Stanchezza ed indolenzimento muscolare, dolia migrante alle articolazioni, pallore, ndisposizone int

Buongiorno,
sono un uomo di 32 anni, da circa un anno riscontro una serie di sintomi che stanno intaccando notevolmente la mia qualità di vita:
accentuata stanchezza, indolenzimento muscolare, dolore migrante alle articolazioni in particolare delle dita di mani e piedi, irregolarità intestinale e stitichezza, sensazione di disordine intestinale, episodi di ano umido e prurito anale per diversi giorni seguiti da settimane o mesi di assenza di fastidio, sesazione di fastidio agli occhi insofferenza agli occhiali, asma, accentuato pallore, occhi scavati.
E' arduo indicare in quale specialità inserire la richiesta di consulto, su indicazione del mio medico curante nel corso dell'anno ho effettuato numerose visite ed esami sempre senza riscontrare anomalie:
esami del sangue per malattie reumatologiche, infezioni, malattie neurologiche, ormoni tiroidei;
visita neurologico;
Visita ortopedica;
visita sindrome fatica cronica;
visita oculistica.
Le prime analisi effettuate quasi un anno fa avevano evidenziato un valore di CPK leggermente fuori dai limiti (circa 200, per fortuna nelle analisi successive il dato è rientrato nella norma).
Lo scorso 30 Settembre sono stato sottoposto ad un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore, in questo periodo tutti i sintomi sono risultati estremamente attenuati se non del tutto assenti, al ritorno a casa il protocollo ha previsto il proseguimento dell'assunzione di Augmentin (amoxicillina + acido clavulanico) per 10 gg. Al termine della cura nel giro di alcuni giorni la stanchezza e la dolia alle articolazioni sono progressivamente ricomparsi, non so stabilire se si è trattato di una coincidenza o se il farmaco abbia avuto qualche effetto.
Mi chiedo se non possa trattarsi di un caso di parassitosi, nelle mie feci non ho riscontrato parassiti visibili. Non ne ho ancora parlato con il mio medico, ma dato l'alto numero di possibili parassiti temo che l'analisi delle feci possa risultare un falso negativo anche in caso di effettiva parassitosi. Ci sono eventualmente analisi del sangue o altre da abbinare a quelle delle feci? E, soprattutto, la parassitosi è una possibilità da vagliare o sono più probabili altre ipotesi? Grazie.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
Sospettare una parassitosi intestinale è spesso difficile poiché i sintomi di questi disturbi sono molto variabili e somigliano a quelli di altre malattie.
Ne parli con il suo curante, se riterrà opportuno, le richiederà un esame parassitologico delle feci.
Questo basterà per confermare la presenza di parassiti intestinali.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,
volevo chiedere se pensa che le analisi parassitologiche possono essere indicate (naturalmente per quel che si può valutare da una serie di sintomi riferiti via email!) e/o eventualmente, dati i miei sintomi, quali altre analisi e verso quali specialisti dovremmo indirizzarci, il mio medico infatti dice che abbiamo vagliato tutte le cause più probabili.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
La sintomatologia riferita( irregolarità intestinale e stitichezza, sensazione di disordine intestinale, episodi di ano umido e prurito anale) richiede una visita Coloproctologica.
Il collega che la visiterà potrà eventualmente indicarle ulteriori specialisti di riferimento.
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