Ragadi anali: l'intervento è inevitabile?
Gent. dottori,
a fine Agosto, uno specialista proctologo mi ha diagnosticato una ragade anale ed emorroidi. La terapia suggeritami è stata Antrolin 3 volte al giorno e bidet tiepidi.
Ad ora, metà Ottobre, non solo la situazione non è migliorata, ma mi pare stia peggiorando. Nonostante io controlli l'alimentazione per mantenere le feci sempre morbide, il dolore a volte è quasi insopportabile. L'evacuazione in sè in realtà non è quasi mai dolorosa, nè sanguinolenta, ma nel giro di pochi minuti, il dolore aumenta sempre di più nelle successive ore, fino a sera. Ho un relativo giovamento con antidolorifici, che però evito di assumere quotidianamente.
Noto che si verifica un ipertono serratissimo dello sfintere.
Ieri ho acquistato e utilizzato Dilatan e Connettivina, da usare una volta al giorno...ma oltre alle remore psicologiche, il fastidio durante il loro uso è stato molto forte.
Non vi nascondo che questa situazione sta alterando profondamente la mia vita (spesso resto a letto sdraiato su un fianco).
L'unico vero giovamento ce l'ho quando corro! Da runner amatoriale, corro circa 50 Km alla settimana. Già dopo i primi km, il dolore si allevia fino a scomparire. E dopo la sessione di corsa sto benissimo. Non vorrei però che in realtà la corsa peggiori la patologia.
In finale...l'intervento chirurgico è inevitabile? E soprattutto è risolutivo?
Grazie mille!
a fine Agosto, uno specialista proctologo mi ha diagnosticato una ragade anale ed emorroidi. La terapia suggeritami è stata Antrolin 3 volte al giorno e bidet tiepidi.
Ad ora, metà Ottobre, non solo la situazione non è migliorata, ma mi pare stia peggiorando. Nonostante io controlli l'alimentazione per mantenere le feci sempre morbide, il dolore a volte è quasi insopportabile. L'evacuazione in sè in realtà non è quasi mai dolorosa, nè sanguinolenta, ma nel giro di pochi minuti, il dolore aumenta sempre di più nelle successive ore, fino a sera. Ho un relativo giovamento con antidolorifici, che però evito di assumere quotidianamente.
Noto che si verifica un ipertono serratissimo dello sfintere.
Ieri ho acquistato e utilizzato Dilatan e Connettivina, da usare una volta al giorno...ma oltre alle remore psicologiche, il fastidio durante il loro uso è stato molto forte.
Non vi nascondo che questa situazione sta alterando profondamente la mia vita (spesso resto a letto sdraiato su un fianco).
L'unico vero giovamento ce l'ho quando corro! Da runner amatoriale, corro circa 50 Km alla settimana. Già dopo i primi km, il dolore si allevia fino a scomparire. E dopo la sessione di corsa sto benissimo. Non vorrei però che in realtà la corsa peggiori la patologia.
In finale...l'intervento chirurgico è inevitabile? E soprattutto è risolutivo?
Grazie mille!
[#1]
Anche se esistono altre soluzioni terapeutiche, l' intervento nel suo caso sembrerebbe un' opzione da considerare.
Nel caso è risolutivo.
Se desidera approfondire:
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/152-la-ragade-anale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/151-sfinterotomia-per-ragade-anale-ed-incontinenza-mito-o-realta.html
Nel caso è risolutivo.
Se desidera approfondire:
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/152-la-ragade-anale.html
https://www.medicitalia.it/minforma/colonproctologia/151-sfinterotomia-per-ragade-anale-ed-incontinenza-mito-o-realta.html
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
[#3]
Gentle utente , l'intervento di sfinterotomia nel suo caso ( ragade anale ribelle al trattamento medico) penso sia consigliabile, consideri che si tratta di un intervento di piccola entità ma che certamente risolverà il suo problema. Cordiali saluti!
Dr. Vincenzo Adamo
[#5]
Il decorso post-operatorio è in genere caratterizzato da un dolore anale modesto e controllabile con i comuni analgesici che svanisce nell'arco di qualche giorno, per circa 10 15 gg può essere presente una modesta secrezione legata alla piccola ferita chirurgica . Complessivamente direi circa 15 - 20 gg. Il vantaggio maggiore è rappresentato dal fatto che il dolore post-defecatorio si riduce e scompare nel giro di pochi giorni. Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Gent. dottori,
a distanza di qualche mese dal vostro ultimo consulto, torno ad approfittare della Vs gentile competenza. La ragade non mi dà più fastidio e ho ripreso tutte le mie attività che avevo interrotto dopo la diagnosi di fine Agosto, pur senza aver subito alcun intervento chirurgico. Alla lunga, la terapia conservativa pare aver funzionato.
Tuttavia, ieri ho scoperto casualmente una specie di noduletto di circa 3-4 mm duro, interno, palpabile sotto pelle e non dolente vicino all'ano. Più precisamente lo avverto fra il coccige e l'ano. In quella medesima zona era presente la ragade, se non ricordo male le parole del proctologo.
Di cosa si può trattare? E' il caso di fissare un nuovo appuntamento con lo specialista?
Colgo l'occasione per ringraziarvi e augurarvi un sereno 2012.
Distinti saluti.
a distanza di qualche mese dal vostro ultimo consulto, torno ad approfittare della Vs gentile competenza. La ragade non mi dà più fastidio e ho ripreso tutte le mie attività che avevo interrotto dopo la diagnosi di fine Agosto, pur senza aver subito alcun intervento chirurgico. Alla lunga, la terapia conservativa pare aver funzionato.
Tuttavia, ieri ho scoperto casualmente una specie di noduletto di circa 3-4 mm duro, interno, palpabile sotto pelle e non dolente vicino all'ano. Più precisamente lo avverto fra il coccige e l'ano. In quella medesima zona era presente la ragade, se non ricordo male le parole del proctologo.
Di cosa si può trattare? E' il caso di fissare un nuovo appuntamento con lo specialista?
Colgo l'occasione per ringraziarvi e augurarvi un sereno 2012.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.6k visite dal 19/10/2011.
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