Sins post operatorio
Egregi dottori sottopongo alla vostra attenzione un problema da cui sono affetto da circa due mesi.
L ' 11 febbraio 2011 mi sono sottoposto ad un'intervento chirurgico per l'escissione di un sinus pilonidalis;il chirurgo operante dopo aver asportato il sinus ha optato per una chiusura della ferita di prima intenzione e apponendo quindi 7 punti di sutura.Dopo dodici giorni,recatomi in ospedale per la medicazione,il medico ha scoperto che la ferita era umida e che i punti dovevano essere tolti,e che si sarebbe dovuti agire con una chiusura della ferita per seconda intenzione.
Oggi 29 marzo 2011 il medico che mi ha visitato ha constatato che la ferita è quasi completamente chiusa ad eccezzione della parte centrale ,proprio nel solco intergluteo adiacente all'osso sacro,che rimane ancora aperta per una lunghezza di circa un centimetro e una profondità di qualche millimetro.Mi è stato consigliato di effettuare delle medicazioni giornaliere a casa con dell'acqua ossigenata e di lasciare la ferita all'aperto,inoltre il medico di famiglia mi ha prescritto l'utilizzo di una crema,VULNAMIN,che dovrebbe agevolare la cicatrizzazione della ferita stessa.
Vorrei gentilmente sapere per quanto tempo ancora ,secondo voi,dovrò sopportare questo calvario,dato che sono due mesi e mezzo che la mia vita sociale è praticamente pari a zero.Vorrei anche sapere se per le medicazioni giornaliere è più opportuno il betadine oppure l’impiego dell’acqua ossigenata cosi come consigliatomi dal medico dell’ospedale,e quanto potrebbe aiutarmi nella cicatrizzazione l’utilizzo della suddetta crema.
CORDIALI SALUTI
L ' 11 febbraio 2011 mi sono sottoposto ad un'intervento chirurgico per l'escissione di un sinus pilonidalis;il chirurgo operante dopo aver asportato il sinus ha optato per una chiusura della ferita di prima intenzione e apponendo quindi 7 punti di sutura.Dopo dodici giorni,recatomi in ospedale per la medicazione,il medico ha scoperto che la ferita era umida e che i punti dovevano essere tolti,e che si sarebbe dovuti agire con una chiusura della ferita per seconda intenzione.
Oggi 29 marzo 2011 il medico che mi ha visitato ha constatato che la ferita è quasi completamente chiusa ad eccezzione della parte centrale ,proprio nel solco intergluteo adiacente all'osso sacro,che rimane ancora aperta per una lunghezza di circa un centimetro e una profondità di qualche millimetro.Mi è stato consigliato di effettuare delle medicazioni giornaliere a casa con dell'acqua ossigenata e di lasciare la ferita all'aperto,inoltre il medico di famiglia mi ha prescritto l'utilizzo di una crema,VULNAMIN,che dovrebbe agevolare la cicatrizzazione della ferita stessa.
Vorrei gentilmente sapere per quanto tempo ancora ,secondo voi,dovrò sopportare questo calvario,dato che sono due mesi e mezzo che la mia vita sociale è praticamente pari a zero.Vorrei anche sapere se per le medicazioni giornaliere è più opportuno il betadine oppure l’impiego dell’acqua ossigenata cosi come consigliatomi dal medico dell’ospedale,e quanto potrebbe aiutarmi nella cicatrizzazione l’utilizzo della suddetta crema.
CORDIALI SALUTI
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Le risposte alle sue domande presuppongono una vlautazione diretta della situazione locale. Credo corretto quindi porle a chi la segue personalmente.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 31/03/2011.
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