Prolasso rettale nei bambini

Ciao sono giuseppe da tolmezzo, ho un bimbo di 3anni e mezzo con problemi di prolasso rettale iniziati in novembre 2011. ho fatto tutti gli esami di base, più, il test del sudore risultato con gran solievo negativo alla fibrosi cistica. Il punto e che al burlo di trieste mi han detto che oltre ad una dieta ricca di fibre e buste di paxabel quotidiane non c'è nient'altro da fare a causa dell'età del bimbo. il problema e che non va in bagno ugualmente. penso sia un fattore psicologico perchè fino al primo prolasso non ha mai avuto problemi di stitichezza, anzi, defecava con regolarità ogni giorno. ora la tiene finchè, al quarto giorno senza evaquare, gli faccio un microclisma. e nonostante il microclisma resiste anche diverse ore. in più gli duole il sedere e la pancia subito dopo effettuato il microclisma e urla di dolore. non vorrei che irritasse l'intestino perchè il microclisma lo faccio con massima attenzione lubrificando per bene l'ano con la luan crema..che altro posso fare???
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 329
Gentile utente, considerata l'età del bimbo al momento la terapia del prolasso rettale di suo figlio deve essere affrontata solo conservativamente agendo molto sull'alimentazione e sull' introduzione adeguata di liquidi, aiutandosi con blandi lassativi e microclismi con la giusta attenzione come già fa. Il miglioramento della sintomatologia sarà molto legata alla consistenza delle feci in questa fase, perchè il prolasso con il tempo potrebbe rientrare senza alcun trattamento chirurgico. Naturalmente è necessario far monitorare la situazione nel tempo dal suo pediatra, per decidere ulteriori strategie diagnostico-terapeutiche in relazione alla risposta clinica del bimbo. Infine come ultima raccomandazione faccia escludere dal suo pediatra che esista una ragade anale che possa giustificare la sintomatologia dolorosa avvertita dal bambino, perchè in quest'ultimo caso bisogna mirare la terapia anche alla guarigione della stessa.
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
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