Prolasso e emorroidi
Gentile Dottori,
Da anni soffro di colopatia aspecifica e a causa di ciò anche di emorroidi che comunque non mi hanno mai provocato dolore ma solo sanguinamento. Quando la situazione è degenerata ed ero costretta a reinserirle manualmente ogni volta che defecavo, dopo consulto medico, il chirurgo ha deciso di operarmi secondo metodo Longo per riportare in sede le emorroidi e risolvere il prolasso. Prima dell'intervento ho fatto anche una colonscopia in cui è stato asportato un polipo sessile di 3mm. Dopo l'intervento, subito 4 mesi fa, non ho più avuto problemi fino a qualche giorno addietro in cui s'è verificato un nuovo prolasso. Non ho avuto dolore ne sanguinamento ma solo fastidio. Mi è venuta spontanea la manovra manuale di reinserimento ma con scarsi risultati in quanto la situazione è tornata normale dopo vari tentativi. Da allora (sono passati 5 giorni) noto sempre un costante fastidio all'ano, differente da quello che provo con il prolasso, che comunque al tatto non si presenta (l'ano è completamente chiuso). Ho già fissato una visita con il chirurgo per il 14 ottobre (purtroppo non c'era posto prima) ma nel frattempo vorrei chiederVi come è possbile il verificarsi di un nuovo prolasso a soli 4 mesi dall'intervento? E' possibile subirne un altro oppure a causa della cicatrice che immagino sia presente è necessario cambiare operazione? A cosa può essere dovuto il fastidio (almeno indicativamente) se l'ano non presenta fuoriuscite nè emmoroidi (che seppur prive di dolore dovrei comunque sentire al tatto)? Le pomate tipo "proctolin" possono aiutarmi a risolvere almeno in parte il fastidio che provo in questi giorni oppure possono peggiorare la situazione? Spero di essere stata chiara nella spiegazione del mio quadro, mi scuso per le molte doande ma l'ansia di questi giorni mi provoca mille dubbi.
In fine Vi ringrazio fin da ora per l'attenzione accordatami.
Saluti
Da anni soffro di colopatia aspecifica e a causa di ciò anche di emorroidi che comunque non mi hanno mai provocato dolore ma solo sanguinamento. Quando la situazione è degenerata ed ero costretta a reinserirle manualmente ogni volta che defecavo, dopo consulto medico, il chirurgo ha deciso di operarmi secondo metodo Longo per riportare in sede le emorroidi e risolvere il prolasso. Prima dell'intervento ho fatto anche una colonscopia in cui è stato asportato un polipo sessile di 3mm. Dopo l'intervento, subito 4 mesi fa, non ho più avuto problemi fino a qualche giorno addietro in cui s'è verificato un nuovo prolasso. Non ho avuto dolore ne sanguinamento ma solo fastidio. Mi è venuta spontanea la manovra manuale di reinserimento ma con scarsi risultati in quanto la situazione è tornata normale dopo vari tentativi. Da allora (sono passati 5 giorni) noto sempre un costante fastidio all'ano, differente da quello che provo con il prolasso, che comunque al tatto non si presenta (l'ano è completamente chiuso). Ho già fissato una visita con il chirurgo per il 14 ottobre (purtroppo non c'era posto prima) ma nel frattempo vorrei chiederVi come è possbile il verificarsi di un nuovo prolasso a soli 4 mesi dall'intervento? E' possibile subirne un altro oppure a causa della cicatrice che immagino sia presente è necessario cambiare operazione? A cosa può essere dovuto il fastidio (almeno indicativamente) se l'ano non presenta fuoriuscite nè emmoroidi (che seppur prive di dolore dovrei comunque sentire al tatto)? Le pomate tipo "proctolin" possono aiutarmi a risolvere almeno in parte il fastidio che provo in questi giorni oppure possono peggiorare la situazione? Spero di essere stata chiara nella spiegazione del mio quadro, mi scuso per le molte doande ma l'ansia di questi giorni mi provoca mille dubbi.
In fine Vi ringrazio fin da ora per l'attenzione accordatami.
Saluti
[#1]
gentile utente,
è stata chiarissima, ma le ricordo i limiti di una valutazione a distanza.
siamo ancora in una fase in cui si sta completando la cicatrizzazione dei tessuti sottoposti all'intervento precedente.
i disturbi che lei sta avvertendo possono essere in parte determinati dalla ancora incompleta guarigione (ci vogliono circa 6 mesi).
un controllo ambulatoriale dal chirurgo che ha eseguito l'intervento potrebbe essere utile, anche per soddisfare l'ulteriore richiesta di come, qualora si fosse ripresentato il problema, potrebbe successivamente affrontare il problema.
teoricamente è possibile eseguire nuovamente l'intervento, il tipo di intervento sarà deciso in relazione a molti fattori non ultimo la situazione locale.
possono essere utilizzati dei sintomatici come da lei proposti.
cordiali saluti e bon fine settimana
è stata chiarissima, ma le ricordo i limiti di una valutazione a distanza.
siamo ancora in una fase in cui si sta completando la cicatrizzazione dei tessuti sottoposti all'intervento precedente.
i disturbi che lei sta avvertendo possono essere in parte determinati dalla ancora incompleta guarigione (ci vogliono circa 6 mesi).
un controllo ambulatoriale dal chirurgo che ha eseguito l'intervento potrebbe essere utile, anche per soddisfare l'ulteriore richiesta di come, qualora si fosse ripresentato il problema, potrebbe successivamente affrontare il problema.
teoricamente è possibile eseguire nuovamente l'intervento, il tipo di intervento sarà deciso in relazione a molti fattori non ultimo la situazione locale.
possono essere utilizzati dei sintomatici come da lei proposti.
cordiali saluti e bon fine settimana
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Sono consapevole dei tempi tecnici ma rimango comunque scettica sul fatto che disturbi e fastidi, che si verificano non subito, ma a mesi di distanza, siano conseguenze della cicatrizzazione e non del "non successo" dell'intervento...comunque nell'attesa della visita, La ringrazio per i chiarimenti e soprattutto per la velocità con cui mi ha risposto. Cordiali saluti e buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3k visite dal 24/09/2010.
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