Ragade anale: dopo l'intervento chirurgico
[#1]
Gent.ma Signora,
se l'intervento è stato eseguito correttamente vi sono margini trascurabili di recidiva. Eviti accuratamente la stipsi e continui a seguire scrupolosamente e con fiducia i consigli del chirurgo che l'ha operata. Cordiali saluti, Prof. L. Basso (Roma).
se l'intervento è stato eseguito correttamente vi sono margini trascurabili di recidiva. Eviti accuratamente la stipsi e continui a seguire scrupolosamente e con fiducia i consigli del chirurgo che l'ha operata. Cordiali saluti, Prof. L. Basso (Roma).
Prof. L. Basso
Prof. Associato c/o "Sapienza" Università di Roma
Casa di Cura "Ars Medica", Roma
https://www.colonproctologia.com/it/default.aspx
[#2]
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
concordo con il collega precedente: se l'intervento è stato eseguito correttamente - e se soprattutto è stato fatto l'intervento corretto - il rischio di una recidiva di ragade è basso. Ma... che intervento è stato fatto? ha provato prima con altri presidi (ad es dilatatore anale)?
Per quanto riguarda le emorroidi, spesso un prolasso mucoso con ectasia emorroidaria si associa ad una ragade, ma tra le due patologie non c'è un rapporto di causa-effetto: essendo entrambe molto frequenti è facile che coesistano nello stesso paziente. L'intervento per ragade anale non previene la formazione di un prolasso emorroidario.
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
concordo con il collega precedente: se l'intervento è stato eseguito correttamente - e se soprattutto è stato fatto l'intervento corretto - il rischio di una recidiva di ragade è basso. Ma... che intervento è stato fatto? ha provato prima con altri presidi (ad es dilatatore anale)?
Per quanto riguarda le emorroidi, spesso un prolasso mucoso con ectasia emorroidaria si associa ad una ragade, ma tra le due patologie non c'è un rapporto di causa-effetto: essendo entrambe molto frequenti è facile che coesistano nello stesso paziente. L'intervento per ragade anale non previene la formazione di un prolasso emorroidario.
Resto a sua disposizione
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
[#3]
Gentile Signora,
sarebbe innanzi tutto utile sapere a che tipo di intervento Lei è stata sottoposta. I rischi di recidiva cambiano, infatti, a secondo della tecnica chirurgica. Se l'intervento eseguito è una sfinterotomia laterale parziale direi che i rischi di recidiva sono assai bassi.
Non vi è invece nessun rapporto tra l'insorgenza di una ragade anale e la comparsa di malattia emorroidaria, presentando le due patologie una etiopatologia differente, pur trovandosi spesso associate, vista la grande frequenza di entrambe.
Cordiali saluti.
Claudio Toscana
sarebbe innanzi tutto utile sapere a che tipo di intervento Lei è stata sottoposta. I rischi di recidiva cambiano, infatti, a secondo della tecnica chirurgica. Se l'intervento eseguito è una sfinterotomia laterale parziale direi che i rischi di recidiva sono assai bassi.
Non vi è invece nessun rapporto tra l'insorgenza di una ragade anale e la comparsa di malattia emorroidaria, presentando le due patologie una etiopatologia differente, pur trovandosi spesso associate, vista la grande frequenza di entrambe.
Cordiali saluti.
Claudio Toscana
Claudio Toscana
Chirurgo - Coloproctologo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.6k visite dal 16/06/2007.
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