Fistola anale superficiale

Salve, oggi mi sono sottoposta a una visita proctologica, in quanto verso i primi di marzo ho notato un piccolo rigonfiamneto (grande come un chicco di riso), vicino all'ano verso il sacro, dal quale 10 giorni dopo ha iniziato a uscire del pus, in quantità minime, tanto da non sporcare gli slip.
Nel giro di 3-4 giorni improvvisamente il pus ha smesso di uscire dal quel punto per farsi strada a un cm all'interno dell'ano, creando così un forellino.
Ora si alterna, mi spiego bene, dei giorni esce dal forellino interno, altri dal piccolo chicco di riso posto all'esterno.
Il medico che oggi mi ha visitato mi ha detto che si tratta di una fistola superficiale posta a 1 cm, risolvibile con un intervento chirurgico senza bisogno di setone; in pratica un intervento di 15 minuti in anestesia locale e poi posso tornare al lavoro il giorno stesso, questo secondo il suo parere.
I dubbi che mi assalgono sono tanti, in quanto il medico non mi ha spiegato nulla, quel poco, è stato solo per rispondere alle mie domande, incamminandosi verso la porta per accogliere il paziente successivo.
Quindi se possibile vorrei alcuni chiarimenti:
1-Esistono vari metodi per eseguire l'intervento?(bisturi, laser, o altro?)
2- Il post-operatorio come sarà? (dolore, fastidio, punti, ecc.)
3- La situazione ritornerà normale nel giro di quanto? (so che ogni caso è diverso, ma per una fistola superficiale, il tempo medio?)
4- Possibilità di riformarsi?
Grazie
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
1)Da quello che riferisce e per le caratteristiche della sua fistola, se corrisponde al vero, è richiesta una messa a piatto del tragitto fistoloso e la sua asportazione, questo richiede una incisione che può essere eseguita semplicemente con una lama da bisturi o con un elettrobisturi, senza ricorrere a tecnologie avanzate(laser radiofrequenza ultrasuoni).
2)-3)Ogni ferita chirurgica è dolorosa, nel caso specifico la cicatrizzazione dipende dalla scelta, a volte necessaria, di lasciare aperta la ferita o di "chiderla" con punti di sutura.
4)La recidiva è improbabile se viene asportato tutto il tragitto fistoloso.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie mille per la tempestiva risposta.
Mi scuso se sono ripetitiva o altro, ma l'ansia cresce in me, non tanto per l'intervento, quanto per il post-operatorio, ho letto di tanti pazienti stramaledire il giorno che hanno deciso di sottoporsi all'operazione.
In base a cosa si sceglie di dare i punti o di lasciare aperta la ferita? Se lasciata aperta cosa capita?
Il termine da lei usato "messa a piatto" è la stessa usata dal medico oggi; mi chiedo perchè utilizzare un bisturi normale invece di altre tecnologie più avanzate e quindi di usufruire dei vantaggi di quest'ultime?
Immagino che ogni ferita chirurgica sia dolorosa, ma penso anche che a seconda di dove essa si trova possa cambiare qualcosa, quindi visto che la parte è interessata a continue sollecitazioni penso che i tempi di guarigione siano piottosto lunghi, ma quanto?
Scusi, a cosa si riferisce con la frase " se corrisponde al vero", dubita di quello che ho scritto o di quello che il medico mi ha detto? La cosa mi preoccupa.
La ringrazio.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Una ferita aperta si dice che gurisce per seconda intenzione, questo richiede dei tempi più lunghi 3/4 settimane.La messa a piatto del tragitto fistoloso crea una ferita aperta. Questa soluzione è adottata nelle lesioni infette.
Per mettere a piatto una fistola non è necessaria nessuna "tecnologia avanzata" non esistono vantaggi ed il risultato è sovrapponibile.
Stia tranquilla, a distanza non è possibile fare una valutazione personale, quindi rispondiamo sempre dando per certo che quello che vi è stato diagnosticato e quello che ci riferite corrisponde al vero.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie dottore, se posso vorrei chiedere una cosa, esattamente cosa succede a una ferita aperta in quel punto, mi spiego meglio, come fa essa a cicatrizzare, non avendo punti, viene applicato qualcosa?, il passaggio delle feci non comporta una continua esposizione a batteri?
Togliendo un lembo di tessuto cosa capiterà al mio ano? Mi scusi, da un lato mi vien da ridere, per non dire piangere a fare tutte queste domande, ma come fa una persona affrontare un intervento se nella sua testa tante cose non sono chiare, oppure è meglio non sapere?
Grazie ancora per la sua infinita pazienza. Buonagiornata.
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Dr. Alfonso Alderisio Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo 60 1
cicatrizza spontaneamente formando un tessuto di granulazione; è possibile, ovviamente oltre una buona detersione, applicare localmente farmaci topici che possano favorire la cicatrizzazione; è proprio perché esiste il passaggio delle feci che è preferibile lasciare la ferita aperta (in caso contrario il rischio di infezione e quindi di deiscenza della ferita è molto alto).
buona giornata

Dr. alfonso alderisio

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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Cicatrizza a partire dal margine verso il centro.
La ferita aperta corre un minor rischio, rispetto a quella "chiusa", di favorire lo sviluppo di germi.
La messa a piatto non comporta una notevole perdita di sostanza, ma una minima alterazione del "profilo" del suo ano.
Spero, anche se a distanza e con questo mezzo, di aver soddisfatto le sue legittime curiosità.
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Utente
Utente
Grazie mille per le vostre risposte. Inizio senza dubbio ad essere più tranquilla e per questo non smetterò mai di ringraziare Medicitalia che offre un servizio meraviglioso e voi medici che vi prestate a dare consulenze, supporto e tanto altro ancora! GRAZIE!!!
Ora devo solo prendere coraggio per fissare l'intervento.
Appena ci saranno delle new scriverò, in modo da portare la mia testimonianza (speriamo positiva), che potrebbe essere utile per altri utenti. Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Di nulla.
Restiamo in attesa di sue notizie.
Cordiali saluti
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Dr. Alfonso Alderisio Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo 60 1
auguri e saluti
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Utente
Utente
Scusate tanto, ma avrei un'altra domandina, ... riguarda l'anestesia locale, ... più volte ho asportato dei nei dal chirurgo plastico; volevo sapere se quella che mi verrà praticata per la fistola è dello stesso tipo, ovvero un bruciore terribile per tot secondi, o se per mia fortuna esiste un'altro tipo, visto la delicatezza del posto da operare. Grazie mille e spero che nel frattempo il mio cervello non elabori altre domande. :)
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
L'anestesia sarà locale, come proposta dal suo curante e simile a quella eseguita in precedenza per l'asportazione dei nei.