Flatulenza dolicocolon
HO 38 anni da quando ne ho 22 soffro di flatulenza involontaria. Subito il mio medico curante mi ha sottoposto ad una dieta (senza risultati) e ad alcuni accertamenti. Clisma opaco (referto: si rileva un DOLICOCOLON con una accentuata convoluzione del sigma), Gastroscopia (referto: cardias incontinente per la presenza di ERNIA IATALE da scivolamento, esofagite del tratto terminale, da reflusso, di lieve entità) ed esami allergologici. Il mio problema dopo questi accertamenti è stato valutato come disturbo psicosomatico. Nonostante anni di terapia il problema non l'ho risolto. Nel 2009 ho fatto un'altra serie di accertamenti: Ecografia endorettale (referto: normale ecostruttura del muscolo sfinteriale. SAI di lunghezza lievemente ridotta.), Defecografia (risultato: RETTOCELE anteriore di III grado, PROLASSO parietale circonferenziale come da iniziale invaginazione retto-rettale. Enterocele funzionale, cedimento della porzione posteriore del piano perineale), Clisma opaco (Presenza di DOLICOCOLON e DOLICOSIGMA. Tutta la cornice colica si presenta contratta ed ipersegmentata. il terzo del sigma , in particolare ha aspetto spastico). Questo problema ha condizionato e condiziona la mia vita ed ho assoluto bisogno di trovare una soluzione. Spero possiate aiutarmi. Vorrei sapere da cosa dipende questa flatulenza involontaria, dal dolicocolon e dolicosigma? e... come eliminarli??( Tutte le persone che hanno l'intestino piu' lungo soffrono di flatulenza involontaria?)....o dipende dal rettocele e dal prolasso?
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Puo' dipendere da un insieme di fattori, ma di certo non e' vero che tutti quelli che hanno l'intestino piu' lungo (dolicocolon o dolicosgma che sia) soffrono di incontinenza ai gas. Una soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi ad un Centro qualificato per la riabilitazione del pavimento pelvico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#4]
Utente
Concordo con lei che il mio problema sia un insieme di fattori e la rieducazione è un percorso che devo intraprende; vorrei sottoporre un mio dubbio a lei Dottor Spina e se fosse possibile anche al dottor D'oriano: è possibile che asportando l'ernia iatale si possa avere un miglioramento a livello intestinale?
Mi scuso per la mia insistenza ma questo problema mi sta rovinando la vita.
Vi ringrazio e vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
Mi scuso per la mia insistenza ma questo problema mi sta rovinando la vita.
Vi ringrazio e vi porgo i miei piu' cordiali saluti.
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L'intervento di funduplicatio per l'ernia iatale offre numerosi vantaggi, ma ovviamente non puo' migliorare l'incontinenza ai gas, ne' il dolicocolon, ne' la sindrome da defecazione ostruita o altre patologie a carico dell'ultima parte del nostro tubo digerente...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
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Come ha ben precisato il collega Spina: le cause sono molteplici, anche l'ernia iatale favorisce l'ingestione di aria ma non modifica la continenza. In condizioni normali il paziente riesce a gestire la flautolenza.
In condizioni di riposo la continenza ai gas come quella alle feci è garantita dalla zona di alta pressione del canale anale, questa è determinata dal tono del muscolo sfintere interno e dal tono basale del muscolo sfintere esterno e del muscolo puborettale che chiudono il canale anale costituendo una efficace barriera contro la pressione rettale impedendo ogni involontaria fuoriuscita di pur minime quantità di gas. Inoltre, contribuisce al mantenimento della continenza ai gas, rafforzando il
controllo sfinteriale, l’angolo di circa 90°esistente tra ampolla rettale ed il canale anale.
La flautolenza diventa "involontaria" quando questo gradiente di alta pressione, del canale anale, o si riduce o è vinto da un aumento della pressione rettale.
La presenza di un sigmoidocele, la tendenza all'intussuscezione rettorettale, il rettocele, potrebbero, in particolari condizioni di aumento della pressione addominale(es.movimento brusco), contribuire a trasferire questa pressione sul retto ed a vincere la zona di alta pressione del canale anale. Anche un banale prolasso emorroidario, responsabile spesso di soiling(incontinenza "minima" alle feci), allo stesso modo, potrebbe, posizionato all'interno del canale anale e non più nella sua sede naturale ridurre la capacita di continenza ai gas.
Un esame manometrico anorettale potrebbe esserci di aiuto a capire meglio le cause.
In condizioni di riposo la continenza ai gas come quella alle feci è garantita dalla zona di alta pressione del canale anale, questa è determinata dal tono del muscolo sfintere interno e dal tono basale del muscolo sfintere esterno e del muscolo puborettale che chiudono il canale anale costituendo una efficace barriera contro la pressione rettale impedendo ogni involontaria fuoriuscita di pur minime quantità di gas. Inoltre, contribuisce al mantenimento della continenza ai gas, rafforzando il
controllo sfinteriale, l’angolo di circa 90°esistente tra ampolla rettale ed il canale anale.
La flautolenza diventa "involontaria" quando questo gradiente di alta pressione, del canale anale, o si riduce o è vinto da un aumento della pressione rettale.
La presenza di un sigmoidocele, la tendenza all'intussuscezione rettorettale, il rettocele, potrebbero, in particolari condizioni di aumento della pressione addominale(es.movimento brusco), contribuire a trasferire questa pressione sul retto ed a vincere la zona di alta pressione del canale anale. Anche un banale prolasso emorroidario, responsabile spesso di soiling(incontinenza "minima" alle feci), allo stesso modo, potrebbe, posizionato all'interno del canale anale e non più nella sua sede naturale ridurre la capacita di continenza ai gas.
Un esame manometrico anorettale potrebbe esserci di aiuto a capire meglio le cause.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 10.1k visite dal 12/11/2010.
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