Stipsi, ematoma perianale e leggero prolasso
Gentile dottore,
le scrivo perché vorrei un ulteriore parere su alcuni problemi che mi affliggono da tempo.
Sono un ragazzo di 25 anni e sono passati già un paio d'anni ormai da quando mi sono accorto che, dopo aver evacuato, ho un leggero rigonfiamento sull'"anello anale". Inizialmente non avevo problemi, ma col tempo la situazione è peggiorata.
Nonostante vada di corpo ogni giorno, le evacuazioni non sono mai completamente soddisfacenti e ho quasi sempre la sensazione di non riuscire a farla completamente. L'impressione è che questo rigonfiamento possa in qualche modo ostruire l'ano rendendomi difficoltosa la defecazione. E' possibile? Inoltre, il naturale istinto di spingere di più non fa altro che peggiorare questo gonfiore, ostruendo ancora di più l'ano. Insomma.. un cane che si morde la coda.
Oltre a questo, negli ultimi 8 mesi ho sofferto di emorroidi, diagnosticate anche dopo una colonscopia. Questa è stata la diagnosi iniziale almeno, perché quando ho avuto un grosso rigonfiamento esterno, molto fastidioso, e ho deciso di chiedere il consulto di un chirurgo con l'intenzione di farmi operare quest'ultimo, appena osservata la zona, ha diagnosticato non un emorroide, bensì un ematoma anale che, fortunatamente, con delle pillole e delle pomate per alleviare il fastidio è andato via in un mese e mezzo circa.
Questo caso risale ad un mese fa. Ad oggi, l'ematoma è sparito e anche internamente i lembi di pelle "allentata" (se così posso dire) che sentivo mentre l'ematoma si ritirava sono molto, molto ridotti.
Ciò che non è sparito, anche se è migliorato, è il rigonfiamento sul bordo dell'ano dopo una defecazione, sopratutto se faticosa.
Il chirurgo mi ha detto che si tratta di un rigonfiamento dovuto ad un vecchio ematoma anale passato inosservato e che col tempo (molto tempo) passerà.
E' difficile probabilmente dare un giudizio senza poter osservare di persona, ma gradirei un parere di un altro esperto, anche approssimativo.
Mi è capitato di sentire parlare di prolasso della mucosa anale durante le evacuazioni violente o difficoltose. Può essere qualcosa del genere? Se sì, di che si tratta?
Mi spiace di non poter essere preciso, ma sono completamente profano in questo settore quindi molti concetti che cito li conosco solo grazie al "sentito dire".
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità!
PS: tutti i medici mi hanno sempre detto che non è importante, ma aggiungo che sono omosessuale e ho (anzi, avevo prima dei problemi) rapporti anali. Per me questa situazione è castrante e vorrei sapere se avere un rapporto anale (ovviamente quando non ho fastidi) possa comportare dei problemi. Grazie.
le scrivo perché vorrei un ulteriore parere su alcuni problemi che mi affliggono da tempo.
Sono un ragazzo di 25 anni e sono passati già un paio d'anni ormai da quando mi sono accorto che, dopo aver evacuato, ho un leggero rigonfiamento sull'"anello anale". Inizialmente non avevo problemi, ma col tempo la situazione è peggiorata.
Nonostante vada di corpo ogni giorno, le evacuazioni non sono mai completamente soddisfacenti e ho quasi sempre la sensazione di non riuscire a farla completamente. L'impressione è che questo rigonfiamento possa in qualche modo ostruire l'ano rendendomi difficoltosa la defecazione. E' possibile? Inoltre, il naturale istinto di spingere di più non fa altro che peggiorare questo gonfiore, ostruendo ancora di più l'ano. Insomma.. un cane che si morde la coda.
Oltre a questo, negli ultimi 8 mesi ho sofferto di emorroidi, diagnosticate anche dopo una colonscopia. Questa è stata la diagnosi iniziale almeno, perché quando ho avuto un grosso rigonfiamento esterno, molto fastidioso, e ho deciso di chiedere il consulto di un chirurgo con l'intenzione di farmi operare quest'ultimo, appena osservata la zona, ha diagnosticato non un emorroide, bensì un ematoma anale che, fortunatamente, con delle pillole e delle pomate per alleviare il fastidio è andato via in un mese e mezzo circa.
Questo caso risale ad un mese fa. Ad oggi, l'ematoma è sparito e anche internamente i lembi di pelle "allentata" (se così posso dire) che sentivo mentre l'ematoma si ritirava sono molto, molto ridotti.
Ciò che non è sparito, anche se è migliorato, è il rigonfiamento sul bordo dell'ano dopo una defecazione, sopratutto se faticosa.
Il chirurgo mi ha detto che si tratta di un rigonfiamento dovuto ad un vecchio ematoma anale passato inosservato e che col tempo (molto tempo) passerà.
E' difficile probabilmente dare un giudizio senza poter osservare di persona, ma gradirei un parere di un altro esperto, anche approssimativo.
Mi è capitato di sentire parlare di prolasso della mucosa anale durante le evacuazioni violente o difficoltose. Può essere qualcosa del genere? Se sì, di che si tratta?
Mi spiace di non poter essere preciso, ma sono completamente profano in questo settore quindi molti concetti che cito li conosco solo grazie al "sentito dire".
La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità!
PS: tutti i medici mi hanno sempre detto che non è importante, ma aggiungo che sono omosessuale e ho (anzi, avevo prima dei problemi) rapporti anali. Per me questa situazione è castrante e vorrei sapere se avere un rapporto anale (ovviamente quando non ho fastidi) possa comportare dei problemi. Grazie.
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Se c'e' ancora un edema perianale, come sembrerebbe dalla sua descrizione, il rapporto anale passivo e' per il momento da sconsigliare, perche' non farebbe altro che aumentare il problema. Come dice giustamente anche lei e' difficile rendersi conto, senza vedere, di come sia realmente il suo caso; ma tra tutte le cose che le hanno detto io darei maggior credito all'ipotesi dell'ematoma, appunto, che si riassorbira' in tempi molto lunghi. Durante questo periodo pero' potra' essere utile aiutarsi con una terapia antinfiammatoria e/o antiedemigena, sistemica e/o locale: per questo pero' serve un'apposita prescrizione medica.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua pronta risposta, è stato gentilissimo.
Vorrei solo chiederle un ultimo chiarimento.
Per edema perianale intende il gonfiore livido che il chirurgo mi ha diagnosticato?
Dico questo perché quello che vedo a volte dopo la defecazione non è neppure simile all'ematoma anale che ho avuto, ma è come se parte dell'anello esterno dell'ano si gonfiasse leggermente, facendomi sentire la pelle come tirata e lasciandomi dopo un leggero dolore che dura per qualche ora.
Grazie ancora :)
Vorrei solo chiederle un ultimo chiarimento.
Per edema perianale intende il gonfiore livido che il chirurgo mi ha diagnosticato?
Dico questo perché quello che vedo a volte dopo la defecazione non è neppure simile all'ematoma anale che ho avuto, ma è come se parte dell'anello esterno dell'ano si gonfiasse leggermente, facendomi sentire la pelle come tirata e lasciandomi dopo un leggero dolore che dura per qualche ora.
Grazie ancora :)
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Penso di si', dovrebbe trattarsi proprio di quel gonfiore livido che lei vede. Pero', anche se con un po' di immaginazione sto facendo il possibile per raffigurarmi nella mente cio' che lei descrive, ovviamente il condizionale e' d'obbligo...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 17k visite dal 11/02/2011.
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