idrocolonterapia faidate
Buongiorno
vi espongo il mio problema
quasi per caso ho iniziato questa pratica dell'idrocolonterapia a casa senza alcuna prescrizione medica,questa dava un immediato senso di sollievo ,liberazione dal gonfiore ,senso di freschezza e pulizia
oltretutto usavo per riempirmi il colon il manicotto della doccia dosandone la temperatura e la pressione a mano
ora sono diventato praticamente psicologicamente dipendente da questa pratica ,senza non mi sento mai pienamente liberato per completare ogni evacuazione
temo di essermi danneggiato e ho questi dubbi sul fatto che vorrei che potreste chiarire
ho letto qualcosa online e ho scoperto che può dare controindicazioni
quali
-squilibrio degli elettroliti (e su questo devo dire che ho notato tipo palpitazioni e tachicardia quando inserivo molti litri )
-impoverimento della flora batterica dovuta al cloro dell'acqua
-rettocele o intussuscezione causata magari da una eccessiva pressione
-megacolon
ho inoltre un aumentato bisogno di urinare ,temo di essermi irritato la prostata
vorrei sapere se le mie preoccupazioni siano motivate e se possiate indicarmi eventuali esami per escludere che mi sia danneggiato la salute ,visto che è una questione imbarazzante non posso fare altro che parlarne qua anonimamente
spero nella vostra comprensione Saluti
vi espongo il mio problema
quasi per caso ho iniziato questa pratica dell'idrocolonterapia a casa senza alcuna prescrizione medica,questa dava un immediato senso di sollievo ,liberazione dal gonfiore ,senso di freschezza e pulizia
oltretutto usavo per riempirmi il colon il manicotto della doccia dosandone la temperatura e la pressione a mano
ora sono diventato praticamente psicologicamente dipendente da questa pratica ,senza non mi sento mai pienamente liberato per completare ogni evacuazione
temo di essermi danneggiato e ho questi dubbi sul fatto che vorrei che potreste chiarire
ho letto qualcosa online e ho scoperto che può dare controindicazioni
quali
-squilibrio degli elettroliti (e su questo devo dire che ho notato tipo palpitazioni e tachicardia quando inserivo molti litri )
-impoverimento della flora batterica dovuta al cloro dell'acqua
-rettocele o intussuscezione causata magari da una eccessiva pressione
-megacolon
ho inoltre un aumentato bisogno di urinare ,temo di essermi irritato la prostata
vorrei sapere se le mie preoccupazioni siano motivate e se possiate indicarmi eventuali esami per escludere che mi sia danneggiato la salute ,visto che è una questione imbarazzante non posso fare altro che parlarne qua anonimamente
spero nella vostra comprensione Saluti
[#1]
Gentilissimo,
è superfluo dirle che ha eseguito qualcosa di errato sotto tutti i punti di vista e che l'utenza deve comprendere che si tratta di qualcosa di inutile e rischioso (il getto dell'acqua non controllato potrebbe determinare una perforazione del colon). Non entro in merito sul concetto della idrocolonterapia che può avere un suo razionale, ma solo in casi selezionati (stipsi "centrale", ossia legata a problemi neurologici, lavaggio retrogrado del colon preliminarmente alla colonscopia ) e sotto stretto controllo medico, ma qui ci troviamo in altro contesto.
Credo, innanzi tutto che le sue paure sulle complicanze menzionate siano in parte infondate, ma l'ovvio suggerimento (per evitare una grave dipendenza non più gestibile) è quello di interrompere immediatamente la pratica e rivolgersi ad un gastroenterologo perchè venga instaurato un percorso terapeutico per la ripresa funzionale del suo colon teneno conto delle sue abitudini intestinali precedenti (stipsi ?) e delle conseguenze sulla funzionalità del colon che tale pratica potrebbe aver comportato.
Cordialmente
è superfluo dirle che ha eseguito qualcosa di errato sotto tutti i punti di vista e che l'utenza deve comprendere che si tratta di qualcosa di inutile e rischioso (il getto dell'acqua non controllato potrebbe determinare una perforazione del colon). Non entro in merito sul concetto della idrocolonterapia che può avere un suo razionale, ma solo in casi selezionati (stipsi "centrale", ossia legata a problemi neurologici, lavaggio retrogrado del colon preliminarmente alla colonscopia ) e sotto stretto controllo medico, ma qui ci troviamo in altro contesto.
Credo, innanzi tutto che le sue paure sulle complicanze menzionate siano in parte infondate, ma l'ovvio suggerimento (per evitare una grave dipendenza non più gestibile) è quello di interrompere immediatamente la pratica e rivolgersi ad un gastroenterologo perchè venga instaurato un percorso terapeutico per la ripresa funzionale del suo colon teneno conto delle sue abitudini intestinali precedenti (stipsi ?) e delle conseguenze sulla funzionalità del colon che tale pratica potrebbe aver comportato.
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Ex utente
la ringrazio per la celere risposta molto chiara ed esplicativa
non so se riuscirò a rivolgermi a uno specialista per una cosa così imbarazzante
vorrei essere sicuro di escludere di essermi provocato danni ,che sintomi dovrei avere per aver lesionato qualcosa ,che esami dovrei fare?
ad ogni modo farò come dice e cercherò di smettere immediatamente
Saluti
non so se riuscirò a rivolgermi a uno specialista per una cosa così imbarazzante
vorrei essere sicuro di escludere di essermi provocato danni ,che sintomi dovrei avere per aver lesionato qualcosa ,che esami dovrei fare?
ad ogni modo farò come dice e cercherò di smettere immediatamente
Saluti
[#3]
Ex utente
stasera ho come una sensazione di fastidio (ostruzione ?)nell'angolo tra colon traverso e colon discendente
ricordo che avevo necessità come di premere manualmente sulle costole sinistre per evacuare
inoltre effettuavo una pressione a livello sacrale che mi facilitava l'evacuazione
spero davvero che non sia niente di grave
mi rendo conto di aver sbagliato profondamente ma vi prego aiutatemi
ricordo che avevo necessità come di premere manualmente sulle costole sinistre per evacuare
inoltre effettuavo una pressione a livello sacrale che mi facilitava l'evacuazione
spero davvero che non sia niente di grave
mi rendo conto di aver sbagliato profondamente ma vi prego aiutatemi
[#4]
Gentilissio,
ovviamente non praticando il lavaggio del retto si troverà adesso in difficoltà. Faccia pure uso delle manovre meccaniche che ha riferito ed eventualmente proceda con qualche (normale) clistere, ma il problema stipsi deve adesso affrontarlo con un Centro di riferimento o con uno specialista proctologo/gastroenterologo.
Saluti
ovviamente non praticando il lavaggio del retto si troverà adesso in difficoltà. Faccia pure uso delle manovre meccaniche che ha riferito ed eventualmente proceda con qualche (normale) clistere, ma il problema stipsi deve adesso affrontarlo con un Centro di riferimento o con uno specialista proctologo/gastroenterologo.
Saluti
[#6]
Ex utente
ho trovato questo articolo interessante
https://groups.google.com/group/it.scienza.medicina/msg/ef99a9586968faf7?hl=it
il mio timore è questo
"Il tentativo di introdurre
decine di litri di liquido all'interno dell'intestino crasso, forzando
contro la normale peristalsi intestinale e la normale direzione del
drenaggio, determina inevitabilmente la formazione di "sacche" di alta
pressione che distendono segmenti di intestino prima di riuscire a
spingere il liquido di irrigazione più a monte. Ne conseguono ripetuti
episodi di sovradistensione intestinale, che provoca con il passare del
tempo la distruzione dei plessi nervosi intramurali che garantiscono il
regolare funzionamento della peristalsi intestinale. In pratica alla lunga
residua un intestino con pareti flaccide, incapaci di contrarsi
validamente, con una più o meno completa abolizione della naturale
peristalsi intestinale.
L'alvo si fa stiptico fino alla subocclusione intestinale, e il
malcapitato diventa fisicamente oltre che psicologicamente dipendente dal
clistere per riuscire ad evacuare. "
spero di non essermi danneggiato irrimediabilmente
https://groups.google.com/group/it.scienza.medicina/msg/ef99a9586968faf7?hl=it
il mio timore è questo
"Il tentativo di introdurre
decine di litri di liquido all'interno dell'intestino crasso, forzando
contro la normale peristalsi intestinale e la normale direzione del
drenaggio, determina inevitabilmente la formazione di "sacche" di alta
pressione che distendono segmenti di intestino prima di riuscire a
spingere il liquido di irrigazione più a monte. Ne conseguono ripetuti
episodi di sovradistensione intestinale, che provoca con il passare del
tempo la distruzione dei plessi nervosi intramurali che garantiscono il
regolare funzionamento della peristalsi intestinale. In pratica alla lunga
residua un intestino con pareti flaccide, incapaci di contrarsi
validamente, con una più o meno completa abolizione della naturale
peristalsi intestinale.
L'alvo si fa stiptico fino alla subocclusione intestinale, e il
malcapitato diventa fisicamente oltre che psicologicamente dipendente dal
clistere per riuscire ad evacuare. "
spero di non essermi danneggiato irrimediabilmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 38k visite dal 20/03/2012.
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