Bruciore anale
Buongiorno,
vorrei gentilmente sottoporvi il mio caso: da circa un anno soffro di disturbi nell'area ano-rettale.
Tutto è iniziato con un rapporto sessuale passivo da parte mia, forse un po' traumatico. Per circa un mese ho pensato di aver contratto un virus, o comunque una lesione, poichè sentivo bruciore e senso d'infiammazione all'ano-retto. Contemporaneamente sono accaduti anche degli episodi di dissenteria, con feci molto acide ed evacuazioni dolorose e irritanti.
Dunque non sapevo bene a cosa attribuire la causa di questi fastidi , se al rapporto sessuale o alla problematica intestinale.
Fatto sta che dopo un mese (siamo ad aprile dell'anno scorso) tutti i sintomi (bruciore, problemi all'atto della defecazione, ecc...) erano già scomparsi e ho ripreso un'alimentazione normale.
In estate (agosto) prendo un brutto colpo di freddo dovuto all'uso del condizionatore, e ciò risveglia i sintomi precedenti: senso di infiammazione all'ano e al retto, peggiorato da feci acide, talvolta liquide e poco formate.
Ma nel giro di qualche settimana tutto questo ritorna a scomparire, fino a novembre.
Altro colpo di freddo, altri problemi intestinali con assoluta irregolarità nella formazione delle feci, a volte molto molto acide, dunque molto fastidiose. Perciò di nuovo senso di infiammazione e bruciore all'ano e al retto.
Anche se in misura minore rispetto al loro esordio, questo fastidio mi ha accompagnato fino ad adesso.
Mai in maniera costante, nel senso che a volte sembra cessare, per poi riprendere magari in coincidenza di abusi alimentari, sbalzi termici e problemi intestinali (e quest'inverno ne ho avuti parecchi).
Non so se questo senso di infiammazione sia principalmente dovuto (o peggiorato) da un'ipersensibilità causata dal "trauma" dell'anno scorso (sempre se tale fu), comunque non ho più avuto rapporti sessuali con penetrazione anale da un anno a questa parte, anche se avendo ora trovato un compagno e una certa stabilità, ho paura di non poter riprendere la mia vita intima e di compromettere, così, un rapporto affettivo per me fondamentale.
Non ho mai avuto sanguinamento, dunque ho sempre teso ad escludere che siano emorroidi e anche ragadi, poichè il mio non è mai dolore vero e proprio, bensì un senso di bruciore assai fastidioso, anche quando non è molto intenso.
Ho molta paura di un rapporto sessuale completo, poichè in queste condizioni, sentendo la mucosa come infiammata, credo che di dolore (vero) potrei sentirne parecchio.
So che dovrei fare un controllo, una rettoscopia. Ma volevo anche capire se dal quadro che vi ho fornito, potreste darmi anche solo qualche indicazione, tenendo conto del fatto che non ho mai avuto sanguinamento e che sono sintomi acuiti sempre in coincidenza di problemi intestinali.
Sono molto in ansia, perchè nella mia condizione, uno stop alla mia vita sessuale comprometterebbe parecchio l'intera mia vita affettiva.
Grazie in anticipo per la Vs risposta.
vorrei gentilmente sottoporvi il mio caso: da circa un anno soffro di disturbi nell'area ano-rettale.
Tutto è iniziato con un rapporto sessuale passivo da parte mia, forse un po' traumatico. Per circa un mese ho pensato di aver contratto un virus, o comunque una lesione, poichè sentivo bruciore e senso d'infiammazione all'ano-retto. Contemporaneamente sono accaduti anche degli episodi di dissenteria, con feci molto acide ed evacuazioni dolorose e irritanti.
Dunque non sapevo bene a cosa attribuire la causa di questi fastidi , se al rapporto sessuale o alla problematica intestinale.
Fatto sta che dopo un mese (siamo ad aprile dell'anno scorso) tutti i sintomi (bruciore, problemi all'atto della defecazione, ecc...) erano già scomparsi e ho ripreso un'alimentazione normale.
In estate (agosto) prendo un brutto colpo di freddo dovuto all'uso del condizionatore, e ciò risveglia i sintomi precedenti: senso di infiammazione all'ano e al retto, peggiorato da feci acide, talvolta liquide e poco formate.
Ma nel giro di qualche settimana tutto questo ritorna a scomparire, fino a novembre.
Altro colpo di freddo, altri problemi intestinali con assoluta irregolarità nella formazione delle feci, a volte molto molto acide, dunque molto fastidiose. Perciò di nuovo senso di infiammazione e bruciore all'ano e al retto.
Anche se in misura minore rispetto al loro esordio, questo fastidio mi ha accompagnato fino ad adesso.
Mai in maniera costante, nel senso che a volte sembra cessare, per poi riprendere magari in coincidenza di abusi alimentari, sbalzi termici e problemi intestinali (e quest'inverno ne ho avuti parecchi).
Non so se questo senso di infiammazione sia principalmente dovuto (o peggiorato) da un'ipersensibilità causata dal "trauma" dell'anno scorso (sempre se tale fu), comunque non ho più avuto rapporti sessuali con penetrazione anale da un anno a questa parte, anche se avendo ora trovato un compagno e una certa stabilità, ho paura di non poter riprendere la mia vita intima e di compromettere, così, un rapporto affettivo per me fondamentale.
Non ho mai avuto sanguinamento, dunque ho sempre teso ad escludere che siano emorroidi e anche ragadi, poichè il mio non è mai dolore vero e proprio, bensì un senso di bruciore assai fastidioso, anche quando non è molto intenso.
Ho molta paura di un rapporto sessuale completo, poichè in queste condizioni, sentendo la mucosa come infiammata, credo che di dolore (vero) potrei sentirne parecchio.
So che dovrei fare un controllo, una rettoscopia. Ma volevo anche capire se dal quadro che vi ho fornito, potreste darmi anche solo qualche indicazione, tenendo conto del fatto che non ho mai avuto sanguinamento e che sono sintomi acuiti sempre in coincidenza di problemi intestinali.
Sono molto in ansia, perchè nella mia condizione, uno stop alla mia vita sessuale comprometterebbe parecchio l'intera mia vita affettiva.
Grazie in anticipo per la Vs risposta.
[#1]
Gentile utente,
inizi con un ispezione anale magari da parte del suo medico curante, potrebbe trovarsi di fronte a patologie come ad es. le ragadi anali.
Se lo ritiene, e personalmente la ritengo opportuna, esegua una visita proctologica.
Cordialità
inizi con un ispezione anale magari da parte del suo medico curante, potrebbe trovarsi di fronte a patologie come ad es. le ragadi anali.
Se lo ritiene, e personalmente la ritengo opportuna, esegua una visita proctologica.
Cordialità
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 15/03/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.