Un intervento risolutore deciso 4 mesi fa, ma, visto il miglioramento,

Soffro di emorroidi da 5 anni. Ho subito 3 cicli di legature senza risultati apprezzabili. Due mesi fa, dopo l'ennesima crisi in seguito ad un'improvvisa stipsi, ho assunto l'hamolind e la situazione è notevolemente migliorata. A breve dovrei subire un intervento risolutore deciso 4 mesi fa, ma, visto il miglioramento, a me non sembra più necessario. Cosa devo fare?
Grazie per il vostro prezioso servizio
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Prof. Luigi Basso Chirurgo generale, Colonproctologo 129 6
Credo che, visto il fallimento della legatura elastica, non resta che l'intervento, anche in anestesia locale. L'Haemolind (in vendita presso lo SCV) è un prodotto svizzero simil-omeopatico composto da estratto emorroidario suino. E' efficace o si tratta di un effetto "placebo"? Mah, in qualche caso funziona, ma è pur vero che nei Paesi tecnologicamente più avanzati (USA, UK, etc.) nè sui testi più importanti di Chirurgia Colorettale non è nè contemplato l'Haemolind, nè lo sono i vari flavonoidi da noi tanto di moda (NON "Evidence Based Medicine"). Comunque le faccio tanti auguri. Prof. L. Basso (Roma)

Prof. L. Basso
Prof. Associato c/o "Sapienza" Università di Roma
Casa di Cura "Ars Medica", Roma
https://www.colonproctologia.com/it/default.aspx

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Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
alla sua domanda si può rispondere in due modi: scientificamente ed empaticamente.
Scientificamente parlando dovrei dirle che se c'era l'indicazione alla legatura elastica c'è anche quella all'intervento. In parole povere, c'è una malattia emorroidaria o un prolasso mucoso del retto (che in pratica è la stessa cosa). Questa condizioni richiede un intervento chirurgico.
Se invece provo a mettermi nei panni del paziente, il ragionamento da fare è un altro. Non si tratta di una malattia letale, quindi l'intervento viene fatto solo per migliorare la qualità di vita. Se questa è già migliorata con altri presidi (ma sono daccordo con il collega precedente sulla non scientificità di alcune "terapie"), allora non ci sarebbe necessità dell'intervento chirurgico.
L'intervento (comunque lo si esegua) ha pro e contro: sicuramente espone al rischio di complicanze, ma (di solito) risolve il problema, eliminando (o riducendo) il rischio di fastidi futuri. La "terapia" medica invece in questo caso può essere un buon sintomatico, ma nulla di più.
E' una decisione che spetta a lei dopo aver consultato il suo chirurgo.
Auguri

Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
la legatura elastica è indicata nel trattamento sintomatico delle emorroidi di 1° e 2° grado così come la terapia medica (orale e locale). La prima cosa da fare per indicare la necessità di un trattamento chirurgico è fare diagnosi di gravità. Il mio consiglio è di sottoporsi ad una visita proctologica completata con una viodeoproctoscopia digitale a seguito della quale lo specialista saprà dare la giusta impostazione terapeutica.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it

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Utente
Utente
Ringrazio innanzitutto per le numerose ed esaurienti risposte. Le mie emorroidi furono diagnosticate come di secondo grado. Dal mio punto di vista sarebbe comodo evitare l'intervento in vista delle possibili complicanze da anestesia (nel caso in cui fosse totale), della eventuale possibilità che non risolva del tutto il problema, del dolore e tempo di recupero post operatorio. A tutt'oggi la situazione, ed in particolare rispetto due mesi fa quando era per me estremamente grave (le emorroidi non rientravano), è tollerabile. Il punto è questo, posso sperare che la situazione si stabilizzi o perfino migliori (attualmente non sto assumento alcun farmaco), o comunque prima o poi dovrò sottopormi ad un intervento? Inoltre che tipo di intervento potrò attendermi se accetterò di eseguirlo presso il policlinico di Tor Vergata (domani ho gli esammi preliminari)?
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
da quanto da lei precisato le sue emorroidi sono comparabili ad un 3° grado ed è quindi indicato l'intervento chirurgico. La domanda sul tipo di intervento che le sarà fatto dovrebbe rivolgerla direttamente ai medici che la stanno curando.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
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Utente
Utente
Oggi ho effettuato gli accertamenti preliminari ed ho avuto l'occasione di parlare con un chirugo che mi ha spiegato che l'intervento sarà in radiofrequenza. Potrei sapere esattamente in cosa consiste, quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto ad altri tipi di intervento ed eventualmente le complicanze che potrebbero nascere? Distinti saluti.
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Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza attivo dal 2007 al 2013
Chirurgo generale, Colonproctologo, Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza
Gentile Utente,
l'emorroidectomia con pinza a radiofrequenza è una recente modifica dell'intervento classico sec.Milligan-Morgan. Il vantaggio della radiofrequenza è un maggior controllo sul sanguinamento e un minore dolore postoperatorio. Consiste nell'asportazione dei tre (di solito) gavoccioli emorroidari e della mucosa soprastante fino all'apice, che si trova ben all'interno dell'ano.
Come sicuramente saprà, esistono altri interventi per trattare la patologia emorroidaria. L'alternativa più diffusa è la prolassectomia (o anopessi) meccanica sec Longo.
La scelta dipende in gran parte dalla preferenza del chirurgo.
Recenti studi scientifici su un numero elevato di casi non hanno in realtà dimostrato una chiara superiorità dell'una o dell'altra tecnica, soprattutto nei risultati a distanza.
Nel suo caso, la tecnica migliore è quella che le propone il suo chirurgo: è con lui che deve instaurare un rapporto di fiducia. E' alla sua esperienza che deve rifarsi per valutare i rischi e le possibili complicanze.
Auguri
Giovanni D. Tebala
gtebala@medicitalia.it
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Utente
Utente
Sono passati 27 giorni dall'intervento. Il primo giorno, soprattutto a causa del tamponcino, è stato di sofferenza atroce. Durante la prima settimana il dolore è stato molto intenso, poi man mano la situazione è andata migliorando. Sono andato in bagno regolarmente e senza stitichezza degna di particolare nota. A tuttoggi comunque, nonostante feci estremamente morbide e praticamente nessuno sforzo per la defecazione, accuso ancora un po' di dolore (o forse bruciore). Volevo sapere se la sensazione è normale o no. Potrei avere una ragade? Accuso inoltre fastidiose, ancorché sempre più modeste, perdite. Documentandomi sono venuto a conoscenza del fatto che la possibilità di recidive con la tecnica Milligan-Morgan è estremamante bassa, ma è consigliabile comunque un regime alimentare appropriato?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Caro Utente,
perchè il tanmponcino? Il dolore post-operatorio quando è presente può essere dovuto ad uno spasmo sfinteriale ma con opportuni accorgimenti facilmente risolvibile. E' vero che l'emorroidectomia aperta è una tecnica sicura con recidiva quasi trascurabile ma questo dipende anche dall'esperienza del chirurgo operatore. Chi ha sofferto di emorroidi anche se ha subito l'intervento deve correggere se presente la stipsi, sempre.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro
www.attilionicastro.it
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Utente
Utente
A distanza di quattro anni e mezzo dall'intervento l'unico gavocciolo emorroidario che non fu asportato, di dimensioni ridotte, si è ingrandito e mi causa problemi.
Il chirurgo che mi operò mi disse che non lo aveva asportato per non restringere troppo il retto. Cosa devo fare? A pensare ad un nuovo intervento mi viene già da piangere.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671 234
Magari una legatura elastica puo' risolvere il problema.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la cortse risposta. Dove mi conviene rivolgermi, considerato che gravito geograficamente nella zona tra Roma sud e Pomezia?
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.2k 376 4
Gentile Utente
Una legatura elastica, se indicata, potrà essere eseguita nella stessa struttura dove è stato precedentemente trattato il prolasso emorroidario.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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