Emorroidi non doloranti
Gentili dottori,
dopo un'attenta ricerca credo di non potermi rifare a casi già esaminati, e di dover quindi porre un nuovo quesito.
Riscontro con una certa frequenza dei piccoli rigonfiamenti esterni nella zona anale; non so dire si si tratti di emorroidi o di ragadi, tutto quello che posso affermare è che NON sono doloranti, nemmeno al tatto. Osservati per mezzo di uno specchio appaiono rosso-biancastre, mentre al tatto appaiono appena umide, di una sostanza incolore e SENZA cattivo odore. Molto raramente riscontro piccoli sanguinamenti di lieve entità.
Premetto che, a 42 anni, pratico frequentemente arti marziali (kung-fu), e spesso frequento stages che durano 6-7 ore consecutive e che comportano notevoli sforzi, oltretutto in posizioni in cui le gambe sono molto aperte.
Il mio insegnante avverte sempre che tali pratiche possono portare fastidi nella zona anale; difatti nei periodi in cui gli allenamenti sono rari, il problema diminuisce e a volte scompare del tutto.
Questo fatto un po' mi conforta, ma vorrei sapere come fare per ridurre il problema e soprattutto evitare che si trasformi in qualcosa di più grave.
Grazie mille
dopo un'attenta ricerca credo di non potermi rifare a casi già esaminati, e di dover quindi porre un nuovo quesito.
Riscontro con una certa frequenza dei piccoli rigonfiamenti esterni nella zona anale; non so dire si si tratti di emorroidi o di ragadi, tutto quello che posso affermare è che NON sono doloranti, nemmeno al tatto. Osservati per mezzo di uno specchio appaiono rosso-biancastre, mentre al tatto appaiono appena umide, di una sostanza incolore e SENZA cattivo odore. Molto raramente riscontro piccoli sanguinamenti di lieve entità.
Premetto che, a 42 anni, pratico frequentemente arti marziali (kung-fu), e spesso frequento stages che durano 6-7 ore consecutive e che comportano notevoli sforzi, oltretutto in posizioni in cui le gambe sono molto aperte.
Il mio insegnante avverte sempre che tali pratiche possono portare fastidi nella zona anale; difatti nei periodi in cui gli allenamenti sono rari, il problema diminuisce e a volte scompare del tutto.
Questo fatto un po' mi conforta, ma vorrei sapere come fare per ridurre il problema e soprattutto evitare che si trasformi in qualcosa di più grave.
Grazie mille
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Se ho ben compreso, l' unico sintomo è un modesto sanguinamento. In questo caso, una visita permettera' di confermare la diagnosi e proporre una terapia che, verosimilmente, sarà conservativa ed efficace per il sintomo che riferisce. In casi di progressione (imprevedibile e non prevenibile ) della patologia, potranno essere prese in considerazione ulteriori opzioni terapeutiche. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 29/12/2009.
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