Rettoscopia con biopsia
Non sapendo più a chi rivolgermi dopo essere stato visitato da un paio di medici che mi hanno fornito prestazioni mediche (senza polemiche) superficiali, Vi
pongo tali domande:Sono un 36 enne omosessuale, sieropositivo da poco più di un anno. Essendo n cura presso un centro di malattie infettive, chiedo al mio infettivologo di visitarmi perchè avevo il sospetto di avere dei condilomi anali. Gentilmente mi da una sommaria guardata non riscontrando nulla, invitandomi però a rivolgermi ad uno specialista, senza tuttavia prescrivermi una visita ufficiale. Seguo il consiglio e mi rivolgo ad un dermatologo il quale mi diagnostica dei condilomi anali e in più sedute inizia la terapia a base di azoto liquido.Alla visita col mio infettivologo, dopo essermi documentato in internet, chiedo (io) se fosse il caso di fare una rettoscopia per scongiurare la presenza di condilomi interni. Il medico infettivologo che mi ha in cura, annuisce e mi prescrive:
1) una rettoscopia e
2) una biopsia retto sigma (endoscopica)
gli chiedo se fosse possibile farle presso lo stesso istituto di malattie infettive ma mi risponde che le liste di attesa sono molto lunghe e mi invita a prenotarle in altri ospedali senza tuttavia indirizzarmi.
Prenoto e gli esami presso un noto ospedale: alla visita mostro le due impegnative e la dottoressa mi chiede il motivo dell esame, le rispondo che sto curando i condilomi anali con l azzoto liquido e che mi era stata richiesta la rettoscopia per scongiurare la presenza degli stessi nel retto. Stupita mi risponde che l esame da fare era quello dell anoscopia, che la rettoscopia non evidenziava la presenza di condilomi perchè questi si fermano nella zona anale, non rilevabile con il rettoscopio, e che la biopsia era inutile. Pur avendole richiesto di fare sia anoscopia che rettoscopia con biopsia, la stessa mi ripsode che si sarebbe attenuta alla prescizione dicendmi che sarei dovuto tornare per l anoscopia. In quel momento gli dico che l'mpegnativa mi era stata fatta dall'infettivologoe non dal dermatologo. a quel punto mi consiglia di non fare rettoscopia con biopsia ma la sola anoscopia. Preferendo in quella sede sapere se i condilomi si fossero estesi accetto e mi sottopongo all anoscopia con endoscopio dalla quale non risulta la presenza di condilomi nel canale anale. Non essendo soddisfatto del dermatologo che mi tiene in cura le chiedo se lo specialista fosse il proctologo o il dermatologo. Mi risponde che ci sono medici specializzati e di cercare in internet. Non soddisfatto della visita consulto vari articoli medici in rete e leggo che vista la possibilità che la presenza di condilomi anali può essere associata, negli omosex siero positivi, all'insorgenza di una degenerazione epiteliale neoplastica, è bene non trascurare di ricorrere ad un esame istologico.Non avevo detto del mio stato sierologico ma lo stesso si poteva evincere dal codice di esenzione. Cosa consiglia?Alla luce di ciò pensa sia superflua una rettoscopia con biopsia?
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Gentile utente, come già le è stato rappresentato dal collega, se non vengono rilevate lesioni endoanali o rettali, non vi è indicazione a biopsia. Aggiungo comunque considerando la sua sierologia e la diversa virulenza e possibilità cancerogena di alcuni ceppi di papilloma virus, la biopsia ha un significato anche sui condilomi esterni prima di procedere al trattamento di eradicazione con l'azoto liquido, per migliorare il risultato eradicativo a distanza sulle stesse lesioni con misure terapeutiche integrate e per valutare l'evoluzione delle stesse, sempre ovviamente sotto monitoraggio dell'infettivologo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.9k visite dal 30/01/2012.
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