Il dolore che avverto è molto simile
Alla cortese attenzione degli Specialisti.
Salve, sono una donna di 27 anni. Nell’aprile del 2010 sono stata operata ad un ascesso perineale che si è poi fistolizzato; nel novembre 2011, pertanto, ho subìto un secondo intervento (come il primo, eseguito in anestesia totale), durante il quale è stata operata la fistola e, contestualmente, una ragade.
Oggi, a distanza 8 mesi circa, ho un ulteriore problema. Da qualche tempo, all’inguine sinistro (lo stesso lato dell’ascesso e della fistola) ho un gonfiore che provoca dolore. Al tatto sento una “pallina”, come fosse un brufolo, che nel corso dei giorni cresce e si estende, fino ad assumere la dimensione di una moneta (che si estende in larghezza piuttosto che in altezza).
Il dolore che avverto è molto simile (anche se di intensità di gran lunga inferiore) a quello avvertito con l’ascesso; a differenza di quest’ultimo – che pulsavano e dava dolore a prescindere dalla posizione assunta -, tuttavia, in questo caso se sono stesa sul letto a gambe divaricate il dolore scompare.
La particolarità di questo “gonfiore” sta nel fatto che dopo pochi giorni sparisce del tutto, si riassorbe, portando via anche il dolore, per poi ricomparire dopo qualche settimana (dapprima in dimensioni piccole e poi crescendo).
Mi preme specificare che gli episodi sono sorti in concomitanza con un trasloco piuttosto faticoso, durante il quale ho sollevato oggetti pesanti ed ho fatto molti sforzi. Non so se sia unna notizia utile per l’inquadramento del “caso”, ma non credo si tratti di una coincidenza. O forse sì?
Voglio anche sottolineare che la zona interessata è stata, nel corso dei mesi precedenti, soggetta a depilazione (mediante lametta), proprio in vista ed in occasione degli interventi chirurgici di cui sopra.
Vorrei sapere di cosa può trattarsi. Una cisti? Un’ernia?
So bene che è difficile fare diagnosi a distanza, ma spero di poter aver qualche informazione.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi una risposta.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Salve, sono una donna di 27 anni. Nell’aprile del 2010 sono stata operata ad un ascesso perineale che si è poi fistolizzato; nel novembre 2011, pertanto, ho subìto un secondo intervento (come il primo, eseguito in anestesia totale), durante il quale è stata operata la fistola e, contestualmente, una ragade.
Oggi, a distanza 8 mesi circa, ho un ulteriore problema. Da qualche tempo, all’inguine sinistro (lo stesso lato dell’ascesso e della fistola) ho un gonfiore che provoca dolore. Al tatto sento una “pallina”, come fosse un brufolo, che nel corso dei giorni cresce e si estende, fino ad assumere la dimensione di una moneta (che si estende in larghezza piuttosto che in altezza).
Il dolore che avverto è molto simile (anche se di intensità di gran lunga inferiore) a quello avvertito con l’ascesso; a differenza di quest’ultimo – che pulsavano e dava dolore a prescindere dalla posizione assunta -, tuttavia, in questo caso se sono stesa sul letto a gambe divaricate il dolore scompare.
La particolarità di questo “gonfiore” sta nel fatto che dopo pochi giorni sparisce del tutto, si riassorbe, portando via anche il dolore, per poi ricomparire dopo qualche settimana (dapprima in dimensioni piccole e poi crescendo).
Mi preme specificare che gli episodi sono sorti in concomitanza con un trasloco piuttosto faticoso, durante il quale ho sollevato oggetti pesanti ed ho fatto molti sforzi. Non so se sia unna notizia utile per l’inquadramento del “caso”, ma non credo si tratti di una coincidenza. O forse sì?
Voglio anche sottolineare che la zona interessata è stata, nel corso dei mesi precedenti, soggetta a depilazione (mediante lametta), proprio in vista ed in occasione degli interventi chirurgici di cui sopra.
Vorrei sapere di cosa può trattarsi. Una cisti? Un’ernia?
So bene che è difficile fare diagnosi a distanza, ma spero di poter aver qualche informazione.
Ringrazio in anticipo chiunque voglia darmi una risposta.
Cordiali saluti e buon lavoro.
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Gentile utente
A distanza possiamo fare solo delle supposizioni.
Una semplice visita diretta sarà più che sufficiente per una diagnosi differenziale tra cisti, ernia, o linfonodo inguinale reattivo.
A distanza possiamo fare solo delle supposizioni.
Una semplice visita diretta sarà più che sufficiente per una diagnosi differenziale tra cisti, ernia, o linfonodo inguinale reattivo.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 18/07/2011.
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