora arrogante e maleducata incontriamo,
però abbiamo la pazienza, la tolleranza e la professionalità per andare oltre.

Nei forum come nella vita si possono incontrare persone che sanno quel che dicono come anche no ... il problema è se si è consapevoli di quale dei due gruppi si fa parte.

Pensi che tanto piu' l'uomo e' indulgente con se stesso, tanto piu' diventa infelice,
mentre l'uomo superiore e' cauto nel parlare e pronto nell'azione.

Auguroni




[#8]
Utente
Utente
Francamente mi sembra superfluo e anche un po’ grottesco scomodare le massime per risolvere questo scambio. Io non metto in dubbio la sua competenza nell’ambito dell’endoscopia digestiva, che è, da quanto posso giudicare, il suo ambito di specializzazione. Dunque non le ho detto che lei non sa fare il suo lavoro; sicuramente sarà un buon medico.
Però mi pare evidente che non si intende molto di ragadi anali. Prima azzarda a distanza un’ipotesi diagnostica di ragade anale in un caso in cui manca il sintomo patognomonico della ragade – il dolore. Poi scambia quelli che sono i segni del decorso post-operatorio per sintomi di una possibile nuova ragade. Per quanto apprezzi il tempo che lei dedica a rispondere alle richieste di questo forum, sarebbe meglio evitare di fornire risposte in ambiti in cui uno non è competente, perché lasciano chi pone la domanda nella confusione, e rischiano di confondere anche chi leggerà in seguito questi post, che sono pubblici.

Cordiali Saluti
[#9]
Dr. Francesco Quatraro Gastroenterologo, Colonproctologo 29k 526
Il consulto a distanza, come è ovvio, ha il limite del non poter osservare
(legga le linee guida)
e non è pertanto sostitutivo della visita medica,
pertanto si danno delle indicazioni senza la pretesa di far centro al 100%
e questo lo capisce e lo apprezza la maggioranza degli utenti,
mentre lei dimostra di non aver rispetto per il valore che c'è dietro un impegno per gli altri.

Le riconfermo che "l'uomo superiore e' cauto nel parlare",

tanto più che lei è un non-medico (sarà bravissimo nella sua professione ... forse!)

e dimostra di non sapere che non esiste la specializzazione in "Colonproctologia",
ambito in cui solitamente collaborano chirurghi e gastroenterologi,
come pure non sa che una ragade può trasformarsi in un'ulcera senza spasmo e senza dolore.

Termino definitivamente questo stucchevole scambio (con anonimo)
dicendole che le sue non-competenti valutazioni restano sue,
ed ovviamente non concordo nè condivido,
mi dispiace per lei ma ha perso un'ennesima buona occasione!

Distinti saluti
[#10]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo apparato digerente 13.3k 379
Gentile Utente
Mi permetto di intervenire in questa discussione per confermare quanto scritto dal collega Quatraro , che certamente non ha bisogno di nessun avvocato difensore.
Il suo problema nasce dalla scelta dell'intervento chirurgico:"exeresi sec. Gabriel della ragade"
L' Escissione della ragade associata alla Sfinterotomia interna posteriore, come proposta da Gabriel nel 1930, crea di solito una ampia ferita posteriore che si accompagna a tempi di guarigione lunghi ed esiti cicatrizziali che modificano il contorno anale con una incidenza elevata di perdite spontanee di secrezioni rettoanali.
Aggiungerei, che è per questi motivi che tale tecnica è caduta in disuso e raramente utilizzata nei centri di riferimento.
Ora bisogna chiarire se le secrezioni che lei riferisce sono da attribuire a processi flogistici(Guardando dall’esterno, la parte posteriore dell’ano è più arrossata del resto ), ad un ritardo di cicatrizzazione, oppure queste secrezioni sono legate alla modifica del profilo del suo ano che permette la "fuoriuscita"delle normali secrezioni mucose retto anali frammiste ad ipercettibili quantità di materiale fecale (ritrovare le garze che applico dopo i bidè sporche di macchie giallastre)
Questo, come le è stato scritto, potrà essere confermato solo con una visita diretta


Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#11]
Utente
Utente
Rispetto alla tecnica utilizzata nel mio caso, è probabilmente vero che ha tempi di guarigione relativamente lunghi; ad esempio mi è stato consigliato di evitare l’attività sportiva per tre mesi, non per poche settimane come leggo talora nei post di altri pazienti. Tuttavia, non comporta sfinterotomia. Da come mi è stato spiegato, la ragade è stata rimossa senza intaccare gli sfinteri, ed è una cosa che ha giocato un ruolo non indifferente nella mia scelta di operarmi, dato che avevo precedentemente letto sul British Journal of Surgery una review sulle complicanze (in termini di incontinenza) a cui può condurre la sfinterotomia. Si tratta di una tecnica meno diffusa della sfinterotomia interna laterale, ma che il chirurgo che mi ha operato utilizza da parecchi anni con buon successo. Mi rendo conto che appunto per il fatto di essere meno frequentemente utilizzata non ha senso porre a terzi domande concernenti i tempi di guarigione. In questo senso l’errore di fare questo post è stato mio.
Noti comunque che, se le informazioni fornite sui siti medici non sono del tutto inaccurate, il tipo di perdite che riferisco sembrano comuni per alcuni mesi dopo intervento in questa zona
http://www.carlofarina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=90&Itemid=230

Grazie e cordiali saluti
[#12]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza, Chirurgo apparato digerente 13.3k 379
Gentile Utente
Lei non ha nessuna colpa, solo che ha parlato di intervento secondo Gabriel, mentre è stata solo eseguita una escissione e non l'intervento di W.B.Gabriel.Tale pratica, poco in uso, è "giustificata" quando alla ragade non si associa un ipertono sfinteriale manometricamente accertato e dopo aver tentato di portarla a guarigione con una terapia medica e dilatativa.
I tempi di guarigione possono, anche in questo caso, variare a secondo della estensione della ferita, ma per rispondere al suo quesito (Ad oggi, dopo circa 80 giorni dall’intervento, continuo ad avere a livello anale le secrezioni biancastre che mi hanno sempre accompagnato dopo l’intervento, e a ritrovare le garze che applico dopo i bidè sporche di macchie giallastre.... Sono in attesa di un ulteriore controllo (che peraltro non era previsto) dal proctologo che mi ha operato; volevo sapere se, considerato il tempo trascorso dall’intervento, i segni che riferisco devono destare preoccupazione)
è necessaria una visita diretta anche da parte di chi la ha operata.
Dopo 80 giorni, la sintomatologia riferita, fortunatamente non è comune in tutti i pazienti, ma non rappresenta neanche un motivo di preoccupazione , proprio per la possibilità di ritardi di cicatrizzazione "comune" a tutti gli interventi in tale sede.
Auguri di pronta guarigione.





[#13]
Utente
Utente
Ringrazio di quest’ultimo chiarimento. Nel parlare di ‘exeresi sec. Gabriel’ mi sono limitato a riportare quanto indicato sul foglio di dimissioni; non pensavo potesse indurre confusione e far pensare ad un intervento diverso da quello effettuato.
Per coincidenza, proprio in questi ultimi due giorni anche le secrezioni e l’arrossamento anale sembrano scomparsi. Mi sottoporrò comunque ad un’ulteriore visita proctologica di controllo.

Grazie e cordiali saluti