Emorroidi prolassate e ulcerate

salve,soffro da qualche anno di piccole perdite di sangue durante la defecazione, che negli ultimi 2 anni sono risultate dipendere dalle emorroidi infiammate che in alcuni casi uscivano all' esterno durante l' atto per poi rientare da sole. Nell' ultimo anno la situazione si è aggravata tant' è che nella maggior parte delle volte che andavo in bagno dovevo farle rientrare con manovre manuali e addirittura è capitato che fuoriuscissero dopo un oretta in posizione china con le gambe flesse (collegando quadri elettrici). Sono riuscito a tenerle comunque sotto controllo fino a 10gg fa con diete, pomate varie e integratori, quando ho avuto una crisi acuta e mi sono venute fuori 2 "cose" della forma e dimensione di 2 noccioline (con guscio!) color pelle, con all' interno una o due cose simili a olive di color rosso vivo, accompagnato da sangue (non tantissimo) e da siero molto abbondante, con un dolore acuto pulsante. Il mio medico mi manda all' ospedale dove 2 chirurghi dopo avermi tastato con le dita esternamente danno questo referto: crisi emorroidaria, non si rileva trombo, si riesce a ridurre manualmente i gavoccioli. Terapia con Arvenum500,connetivina crema,Emoren, Betametasone Dipropionato e riposo a letto fino a riduzione dell' edema dopodichè si interverrà con emorroidectomia. Alchè, essendomi documentato in materia, rimango abbastanza perplesso e mi faccio visitare da un chirurgo vascolare, spinto anche dal fatto che dopo 5gg la situazione non migliorava minimamente. Dopo avermi visitato esternamente e fatto un ispezione rettale ( con le dita), mi dice che non ci sono complicazioni da trombi ma che potrei essere a rischio, mi diagnostica emorroidi di 3°grado prolassate e ulcerate in via di miglioramento grazie al cortisone e le riduce manualmente con un mio dolore prossimo allo svenimento e mi dice che dopo la riduzione della profonda infiammazione l' unica strada è l' intervento chirurgico (metodo classico), altri tipi di interventi non sarebbero risolutivi. Mi consiglia di continuare con la pomata antiflogistica e di stare a letto in posizione fetale. Sul quesito da me posto, mi rassicura sul fatto che è ormai un intervento sicuro e che non è vero che da problemi di incontinenza anale se eseguito correttamente, in quanto si interviene sulla mucosa e non sulla muscolatura. Ora a distanza di 7gg stanno iniziando a ridursi, il siero ormai quasi inesistente, quasi niente sangue e al dolore si sta sostituendo un profondo bruciore e prurito. Sono comunque molto in ansia per l' intervento, ora i tempi stringono.., spero dopo il secondo parere concordante che sia la scelta giusta, Voi che ne pensate?

Mi scuso per essermi dilungato ma volevo essere chiaro, grazie infinite.
Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Assolutamente d'accordo sulla necessita' dell'intervento chirurgico.

Dr. Roberto Rossi

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Ex utente
Dr. Rossi la ringrazio davvero per l' estrema celerità della risposta e per il suo parere. Vorrei chiedere che ne pensa Lei della possibilità di incontinenza anale dopo emorroidectomia.
Grazie
Cordialmente
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Ex utente
Avrei un ulteriore domanda per chiunque voglia rispondermi: sarebbe il caso di fare una colonscopia prima dell' intervento chirurgico?
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207
Se l'intervento è eseguito correttamente non esiste pericolo di incontinenza. Non ritengo il caso di eseguire colonscopia se non esistono problemi specifici.
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Ex utente
grazie ancora
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