Un consiglio, mia sorella è stata operata il 14/12/2009
buona sera dottore, volevo chiederle un consiglio, mia sorella è stata operata il 14/12/2009 di fistole coccigea recidiva l'operazione è stata fatta lasciando aperta la frita e introducendo lo zaffo (la prima operazione l'ha subita nel giugno 2006 ma in quel caso la ferita venne suturata anche se la perdita di liquido c'è sempre stata) arrivo al dunque, ormai sono passati più di due mesi ed è ancora aperta la ferita, l'infermiere specialista che le faceva le medicazioni con lo zaffo da circa quasi due settimane non le sta mettendo più o zaffo sostenendo che il tessuto che doveva crescere è ricresciuto e si dev aspettare solo che si richiuda sopra, stamattina però mentre le stavo pulendo la ferita con un pò di acqua ossigenata ho notato più in basso tra le natiche un piccolo foro...sa dirmi cosa può essere ? mia sorella dice che le scorre ancora un pò di liquido misto a sangue però poco ..potrebbe provenire da questo foro? aggiungo che la ferita è stata lasciata aperta all'altezza del coccige...sonos tati dati due punti sopra e due punti sotto e poi molto più giù tra le natiche c'era un altro punto che infatti l'infermiere ha tolto "tardi2perchè il chirurgo non aveva lasciato nessuna traccia di questo punto più in basso! non so se sono riuscita a spiegarmi spero mi possa dare una mano!sono molto preoccupata perchè mia sorella ha già subito 2 interventi e ha solo 19 anni e quest'ultimo con lo zaffo è stato molto doloroso! spero mi risponda grazie e buon lavoro
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Gentile signora
la metodica che descrive, con guarigione per seconda intenzione, è una delle scelte per il trattamento di fistole sacrococcigee recidive. Quando la cicatrizzazione tende a superficializzarsi non è più necessario il posizionamento dello zaffo.
Purtoppo ogni trattamento non può considerarsi assoluto ed in ogni caso sono possibili recidive.
Poichè da quello che dice, le medicazioni sono state effettuate, da un infermiere (per quanto specialista), non potendo farlo personalmente via internet, le consiglierei di rivolgersi al collega che ha effettuato l'intervento, per la valutazione del piccolo foro da lei notato.
Cordiali saluti
la metodica che descrive, con guarigione per seconda intenzione, è una delle scelte per il trattamento di fistole sacrococcigee recidive. Quando la cicatrizzazione tende a superficializzarsi non è più necessario il posizionamento dello zaffo.
Purtoppo ogni trattamento non può considerarsi assoluto ed in ogni caso sono possibili recidive.
Poichè da quello che dice, le medicazioni sono state effettuate, da un infermiere (per quanto specialista), non potendo farlo personalmente via internet, le consiglierei di rivolgersi al collega che ha effettuato l'intervento, per la valutazione del piccolo foro da lei notato.
Cordiali saluti
Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 24/02/2010.
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