Dolori intestinali per tratto emorroidale infiamm.
Buongiorno,
nell’agosto del 2006 ho avuto delle fitte localizzate all’altezza dell’appendice, con perdite di sangue rosso vivo. Il mio medico non ha trovato nulla alla palpazione ma mi ha comunque prescritto una colonscopia, eseguita a settembre con parziale esito perché interrotta per intestino tortuoso. Più precisamente si fa riferimento ad una “congestione del plesso emorroidale ” . Dopo la colonscopia, avendo pulito l’intestino per la preparazione, le fitte sono scomparse ma la parte è rimasta saltuariamente indolenzita. Non avendo risolto il problema in quanto le perdite sono riprese ad intermittenza, ho eseguito un clisma opaco con tecnica del doppio contrasto con questo referto:
“si osserva regolare opacizzazione del grosso intestino, fino al fondo ciecale, si è avuta opacizzazione anche dell’appendice ciecale. Cieco antero-posto. Non si osservano immagini riferibili a lesioni vegetanti, stenosanti od infiltranti a carico di tutti i tratti colici indagati. Regolare l’austratura.” Persistendo ancora oggi le perdite di sangue e l’indolenzimento della parte, quale indagine sarebbe più appropriata per risolvere definitivamente il problema? Potrebbe essere d’aiuto una colonscopia virtuale?
Ringrazio anticipatamente e saluto.
nell’agosto del 2006 ho avuto delle fitte localizzate all’altezza dell’appendice, con perdite di sangue rosso vivo. Il mio medico non ha trovato nulla alla palpazione ma mi ha comunque prescritto una colonscopia, eseguita a settembre con parziale esito perché interrotta per intestino tortuoso. Più precisamente si fa riferimento ad una “congestione del plesso emorroidale ” . Dopo la colonscopia, avendo pulito l’intestino per la preparazione, le fitte sono scomparse ma la parte è rimasta saltuariamente indolenzita. Non avendo risolto il problema in quanto le perdite sono riprese ad intermittenza, ho eseguito un clisma opaco con tecnica del doppio contrasto con questo referto:
“si osserva regolare opacizzazione del grosso intestino, fino al fondo ciecale, si è avuta opacizzazione anche dell’appendice ciecale. Cieco antero-posto. Non si osservano immagini riferibili a lesioni vegetanti, stenosanti od infiltranti a carico di tutti i tratti colici indagati. Regolare l’austratura.” Persistendo ancora oggi le perdite di sangue e l’indolenzimento della parte, quale indagine sarebbe più appropriata per risolvere definitivamente il problema? Potrebbe essere d’aiuto una colonscopia virtuale?
Ringrazio anticipatamente e saluto.
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Le consiglierei di tentare in ogni caso di ripetere la colonscopia "tradizionale": a volte un ulteriore tentativo, magari con sedazione, consente di superare le difficoltà tecniche riscontrate in prima istanza. In alternativa, ma come seconda scelta, potrà eseguire un clisma opaco-TC.
Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1
[#3]
Caro Utente,
anche io condivido l'impostazione del Dott. Piscitelli ed anche la possibilità alternativa all'esecuzione della colonscopia virtuale. Ma sembra che la sua preoccupazione è anche il sanguinamento (sangue rosso vivo) e non soltanto il dolore al fianco destro. Per tale motivo il mio cosniglio è di sottoporsi ad una visita specialistica con videoproctoscopia digitale inmoo da determinare l'oiettività adominale (sindrome del colon irritabile?) ma soprattutto lo stato reale del apatologia emorroidaria che potrebbe essere la fonte del sanguinamento. Solo dopo questo primo passo potrebbe essere necessario l'approfondimento diagnostico, ma intanto potrebbe individuare una via terapeutica.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
anche io condivido l'impostazione del Dott. Piscitelli ed anche la possibilità alternativa all'esecuzione della colonscopia virtuale. Ma sembra che la sua preoccupazione è anche il sanguinamento (sangue rosso vivo) e non soltanto il dolore al fianco destro. Per tale motivo il mio cosniglio è di sottoporsi ad una visita specialistica con videoproctoscopia digitale inmoo da determinare l'oiettività adominale (sindrome del colon irritabile?) ma soprattutto lo stato reale del apatologia emorroidaria che potrebbe essere la fonte del sanguinamento. Solo dopo questo primo passo potrebbe essere necessario l'approfondimento diagnostico, ma intanto potrebbe individuare una via terapeutica.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
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[#5]
Caro Utente,
la videoproctoscopia digitale è un moderno esame endoscopico che permette lo studio degli ultimi 20 cm del tratto intestinale oltre che una precisa discriminazione delle patologie anali. Durante l'indagine, le imagini sono ingrandite fino a dieci volte ed il filmato è registrato su supporto digitale e possono essere rivedute in moviola fermo-immagine. I centri per la colonscopia tradizionale sono tantissimi, il consiglio è che se il suo intestino è particolarmente difficile da studiare è possibile effettuare l'esame in sedazione in modo che l'endoscopista possa eseguire con cautela e calma l'esame senza fare soffrire il paziente (motivo principale per cui spesso si interrompe l'esame).
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
la videoproctoscopia digitale è un moderno esame endoscopico che permette lo studio degli ultimi 20 cm del tratto intestinale oltre che una precisa discriminazione delle patologie anali. Durante l'indagine, le imagini sono ingrandite fino a dieci volte ed il filmato è registrato su supporto digitale e possono essere rivedute in moviola fermo-immagine. I centri per la colonscopia tradizionale sono tantissimi, il consiglio è che se il suo intestino è particolarmente difficile da studiare è possibile effettuare l'esame in sedazione in modo che l'endoscopista possa eseguire con cautela e calma l'esame senza fare soffrire il paziente (motivo principale per cui spesso si interrompe l'esame).
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
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[#6]
Utente
Grazie Dr. Nicastro, mi farò prescrivere la videoproctoscopia dal mio medico. La mia titubanza sul rifare la colonscopia tradizionale è per il timore che, anche se sotto sedazione, non si possa proseguire l'esame per la spiccata tortuosità del mio intestino o che si possa addirittura perforare; pensavo che con la colonscopia virtuale questi pericoli fossero evitati.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
[#7]
Caro Utente,
sicuramente la colonscopia virtuale non è pericolosa e non vi alcuna posssibilità di perforare il colon (è appunto virtuale non reale). L'esame è una TAC effettuata con apparecchiature di ultima generazione (multistrato) e prevede una preliminare preparazione intestinale del tutto simile a quella effettuata per la colonscopia tradizionale e in aggiunta delle analisi ematiche per l'uso del mezzo di contrasto. Però non bisogna fare confusione: la colonscopia virtuale è l'esame che studia il suo colon per intero e la sua necessità è relativa al fatto che la colonscopia nel suo caso risulta particolarmente difficoltosa, la vidoproctoscopia studia gli ultimi 20 cm del retto e tutto l'ano ed è necessaria per capire se l'origine del sanguinamento è determinato da una patologia del retto o dell'ano.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
sicuramente la colonscopia virtuale non è pericolosa e non vi alcuna posssibilità di perforare il colon (è appunto virtuale non reale). L'esame è una TAC effettuata con apparecchiature di ultima generazione (multistrato) e prevede una preliminare preparazione intestinale del tutto simile a quella effettuata per la colonscopia tradizionale e in aggiunta delle analisi ematiche per l'uso del mezzo di contrasto. Però non bisogna fare confusione: la colonscopia virtuale è l'esame che studia il suo colon per intero e la sua necessità è relativa al fatto che la colonscopia nel suo caso risulta particolarmente difficoltosa, la vidoproctoscopia studia gli ultimi 20 cm del retto e tutto l'ano ed è necessaria per capire se l'origine del sanguinamento è determinato da una patologia del retto o dell'ano.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 8.1k visite dal 07/06/2007.
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