Eco prostata e difficoltà nel defecare

Gentili dottori,vi scrivo per espormi il mio problema.

Da qualche giorno avverto una certa difficoltà nel defecare accompagnata da dolore e bruciore.La situazione è andata via via peggiorando fino a ieri quando ero quasi tentato dall'andare al pronto soccorso in quanto la defecazione mi sembrava impossibile,poi dopo molti sforzi ce l'ho fatta e con mia sorpresa le feci non mostravano nemmeno un diametro esagerato.

Aggiungo che spesso dopo aver defecato trovo tracce di sangue sulla carta igienica.Tutto questo è avvenuto (non so per la verità se c'è una qualche relazione) dopo una cura di 15 giorni con antibiotico per una prostatite che mi ha causato una certa irregolarità intestinale (andavo in bagno almeno 2 volte al giorno,ma senza problemi.).

Premesso ovviamente mi rivolgerò ad un proctologo al più presto vorrei sapere da voi 2 cose cortesemente:

1)Data la mia situazione e dato che tra qualche giorno dovrò fare una ecografia prostatica (per la prostatite di cui dicevo prima),vorrei sapere se è comunque consigliabile fare questo esame o se è meglio rimandare per eventuali complicanze.

2)Potreste consigliarmi qualche rimedio temporaneo in attesa della visita specialistica per riuscire a defecare senza tutti questi problemi?

Nel frattempo sto cercando di assumere molte fibre e di bere molti liquidi.Spero che possa servire.

Grazie, e ,vi prego, rispondete presto!
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
non ci sono controindicazioni all'esecuzione di una ecografia transrettale con i disturbi da lei lamentati . Al secondo quesito lascio la risposta ai colleghi chirughi e proctologi comunque le indicazioni dietetiche che sta seguendo mi sembrano quelle corrette per prevenire in futuro situazioni analoghe a quelle da lei recentemente vissute.
Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta.
www.andrologiamedica.org

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Grazie dottore.

Il mio dubbio era che un esame che tutti mi hanno descritto come fastidioso,ma non doloroso,si possa trasformare in un esame molto doloroso a causa dei sintomi da me citati.

Può tranquillizarmi su questo?

Grazie ancora,anche per la celerità.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Se condotto da persona esperta non prevede manovre particolarmente invasive e dolorose . Spesso questo esame è fatto in situazioni "acute" proprio per meglio capire il problema clinico in quel preciso momento.
Cordiali saluti.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
solitamente non è una manovra dolorosa se eseguita con opportuni preparativi e da persona esperta

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#5]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Comunque , se lo desidera , ci dica le sue "valutazioni" e le sue "impressioni"
Ancora cordiali saluti.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
[#6]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Certo Dottore,domani mi sottoporrò alla ecografia prostatica e spero vivamente di poter confermare quanto da Voi detto.

Tra l'altro proprio in questi giorni ho avuto un riacutizzarsi dei sintomi che per un paio di settimane erano spariti.

Ma la mia domanda è:si può guarire definitivamente da questa maledetta prostatite o andrò inevitabilmente incontro a continue recidive?

Il mio urologo ha detto che probabilmente nel mio caso è stata causata da coito interrotto.All'inizio non comprendevo bene perchè avere l'orgasmo nella vagina o fuori facesse differenza,ma in questo caso mi pare di aver capito che quando si parla di coito interrotto si intende un eccessivo e artificioso ritardo dell'orgasmo giusto?

Speriamo bene che una volta inquadrato bene il caso con la giusta terapia e le giuste norme di vita quotidiana (niente più coito interrotto,più attività fisica,bere molti liquidi e limitare caffè e peperoncino) possa guarire una volta e per tutte...

Ho 23 anni...non vorrei che a lungo andare questa cosa possa danneggiare la mia attività sessuale o quella riproduttiva...

Avete altri consigli da darmi che dovrei seguire per migliorare la situazione?

Grazie a tutti per il tempo dedicato a leggermi e a rispondermi.
[#7]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,
coraggio . A questo punto è importante arrivare a definire una diagnosi precisa e poi si imposteranno le indicazioni terapeutiche più mirate.
Ancora cordiali saluti.

Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
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