Prolasso emorroidi
buongiorno, ho 37 anni, alcuni anni fa mi furono diagnosticate durante colonscopia emorroidi di II grado, a cui non ho prestato attenzione perchè asintomatiche, e perchè "concentrato" sul reflusso gastro esofageo per il quale sono stato operato circa 12 mesi fa.
talvolta, facendo il bidé dopo aver defecato, sentivo un leggero gonfiore sulla sinistra dell'ano a cui ho dato scarso peso.
Quattro giorni fa ho avuto un voluminoso prolasso, molto doloroso.
sono stato visitato da chirurgo vascolare, che ha diagnosticato emorroidi di TERZO grado, prescricvendomi riposo sdraiato per 4/5 giorni, alvenex (diosmina), blunorm, antrolin crema. Al momento non ho miglioramenti. Mi ha detto che saranno necessari 7 / 10 gg per un miglioramento, successivamente rivalutazione con rettoscopia ed eventuale trattamento con iniezioni sclerosanti con nuovo farmaco in forma di "schiuma", sconsigliandomi intervento chirurgico e dicendomi che il mio prolasso è legato ad una sola vena al momento.
A breve avrò visita di controllo a 12 mesi dall'intervento anti-reflusso con altro chirurgo che mi ha operato, che mi risulta intervenga sulle emorroidi con legatura elastica, a cui chiederò altro parere.
Ora essendo molto spaventato e confuso dalla documentazione reperita in rete, chiedo:
1) è corretta la diagnosi di III grado anche se il prolasso non rientra dentro l'ano manualmente, fuoriuscendo subito?
2) è possibile il rientro del prolasso con regressione dal terzo al secondo grado, seguendo terapia e dieta?
3) se possibile il rientro al II grado, se il disturbo prosegue in modo asintomatico come i precedenti anni, è necessario trattarlo comunque?
4) il chirurgo vascolare mi ha detto che l'inizione sclerosante è fattibile anche sul III grado a differenza della legatura che va sul II grado, è corretto?
Ogni altro suggerimento è benvenuto.
Ringrazio anticipatamente.
talvolta, facendo il bidé dopo aver defecato, sentivo un leggero gonfiore sulla sinistra dell'ano a cui ho dato scarso peso.
Quattro giorni fa ho avuto un voluminoso prolasso, molto doloroso.
sono stato visitato da chirurgo vascolare, che ha diagnosticato emorroidi di TERZO grado, prescricvendomi riposo sdraiato per 4/5 giorni, alvenex (diosmina), blunorm, antrolin crema. Al momento non ho miglioramenti. Mi ha detto che saranno necessari 7 / 10 gg per un miglioramento, successivamente rivalutazione con rettoscopia ed eventuale trattamento con iniezioni sclerosanti con nuovo farmaco in forma di "schiuma", sconsigliandomi intervento chirurgico e dicendomi che il mio prolasso è legato ad una sola vena al momento.
A breve avrò visita di controllo a 12 mesi dall'intervento anti-reflusso con altro chirurgo che mi ha operato, che mi risulta intervenga sulle emorroidi con legatura elastica, a cui chiederò altro parere.
Ora essendo molto spaventato e confuso dalla documentazione reperita in rete, chiedo:
1) è corretta la diagnosi di III grado anche se il prolasso non rientra dentro l'ano manualmente, fuoriuscendo subito?
2) è possibile il rientro del prolasso con regressione dal terzo al secondo grado, seguendo terapia e dieta?
3) se possibile il rientro al II grado, se il disturbo prosegue in modo asintomatico come i precedenti anni, è necessario trattarlo comunque?
4) il chirurgo vascolare mi ha detto che l'inizione sclerosante è fattibile anche sul III grado a differenza della legatura che va sul II grado, è corretto?
Ogni altro suggerimento è benvenuto.
Ringrazio anticipatamente.
[#1]
Io credo sia opportuna una valutazione dallo specialista proctologo che potrà dare le risposte alle sue domande. Solo con una visita mirata è possibile dare un valido parere.
Auguri
Auguri
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#4]
Utente
la ringrazio.
la visita a breve ce l'ho con gastroenterologo, chirurgo, primario di chirurgia endoscopica digestiva, e prof. universitario, che mi ha in cura ormai da diversi anni per la MRGE e mi ha operato di ernia iatale.
Eventualmente sarà lui ad indicarmi il collega maggiormente specializzato in proctologia.
corretto?
Intanto la ringrazio dottore, e la terrò aggiornata.
grazie nuovamente.
cordiali saluti.
la visita a breve ce l'ho con gastroenterologo, chirurgo, primario di chirurgia endoscopica digestiva, e prof. universitario, che mi ha in cura ormai da diversi anni per la MRGE e mi ha operato di ernia iatale.
Eventualmente sarà lui ad indicarmi il collega maggiormente specializzato in proctologia.
corretto?
Intanto la ringrazio dottore, e la terrò aggiornata.
grazie nuovamente.
cordiali saluti.
[#6]
Utente
grazie ancora dottore per il suo inteteressamento.
sì è esatto proprio lui, come le dicevo mi ha in cura ormai da svariati anni per la MRGE.
sono riuscito ad anticipare l'appuntamento a stasera.
Nel frattempo da ieri sera il rigonfiamento esterno, che inizialmente era grande quanto una falange, si è un poco ridotto di volume, anche se permane un forte fastidio costante, mentre il dolore è intermittente ma intenso.
grazie ancora, se non la disturbo la tengo aggiornata.
sì è esatto proprio lui, come le dicevo mi ha in cura ormai da svariati anni per la MRGE.
sono riuscito ad anticipare l'appuntamento a stasera.
Nel frattempo da ieri sera il rigonfiamento esterno, che inizialmente era grande quanto una falange, si è un poco ridotto di volume, anche se permane un forte fastidio costante, mentre il dolore è intermittente ma intenso.
grazie ancora, se non la disturbo la tengo aggiornata.
[#8]
Utente
buongiorno,
ieri sera ho fatto la visita, il dr. mi ha chiesto da qando ero "conciato così". Mi ha detto (perdonate la terminologia) che è un prolasso (non ha specificato grado) con rischio di trombosi, perchè ho uno sfintere anale ipertonico che stringe molto e strozza il prolasso.
mi ha reinserito il prolasso, anticipandomi che sarebbe risceso, e così è stato.
Mi ha prescritto daflon 500 (credo analogo al alvenox diosmina che prendevo), mi ha confermato l'antrolin e dato emoren.
Mi ha detto di provare con la crema a reinserire il prolasso x ridurre lo strozzamento, ci sto provando anche tenendolo dentro per svariati minuti, ma tende immediatamente a uscire con la "punta", e poi a riuscire completamente dopo un po'.
mi ha detto che, dato che il problema perdura da domenica, se non si risolve in 2 / 3 giorni, dovrà intervenire, cosa improbabile ma possibile.
mi ha tranquillizzato spiegandomi che è una cosa tipo colonscopia (?sedazione?) in cui entra dall'ano, risale, poi riscende a riprendere il prolasso, lo risolleva e lo fissa, diciamo tipo "lifting", senza dolore e senza anestesia.
il fatto che sia lui, o uno della sua equipre, a effettuare la cosa, mi tranquillizza molto.
se possibile pongo cortesemente qualche domanda:
- l'intervento descritto è quello Longo? Nell'eventualità, quali sono i tempi di recupero e ritorno al lavoro (impiegato seduto)?
- il reinserimento del prolasso, devo continuare a ripeterlo perchè benefico anche se doloroso, ad es. ogni 2 ore?
ringrazio anticipatamente.
p.s. perlomeno l'addome a 12 mesi dall'intervento di ernia iatale è stato trovato in ottime condizioni, e anche io ho espresso la remissione dei sintomi e una migliore digestione.
ieri sera ho fatto la visita, il dr. mi ha chiesto da qando ero "conciato così". Mi ha detto (perdonate la terminologia) che è un prolasso (non ha specificato grado) con rischio di trombosi, perchè ho uno sfintere anale ipertonico che stringe molto e strozza il prolasso.
mi ha reinserito il prolasso, anticipandomi che sarebbe risceso, e così è stato.
Mi ha prescritto daflon 500 (credo analogo al alvenox diosmina che prendevo), mi ha confermato l'antrolin e dato emoren.
Mi ha detto di provare con la crema a reinserire il prolasso x ridurre lo strozzamento, ci sto provando anche tenendolo dentro per svariati minuti, ma tende immediatamente a uscire con la "punta", e poi a riuscire completamente dopo un po'.
mi ha detto che, dato che il problema perdura da domenica, se non si risolve in 2 / 3 giorni, dovrà intervenire, cosa improbabile ma possibile.
mi ha tranquillizzato spiegandomi che è una cosa tipo colonscopia (?sedazione?) in cui entra dall'ano, risale, poi riscende a riprendere il prolasso, lo risolleva e lo fissa, diciamo tipo "lifting", senza dolore e senza anestesia.
il fatto che sia lui, o uno della sua equipre, a effettuare la cosa, mi tranquillizza molto.
se possibile pongo cortesemente qualche domanda:
- l'intervento descritto è quello Longo? Nell'eventualità, quali sono i tempi di recupero e ritorno al lavoro (impiegato seduto)?
- il reinserimento del prolasso, devo continuare a ripeterlo perchè benefico anche se doloroso, ad es. ogni 2 ore?
ringrazio anticipatamente.
p.s. perlomeno l'addome a 12 mesi dall'intervento di ernia iatale è stato trovato in ottime condizioni, e anche io ho espresso la remissione dei sintomi e una migliore digestione.
[#9]
Presumo che sarà difficile mantenere ridotto manualmente il prolasso per cui bisogna intervenire chirurgicamente. L'intervento in questi casi è quello di Longo. Il recupero è soggettivo (7-10 giorni).
[#10]
Utente
Dottore la ringrazio.
In considerazione del fatto che sono un soggetto emotivo, piuttosto spaventato da un intervento (vedasi fundoplicatio laparoscopica), secondo lei è possibile intrvenire con iniezioni sclerosanti come suggerito dall'altro chirurgo, piuttosto che con legatura elastica eseguita ambulatorialmente?
grazie
In considerazione del fatto che sono un soggetto emotivo, piuttosto spaventato da un intervento (vedasi fundoplicatio laparoscopica), secondo lei è possibile intrvenire con iniezioni sclerosanti come suggerito dall'altro chirurgo, piuttosto che con legatura elastica eseguita ambulatorialmente?
grazie
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 6.9k visite dal 28/04/2011.
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