Cisti sebacea perianale
Soffro da parecchio tempo di emorroidi che ho sempre curato. Nell'ultima rettoscopia fatta pochi mesi fa sono risultate prensenti piccole emorroidi del canale anale con presenza di modesta iperemia aspecifica del retto distale. Devo dire che ho trovato giovamento con la terapia prescitta: Alvenex. Circa tre anni fa, l'ultima volta che ho avuto una seria crisi con fuoriuscita di emorroidi, dopo avere stabilizzato il problema con farmaci prescritti a quel tempo, mi è rimasto in corrispondenza dell'emorroide fuoriuscita un piccolo rigonfiamento non sferico ma allungato in direzione dell'ano. Ho sempre pensato fosse conseguenza della emorroide. Oggi, recatomi dal dermatologo per un altro problema, ho colto l'occasione per farmi dire che cosa fosse realmente questo noduletto esterno all'ano e duro al tatto. Mi ha detto che si trattava di una cisti sebacea e mi ha effettuato una escissione con laser. Mi ha detto di non medicare e non preoccuparmi che già da domani sarà tutto a posto. Adesso sanguina un po' e brucia. La mia domanda è questa: l'intervento con il laser è indicato per la rimozione suddetta, inoltre non sarebbe stato il caso di effettuare un esame istologico e stare più tranquilli? Infine, non è opportuno visto il sanguinamento una terapia antibiotica? Grazie e scusate per la mia ansia sicuramente ingiustificata.
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Una cisti sebacea, in quella posizione, mi risulta un'eventualita' piuttosto rara. Comunque il contenuto interno di queste particolari neoformazioni e' talmente tipico che spesso non lascia alcun dubbio sulla sua natura: questo e' (forse) cio' che deve aver pensato il Collega. Rimane il fatto che comunque l'esame istologico dovrebbe essere eseguito sempre su qualunque cosa venga asportata dall'organismo, ed e' quello che avviene nelle sale operatorie di tutti i Centri Chirurgici.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
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Ex utente
La ringrazio per la sua cortese risposta. Devo dire che sono un po' contrariato dal fatto che non abbia fatto l'esame istologico. Ho subito pensato che forse sarebbe stato meglio non lasciarmi operare subito e chiedere qualche altro parere, visto che non era nemmeno questo il motivo della mia vista, tra l'altro. Comunque adesso credo non ci sia più nulla da fare. E' il caso di preoccuparmi? Che mi consiglia?
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Ex utente
... e se si fosse trattato di marische? In effetti era una escrescenza cutanea dura, lunga circa 1 cm e alta meno di mezzo centimetro, nata ove ricordo c'è stato l'evento emorroidale. Ricordo che subito dopo l'evento per un po' la zona, identificabile al tatto come un rilievo allungato, è rimasta dolorante... poi con il tempo mi sono ritrovato questa escrescenza. Ma è possibile scambiare una marisca con una cisti sebacea?
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La cisti sebacea, come le dicevo, ha un aspetto (e un odore!!) molto caratteristici, ma in teoria tutto e' possibile, persino confonderla con una marisca emorroidaria, anche se sarebbe davvero una svista clamorosa. Comunque e' per questo che si fa sempre e comunque l'esame istologico: su questo non posso fare altro che darle ragione. Ora pero' credo che tornare indietro non sia possibile perche' il reperto sara' andato sicuramente distrutto.
Cordaili saluti
Cordaili saluti
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Al momento no: se il pezzo e' andato distrutto ovviamente l'esame istologico non si potra' piu' fare. Comunque, se si sia trattato di una cisti sebacea oppure di una marisca emorroidaria poco cambia: da nessuna delle due patologie ci si aspettano evoluzioni degne di grandi preoccupazioni.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 35.9k visite dal 11/02/2010.
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