Dolori analiperianali da 5 anni

Soffro da circa 5 anni di dolori nella zona anale.
Fra le altre possibili cause vi era certamente una patologia emorroidaria di 2° grado.
Ho deciso di sottopormi ad un intervento di dearterializzazione emorroidaria transanale doppler-guidata (THD). Risultato prepost operazione. Prima combattevo con le emorroidi, ora combatto con un non meglio identificato problema di dolore anale (forse il mio problema prima dell’intervento non era legato alle emorroidi o forse non solo a quello?).
La situazione:
- Dolore quando rimango seduto a lungo. Questa è una certa e ben precisa causaeffetto.
Più sto seduto e più fa male. Il dolore aumenta progressivamente nell’arco della giornata (faccio vita d’ufficio e auto). Alla sera sono dolori e bruciori. A volte sul lato destro, più frequentemente su quello sinistro della zona anale. Avverto anche una sorta di gonfiorepeso.
- Quando sono disteso il problema scompare, soprattutto quando sono a pancia in giù.
- Al mattino appena sveglio va che è una meraviglia.
- Quando mi immergo in un bagno caldo, il dolore scompare.
- Quando bevo un goccio in più (vino, birra, qualche superalcolico) il dolore diminuisce di molto fino quasi a scomparire: questa è un’altra situazione causaeffetto certa e precisa.
- Quando faccio sport talvolta peggiora (esempio tennis intenso), a volte migliora (esempio footing).
- “Anonet plus” in crema mi aiuta nei momenti peggiori.
- Nessun “visibile” problema urinario, genitale, ecc. (frequente minzione);
- Dopo aver defecato (nelle ore successive in realtà) provo dolore e bruciore (solo se feci dure o se sforzo, diversamente molto meno);
- A Novembre 2010 ho fatto una risonanza magnetica sacrale con studio cauda equina e mi hanno diagnosticato le cisti di Tarlov, ma che a detta del professionista non sono sintomatiche.

Un proctologo mi ha diagnosticato la sindrome del pubo rettale, consigliandomi cicli di riabilitazione, bio feed back, ecc. (che ho intrapreso attraverso manipolazioni secondo il protocollo di Standford e stimolazioni elettriche). Risultato: nulla. Tutto come prima.
In realtà mi sembra di essere sempre contratto in quella zona, ma se fosse un problema di tensione rettale, non dovrebbe esserci correlazione con la postura, almeno penso! Voglio dire, dovrebbe far male anche da sdraiato ad esempio. Forse ci sono varie cause. Riconosco una certo ipertono in quella zona, ma quando sono super rilassato e sto meglio (ad esempio durante le ferie estive) e poi mi siedo per 10 minuti sono dolori.

Mi ritrovo invece nell’elencazione dei sintomi relativi alla patologia del pudendo o perlomeno in buona parte di essi.
Stavo per intraprendere tutta una serie di altri esami: manometria, ecografia transperianale, studio del nervo pudendo, ecc., ma poi un po’ scoraggiato da tutto mi sono fermato… ed ora sono in stand by.
Grazie in anticipo per qualsiasi aiuto o consiglio che vorrete darmi. Ormai sono ad un punto morto.
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 328
Gentile utente, il suo è sicuramente un problema di non semplice diagnosi o che comunque riconosce più cause e quindi di conseguenza di non semplice risoluzione, mi sembra però che nonostante sia trascorso un pò di tempo e lei si sia ben informato sulle possibili patologie responsabili del suo disturbo, si è bloccato proprio prima dell'esecuzione di esami importanti che potrebbero fornire delle indicazioni importanti per dipanare la matassa dei suoi dolori.
Le consiglio quindi, di eseguire gli esami proposti sotto la regia di un proctologo di fiducia che possa meglio interpretare i risultati degli stessi e possa consigliarle una terapia più mirata
Cordiali saluti

Dr. Sergio Sforza
https://www.medicitalia.it/sergiosforza/

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Utente
Utente
Grazie per la tempestiva risposta Dott. Sforza,
mi sono fermato nella mia valutazione anche perchè alcuni proctologi consultati mi hanno sostanzialmente detto che gli esami che volevo fare non sarebbero serviti ad un granchè, liquidando la questione come un ipertono doloroso punto e basta.
Continuo a pensare che se fosse dolore di quel tipo, quando mi sdraio a pancia in giù non dovrebbe scomparire quasi totalmente!!!
Cercherò l'ennesimo procotologo in provincia di Varese o una struttura in giro per l'Italia che possa in un colpo solo farmi tutti gli esami necessari. Colgo l'occasione per chiederle (spero sia possibile farlo in questa sede, altrimenti mi scuso per la richiesta) se sia in grado di segnalarmi qualche procotologo o struttura idonea in tal senso. Grazie mille. Cordiali Saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Posso chiederle se ha eseguito una defecografia e se uno dei colleghi che l' hanno visitata ha evidenziato un prolasso(prima o dopo la thd)?

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Buongiorno Dott. Favara,
non ho effettuato defecografie.
Mentre per quanto riguarda il prolasso la risposta è sì.
Contestualmente alla THD è stata effettuata la pessia (si dice così?) proprio per risolvere un problema di prolasso. Se poi sia stato risolto o meno questo io faccio fatica a capirlo.
Non ho comunque problemi nella defecazione quotidiana (a parte l'irritazionedoloregonfiore succesivo, ecc.).

In realtà l'unico esame che ho fatto è stata una risonanza magnetica con studio cauda equina e poi, come ho scritto, mi sono fermato di fronte agli altri esami... che taluni procotologi hanno ritenuto poco utili.

Diciamo che io ormai non capisco più cosa devo fare!!!

Grazie per l'interessamente.
Cordiali Saluti
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Dr. Sergio Sforza Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 10.2k 328
Gentile utente, io ovviamente non posso indicarle un centro o un proctologo in particolare, quello che posso dirle che nella sua provincia ne esistono di validi e ancor di più nella sua regione, quindi tramite il suo medico curante si faccia consigliare o consulti i siti delle società esistenti di colonproctologia, dove troverà i centri più accreditati con l'eventuale possibilità di espletare le indagini diagnostiche richieste.
Cordiali saluti
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