Screening tumore colon
Gentili dottori,
ho 48 anni e soffro periodicamente, da quando ero ragazzo, di episodi di colite che nelle fasi acute si manifesta con scariche di diarrea, anche se non frequenti, specie subito dopo pranzo (di solito una scarica)meteorismo e borborigmi.
Ho da tantissimo tempo anche anche delle emorroidi diagnostiche come di II° grado con rettoscopia effettuata circa 5 anni fa.
Sono molto ansioso e vivo periodi di angoscia soprattutto perchè mia madre è deceduta per tumore del colon diagnosticato all'età di oltre 67 anni (il decesso è avvenuto purtroppo 6 mesi dopo la diagnosi in quanto il tumore era già diffuso).
Per questo motivo non riesco ad affrontare serenamente questo problema.
A tutt'oggi il terrore di scoprire qualcosa di brutto mi ha trattenuto dal fare la colonscopia, ho fatto solo una ecografia all'addome nel dicembre scorso dalla quale è risultato tutto regolare e nella norma.
Il mio medico mi ha comunque consigliato di fare già da ora la colonscopia come screening anche se io pensavo che si dovesse fare a 50 anni, come suggerito dai programmi di screening.
Vi chiedo allora cortesemente:
- sono troppo in ritardo nel fare l'esame?
- considerata l'età, ritenete che possano essersi già formati polipi maligni?
- i diturbi di cui soffro da molto tempo potrebbero essere causati da aventuali polipi?
- la malattia di mia madre, peraltro unico caso a tutt'oggi in famiglia di tumore al colon, costituisce un forte fattore di rischio? (nella famiglia di mia madre c'è stata soltanto una sorella deceduta all'età di 45 anni per tumore al seno).
- Che ruolo ha nel mio caso la familiarità?
Vi ringrazio per l'eventuale risposta
ho 48 anni e soffro periodicamente, da quando ero ragazzo, di episodi di colite che nelle fasi acute si manifesta con scariche di diarrea, anche se non frequenti, specie subito dopo pranzo (di solito una scarica)meteorismo e borborigmi.
Ho da tantissimo tempo anche anche delle emorroidi diagnostiche come di II° grado con rettoscopia effettuata circa 5 anni fa.
Sono molto ansioso e vivo periodi di angoscia soprattutto perchè mia madre è deceduta per tumore del colon diagnosticato all'età di oltre 67 anni (il decesso è avvenuto purtroppo 6 mesi dopo la diagnosi in quanto il tumore era già diffuso).
Per questo motivo non riesco ad affrontare serenamente questo problema.
A tutt'oggi il terrore di scoprire qualcosa di brutto mi ha trattenuto dal fare la colonscopia, ho fatto solo una ecografia all'addome nel dicembre scorso dalla quale è risultato tutto regolare e nella norma.
Il mio medico mi ha comunque consigliato di fare già da ora la colonscopia come screening anche se io pensavo che si dovesse fare a 50 anni, come suggerito dai programmi di screening.
Vi chiedo allora cortesemente:
- sono troppo in ritardo nel fare l'esame?
- considerata l'età, ritenete che possano essersi già formati polipi maligni?
- i diturbi di cui soffro da molto tempo potrebbero essere causati da aventuali polipi?
- la malattia di mia madre, peraltro unico caso a tutt'oggi in famiglia di tumore al colon, costituisce un forte fattore di rischio? (nella famiglia di mia madre c'è stata soltanto una sorella deceduta all'età di 45 anni per tumore al seno).
- Che ruolo ha nel mio caso la familiarità?
Vi ringrazio per l'eventuale risposta
[#1]
Dr. Giovanni Brondi
Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale
152 12
Non è mai troppo tardi. Ma come ha detto correttamente il suo medico deve fare la colonscopia.
I polipi possono dare segno della loro presenza con eventuali episodi di sanguinamento ( in genere per polipi di discrete dimensioni del colon sinistro).
La neoplasia di suo madre determina nel suo caso un incremento del rischio generico che tutte le persone hanno nella vita, calcolato nel mondo occidentale intorno al 6%, di ammalare di cancro colorettale.
I polipi possono dare segno della loro presenza con eventuali episodi di sanguinamento ( in genere per polipi di discrete dimensioni del colon sinistro).
La neoplasia di suo madre determina nel suo caso un incremento del rischio generico che tutte le persone hanno nella vita, calcolato nel mondo occidentale intorno al 6%, di ammalare di cancro colorettale.
Dr. Giovanni Brondi
[#2]
Utente
Gentile Dr.Brondi
la ringrazio sentitamente per la tempestività della risposta ed allo stesso modo ringrazio Medicitalia per la puntualità e l'utilità del servizio.
In merito al mio quesito volevo aggiungere che sto provvedendo ad effettuare la colonscopia, anche se ciò mi sta procurando una grande ansia.
Approfitto della Sua estrema gentilezza per chiederle:
- l'esame è doloroso?
-nei casi come il mio qual'è il range di età in cui effettuare l'esame e con quale periodicità? (lo chiedo anche perchè ho una sorella di 51 anni che vorrei convincere a fare l'esame)
- l'aumento di rischio di cui Lei parla è e tale da comportare un probabile esito non positivo dell'esame?
- Nel mio caso si può parlare di ereditarietà?
Nella speranza di non essere un predestinato a questa malattia la ringrazio nuovamente per l'attenzione che vorrà eventualmente dedicarmi e Le porgo i miei più cordiali saluti
la ringrazio sentitamente per la tempestività della risposta ed allo stesso modo ringrazio Medicitalia per la puntualità e l'utilità del servizio.
In merito al mio quesito volevo aggiungere che sto provvedendo ad effettuare la colonscopia, anche se ciò mi sta procurando una grande ansia.
Approfitto della Sua estrema gentilezza per chiederle:
- l'esame è doloroso?
-nei casi come il mio qual'è il range di età in cui effettuare l'esame e con quale periodicità? (lo chiedo anche perchè ho una sorella di 51 anni che vorrei convincere a fare l'esame)
- l'aumento di rischio di cui Lei parla è e tale da comportare un probabile esito non positivo dell'esame?
- Nel mio caso si può parlare di ereditarietà?
Nella speranza di non essere un predestinato a questa malattia la ringrazio nuovamente per l'attenzione che vorrà eventualmente dedicarmi e Le porgo i miei più cordiali saluti
[#3]
Dr. Giovanni Brondi
Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale
152 12
L'esame colonscopico è sicuramente un esame fastidioso, talvolta doloroso, ma che viene in genere ben tollerato dai pazienti.
Quasi tutti gli endoscopisti, per ridurre i fastidi, ricorrono a sedazione e/o analgesia.
L'esame va ripetuto con cadenze variabili in rapporto al rischio specifico del soggetto. L'anamnesi familiare accurata e l'eventuale presenza di polipi detteranno il timing dei controlli.Naturalmente sua sorella deve praticare lo stesso esame.
Nel suo caso, per adesso, si può parlare di familiarità, non di ereditarietà che deve essere correlata ad alterazioni geniche dimostrabili.
Quasi tutti gli endoscopisti, per ridurre i fastidi, ricorrono a sedazione e/o analgesia.
L'esame va ripetuto con cadenze variabili in rapporto al rischio specifico del soggetto. L'anamnesi familiare accurata e l'eventuale presenza di polipi detteranno il timing dei controlli.Naturalmente sua sorella deve praticare lo stesso esame.
Nel suo caso, per adesso, si può parlare di familiarità, non di ereditarietà che deve essere correlata ad alterazioni geniche dimostrabili.
[#4]
Utente
Gentile Dr. Brondi
La ringrazio per la Sua esauriente risposta e, in attesa dell'esame, e La disturbo per un'ultima domanda:
le piccole emorragie di sangue rosso vivo che di tanto in tanto si presentano alla fine della defecazione posono essere non atribuite alle emorroidi?
Faccio presente che il fenomeno si presenta alla stessa maniera da circa 25 anni.
Mi scuso per la mia ansiosa insistenza e le porgo
cordiali saluti
La ringrazio per la Sua esauriente risposta e, in attesa dell'esame, e La disturbo per un'ultima domanda:
le piccole emorragie di sangue rosso vivo che di tanto in tanto si presentano alla fine della defecazione posono essere non atribuite alle emorroidi?
Faccio presente che il fenomeno si presenta alla stessa maniera da circa 25 anni.
Mi scuso per la mia ansiosa insistenza e le porgo
cordiali saluti
[#5]
Dr. Giovanni Brondi
Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale
152 12
Se i sintomi si presentano da decenni, se 5 anni fa ha condotto un esame rettoscopico con diagnosi di emorroidi, non vedo perchè non trarne le logiche conseguenze.
Tuttavia consideri che praticando la colonscopia avrà sicurezza sulle cause che determinano il sanguinamento.
Tuttavia consideri che praticando la colonscopia avrà sicurezza sulle cause che determinano il sanguinamento.
[#7]
Utente
Gentile Dott.Brondi
Facendo seguito, facendo seguito ai miei precedenti quesiti, ai quali Lei ha cortesemente risposto, volevo chiederLe un ulteriore parere.
Ho finalmente eseguito la colonscopia con il seguente referto:
Esame eseguito in sedazione profonda
Preparazione intestinale sufficiente
Esame condotto fino al cieco
Il colon sin si presenta sede di isolate formazioni diverticolari ad ampio colletto in atto indenni da patologia infiammatoria od emorragica.
a livello del terzo medio del colon ascendente si evidenzia piccola formazione adenomatosa rilevata di circa 0,3 mm di diametro a mantello roseo e soffice che viene rimossa con pinza da macrobiopsie (biopsie).
Indenni le altre regioni esaminate.
L'esame istologico ha poi diagnosticato un polipo iperplastico.
Il medico mi ha detto che si tratta di una lesione benigna che non ha possibilità di degenerazione.
Le chiedo quindi:
considerata la benignità quale rischio ho che si formino nuove lesioni e a che intervalli dovrò fare gli altri controlli endoscopici?
La ringrazio e la saluto cordialmente
Facendo seguito, facendo seguito ai miei precedenti quesiti, ai quali Lei ha cortesemente risposto, volevo chiederLe un ulteriore parere.
Ho finalmente eseguito la colonscopia con il seguente referto:
Esame eseguito in sedazione profonda
Preparazione intestinale sufficiente
Esame condotto fino al cieco
Il colon sin si presenta sede di isolate formazioni diverticolari ad ampio colletto in atto indenni da patologia infiammatoria od emorragica.
a livello del terzo medio del colon ascendente si evidenzia piccola formazione adenomatosa rilevata di circa 0,3 mm di diametro a mantello roseo e soffice che viene rimossa con pinza da macrobiopsie (biopsie).
Indenni le altre regioni esaminate.
L'esame istologico ha poi diagnosticato un polipo iperplastico.
Il medico mi ha detto che si tratta di una lesione benigna che non ha possibilità di degenerazione.
Le chiedo quindi:
considerata la benignità quale rischio ho che si formino nuove lesioni e a che intervalli dovrò fare gli altri controlli endoscopici?
La ringrazio e la saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.1k visite dal 24/05/2010.
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