Polictomia ed esame istologico

venivo ricoverata per polipo del retto prolassato del canale anale e in parte strozzato. esami nella norma. il giorno successivo exeresi della lesione polipoide tramite punti riassorbibili alla base del peduncolo e repertazione polipo peduncolato del canale anale ore 3 in pos. ginecologica, invio per es. istologico.
dopo 15 gg. si esegue colonscopia da un medico di mia fiducia, il cui referto enuncia: retto immediatamente oltrepassata la linea pettinata lesione ulcerativa di circa 1,5 cm ricoperta di fibrina,sede verosimilmente della pregressa polictomia, con bordi lievemente rilevati su cui si effettuano biopsie per es. istol. normale patter vascolare con normale lucentezza della mucosa sino alla valvola ileo-ciecale. (ref biopsia: sclerosi della tonaca propria sella mucosa)
l'esame istol.precedende, quello del polipo peduncolato ,denuncia chiaramente:
ano: neoformazione polipoide sessile, 37-25-22 mm. sezioni seriate in senso latero-laterale. inchiostrata base d'impianto. prelievi- 1..7 sezioni seriate. diagnosi microscopica 1-7: focolai multipli di adenocarcinoma g1, insorti su adenoma tubulo papillare,infiltranti focalmente l'asse connettivale del polipo. trombo neoplastico.base di impianto libera da proliferazioni noplastiche (distanza della neoplassia 6 mm).

veniva quindi eseguita una rm addome inferiore s e c contrasto mediante bobina endorettale,il cui referto dice:
t2 assiale coronale e saggittale t1 assiale t1 assiale dopo mdc + ricostruzioni t1 spir coronale dopo mdc.
in corrispondenza della parete rettalea a circa 2 cm dall' orefizio anale e' apprezzabile formazione ipointensa estendendosi in senso cranio caudale per circa 16 mm, ed in senso latero laterale per circa 15 mm. la lesione e' posta in corrispondenza della parete postero laterale sinistra ad ore 16-17 ed interessa anche lo strato iperintenso intermedio ma non coinvolge lo strato piu' esterno della parete rettale ne' sono presenti interessamenti del tessuto adiposo perirettale. dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico non si apprezzano enhancement patologici. non adenopatie in corrispondenza del mesoretto. la lesione e' verosimilmente stadiabile come t2 . e' stata programmata una tac addome per i prossimi giorni , seguira 'referto.
potrebbe gentilmente spiegarmi chiaramente il mio caso e perche' mi viene consigliato un intervento radicale del retto con stomia definitiva?
la ringrazio anticipatamente.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Da quanto riporta, parrebbe trattarsi di una neoformazione eteroplastica rettale bassa localizzata, la cui terapia chirurgica potrebbe comportare il sacrificio dell' apparato sfinteriale e quindi richiedere di necessità una colostomia definitiva.
La valutazione del suo caso tuttavia è opportuno venga fatta da chi la segue personalmente, ha richiesto o eseguito gli accertamenti riportati e puo' avere un quadro completo e diretto della situazione. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
grazie tanto dott. per la sollecita risposta, ma ci sono dei punti dei referti che non mi sono comprensibili: come puo', un polipo dichiarato "peduncolato" prima e dopo l'intervento diventare "sessile" nell'esame istologico? e poi un " G1" non corrisponde ad una displassia di grado lieve? e' possibile che non ci siano altre strade da seguire?
forse il tipo di intervento non e' stato radicale?
inoltre fra l'orefizio anale e la linea pettinata ci sono solo 2 cm? la ringrazio anticicpatamente e la terro' informata sull'esito della tac.
distinti saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Peduncoato e sessile sono definizioni macroscopiche e si riferiscono alla presenza o meno di un peduncolo, tutti i polipi nascono sessili , alcuni diventano peduncolati crescendo e col passar del tempo. Non è una valutazione microscopica.
G1 indica il grado di differenziazione di una neoplasia maligna. La displasia lieve è un' alterazione nell' ambito della benignità ed è un' altra cosa. Prego.
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Utente
Utente
grazie ancora per la sollecita risposta,anche se non completa. Ci terrei, ad avere anche il parere del dott.Giovanni Piazza al quale avevo chiesto il consulto.
la ringrazio e porgo distinti saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Prego, anche io leggero' con piacere il piacere del collega Piazza, le ricordo tuttavia che il sito non prevede richieste 'personalizzate'. Se desidera il parere di un professionista in particolare, puo' contattarlo in privato.
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Utente
Utente

Chiedo scusa per il troppo disturbo, ma volevo aggiungere che questa mattina ho eseguito la tac addome con e senza contrasto e tutto e' risulatato negativo grazie al cielo. Ancora, spero tanto nella consulenza del dott. Piazza o in mancanza, di altri specialisti del settore, in quanto ritengo la consulenza del dott Favara generica e non completa e tantomeno chiara. I referti che ho pubblicato, sono quelli originali dell'interveto e dell'esame istologoco quindi miei dubbi permangono, circa il polioo peduncolato 'prima' che diventa un ' sessile' poi, e circa la inequivocabile cicatrice di cm 1,5 (del presunto peduncolo) dichiarata dalla coloscopia e confermata dalla risonanza magnetica sotto ad un poilipo di cm 3,5 .... faccio proprio tanta fatica a comprendere , potete aiutarmi? Desidererei inoltre anche chiarimenti circa le distante dall'orefizio anale alla linea pettinata. Rimane comunque assodato che ho ben compreso che si parla di un tumore maligno anche se T2 G1, ma magari potrebbe ripondere ai trattamenti chemioterapici o radianti evitando l'intervento radicale di stomia definitiva.
confidando in una chiara risposta, ringrazio anticipatmente
























t2

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Mi spiace e mi scuso per essere risultato poco chiaro e incompleto.
Rispondo ai suoi quesiti:
- la linea pettinata o dentata è posta a 2-3 cm dalla rima anale
-la 'cicatrice' alla base del polipo corrisponde alla base di impianto, le misure riportate invece al polipo asportato: essendo il polipo di forma irregolare, è possibile e normale che abbia misure superiori a quella corrispondente alla base

La genericità della risposta è conseguente al fatto che la valutazione specifica del suo caso puo' essere fatta solo da chi la segue personalmente ed ha avuto modo di visitarla e valutare la sua situazione personalmente, le informazioni fornite a distanza hanno dei limiti e non possono sostituire la valutazione 'reale'
Anche le opzioni terapeutiche, come giustamente osserva, possono essere diverse (escissione locale, intervento radicale, radio eo chemioterapia pre o postoperatoria..) e in genere vengono valutate da chirurgo, endoscopista, oncologo nel singolo caso per proporre la soluzione piu' corretta ad ogni singolo paziente.
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Utente
Utente
Gentile dott Favara, la ringrazio ancora per la sollecita risposta, e per aver preso il mio caso cosi' a cuore. Torno però, a scriverle di nuovo, in quanto mi sebra di capire che, con giro di parole, si continua a descrivere le caretteristice macroscopiche di un polipo peduncolato, glissando il nocciolo del problema.
Il patologo, che ha eseguito l'esame istologico, mi ha spiegato personalmente e chiaramente che per 'sessile' si intende un polipo con base piatta e COMPLETAMENTE adeso alla parete intestinale e quindi con assenza di peduncolo. Inoltre, la distanza di 6mm dalla base d'impianto e' una sicurezza che determina il 'BASSO RISCHIO' che richiede un follow-up endoscopico nel tempo.
Sono trascorse ben 11 settimane dall'intervento e sia l'oncologo che il radioterapista per ben tre consulti hanno rinviato il caso al chirurgo e a tutt'oggi non ho effettuato nessuna terapia pre o postoperatoria. Dal canto suo il chirurgo dichiara di aver escisso un polipo peduncolato e di aver messo dei punti di sutura alla base del peduncolo, e quindi il mio dubbio dell'asportazione incompleta le sembra legittimo, data l'importanza dei margini di resezioni in una polictomia?
Riesce quindi chiaramente, una volta per tutte, a farmi capire perchè un adenocarcinoma G1, a basso rischio, con infiltrazione alla sottomucoa ,in assenza di linfonodi, di metastasi,di aneuplodia, dove non si è verificata ne occlusione nè perforazione intestinale in una cinquantenne con tutti i valori nella normae senza altre patoligie, impone l'intervento radicaale con stomia definitiva???????? La prego eviti di dirmi per la 3 volta che la valutazione del mio caso può essere fatta solo da chi mi segue personalmente, perchè non ci credo!
Ancora, confido tanto, in una piu' chiara risposta del dott. Piazza e nel ringraziarle sentitamente per il tempo dedicatomi, le invio cordiali saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
'Riesce quindi chiaramente, una volta per tutte, a farmi capire perchè un adenocarcinoma G1, a basso rischio, con infiltrazione alla sottomucoa ,in assenza di linfonodi, di metastasi,di aneuplodia, dove non si è verificata ne occlusione nè perforazione intestinale in una cinquantenne con tutti i valori nella normae senza altre patoligie, impone l'intervento radicaale con stomia definitiva????????'

La risposta a questo quesito sarebbe: non non riesco e non credo sia indicata una resezione, tuttavia, nel suo messaggio iniziale Lei ha riportato il reperto di una risonanza magnetica:

'veniva quindi eseguita una rm addome inferiore s e c contrasto mediante bobina endorettale,il cui referto dice:
t2 assiale coronale e saggittale t1 assiale t1 assiale dopo mdc + ricostruzioni t1 spir coronale dopo mdc.
in corrispondenza della parete rettalea a circa 2 cm dall' orefizio anale e' apprezzabile formazione ipointensa estendendosi in senso cranio caudale per circa 16 mm, ed in senso latero laterale per circa 15 mm. la lesione e' posta in corrispondenza della parete postero laterale sinistra ad ore 16-17 ed interessa anche lo strato iperintenso intermedio ma non coinvolge lo strato piu' esterno della parete rettale ne' sono presenti interessamenti del tessuto adiposo perirettale. dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico non si apprezzano enhancement patologici. non adenopatie in corrispondenza del mesoretto. la lesione e' verosimilmente stadiabile come t2'


che, se ho capito bene, è stata eseguita DOPO la polipectomia e che parrebbe descrivere una lesione ( o parte di una lesione ) ancora in sede.

successivamente descrive l' esito di una tc

'Chiedo scusa per il troppo disturbo, ma volevo aggiungere che questa mattina ho eseguito la tac addome con e senza contrasto e tutto e' risulatato negativo
grazie al cielo'

il cui reperto appare nettamente diverso da quello della risonanza e quindi apparentemente molto strano

quindi, per quanto riguarda le mie parole, non si tratta di ' giri di parole' o 'glissare il problema', quanto di impossibilità a dare pareri in presenza di dati cosi' contrastanti.
In sintesi, qualora l' esito della rmn fosse confermato, credo aperte tutte le possibilità , in caso contrario l' indicazione ad un follow up appare corretta.
Il fatto tuttavia che i colleghi che la seguono che ovviamente sono professionisti competenti, abbiano avuto bisogno di consulti ripetuti per esprimere un parere, lascia supporre che si tratti di un caso complesso anche agli occhi di chi lo gestisce personalmente e quindi, purtroppo, anche se mi spiace ripeterlo per la quarta volta, con limiti ancora maggiori a distanza.
A questo punto, sarei contento di conoscere le conclusioni dei curanti e le successive indicazioni terapeutiche che le daranno e le saro' grato se potrà aggiornarci.
Un caro saluto
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Utente
Utente
Grazie tanto per la rapida e FINALMENTE comprensibile risposta; confermo che la risonanza magnetica e' stata eseguita dopo 6 settimane dall'intervento e il referto della tac non l'ho ancora avuto in mano; è stato lo specialista titolare del caso che mi ha riferito: TUTTO NEGATIVO. Con tanto piacere le farò conoscere le conclusioni dei curanti.
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Utente
Utente
Buonasera, torno di nuovo a scrivere per ringraziarvi di cuore e augurare a tutti voi, un felice natale e un buon 2010 . Vorrei inoltre, come promesso, aggiornare il dott.Favara circa il mio caso. Confermo, la TAC è negativa, e sono state " ESCLUSE " altre lesioni in sede , fatta eccezione della cicatrice della pregressa polictomia; il tumore e' stato quindi stadiato come
T1 NO M0 e la prosecuzione terapeurica prevede un follow up stretto con controlli clinici e per immagini comprendenti anche eventuali biopsie trans anali.
Questa decisione al momento a contribuito ad allentare la mia tensione mi sono proposta di trascorrere il piu' serenamente possibile tutte le feste con la mia famiglia, e ... con il mio apparato anale... ma, nel dubbio che la mallattia sia in fase
preclinica o esista la possibilità che iniziano ad ammalarsi i linfonodi in sede mesorettale le vorrei domandare, in quanro tempo puo' verificarsi tutto questo? E, a parere suo, la decisione presa, e' la strategia migliore ????
Nel ringraziarla vivamente porgo cordiali saluti.
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Utente
Utente
buongiorno e buon anno a tutti. Ho notato in questi giorni di festività l'assenza del dott. Favara e quindi rimango pazientemente in attesea di una sua risposta. Vorrei aggiornarlo che nel frattempo è arrivato il secondo consulto dell'esame istologico del polipo anale, richiesto all'istituto dei tumori di milano per una secondo opinione, il quale enuncia:
adenocarcinoma intestinale moderatamente differenziato G2, insorto nel contesto di adenoma tubulo-villoso con displasia di alto e basso grado sec. WHO 2000 .La neoplasia infiltra e oltrepassa la muscularis mucosae (pT1 sec.AJCC 2002, adenoma cancerizzato sec GISCoR 2006) non sono evidenti franche immagini di embolizzazione vascolare in corrispondenza del penducolo. E’ presente scarso infiltrato linfoide peritumorale. Sono presenti immagini di budding tumorale lungo il fronte di avanzamento stromale del tumore (risio et al GISCoR 2006) . la neoplasia dista almeno cm 0,7 dal margine di resezione profondo ed almeno cm 0,6 dal margine laterale piu’ vicino, margine di resezione laterali e profondo: INDENNI. Rapporto percentuale adenocarcinoma/adenoma: 30% pT1 NxMx sec AJCC 2002.
Quindi,il caso veniva ridiscusso con gli oncologi in merito alla prosecuzione terapeutica e veniva deciso il follow stretto clinico e strumentale, rimandando (almeno per il momento, ed io mi auguro e spero DEFINITIVAMENTE) l’intervento di radicalizzazione chirurgica con colostomia definitiva, data la sede ultrabassa del polipo.
Il primario della chirurgia ,che mi ha seguito personalmente e appassionatamente ,teme la possibilita’ della presenza di malattia linfonodale in sede mesorettale pari al 15%, o che la malattia sia tutt’ora in fase preclinica o sistemica, io dal canto mio vorrei tanto, tanto , considerarmi GUARITA , Lei cosa ne pensa? E se dovvesse ripresentarsi la malattia in quanto tempo ciò avverrebbe e quali soni i sintoni ai quali prestare attenzione? nel ringraziarla di cuore per la sua disponibilità , il tempo e la PAZIENZA accordatami, porgo cordiali saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Ho letto l 'aggiornamento e la ringrazio. La terapia dello stadio T1 mendante escissione locale e follow up è corretta. L' eventuale presenza di malattia nelle percentuali da lei indicate nei linfonodi puo' diventare identificabile a distanza variabile di tempo ma in genere è tanto piu' imporobabile quanto piu' tempo passa, questo è il motivo per cui il follow up è piu' stretto all' inizio e successivamente prevede intervalli di tempo maggiori alla scopo di identificare malattia presente prima che compaiano eventuali sintomi. Ancora auguri!
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Utente
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***ATTENZIONE!***
Questo consulto risulta aggiornato a più di DUE MESI fa:
valuta attentamente se la tua risposta può ancora essere utile all'utente!

Se ritieni opportuno inviare comunque il tuo consulto all'utente allora CANCELLA TUTTO QUESTO AVVISO e scrivi qui di seguito, grazie.
Gentile dott. Favara, torno di nuovo a scriverle per aggiornarla sul mio caso. Di recente ,ho eseguito una eco endoscopia risultata negative e successivamente un ‘ anoscopia con prelievi della mucosa. Il referto dell’esame istologico denuncia: edema e flogosi cronica nella tonaca propria della mucosa.
Le chiedo gentilmente se può spiegarmi chiaramente il significato e cosa devo fare per eliminare l’infiammazione che fra l’altro, non avverto minimamente, mentre sono presenti dei dolori locali moderati nei tessuti pelvici e nel codino tipo “morso” che vanno e vengono più volte al giorno e un dolore tipo contrattura all’inguine sinistro che scende lungo il retro della coscia e va a fermarsi dietro il ginocchio; e persiste da mesi un malessere generale di stanchezza e sfinimento con sudarelle frequenti , può indicarmi cosa è meglio fare?
Vorrei anche conoscere il programma del follow-up indicato nel mio caso. Nel ringraziarla anticipatamente, porgo distinti saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sicuramente consultare i colleghi che la seguono per il programma di follow up che puo' variare tra diversi centri.
L' esito dell' esame istologico è compatibile con la procedura subita e verosimilmente non richiede terapia alcuna, mentre i sintomi possono essere in parte riferibili agli esiti dell 'intervento ma comunque meritevoli di un controllo chirurgico
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Utente
Utente
gentile dott Favara, torno a scriverle per aggiornarla sulla mia situazione clinica: durante questo anno di follow-up è stata effettuata un'anoscopia con 6 prelievi, una ecoendo rettale, una colonscopia fino alla flessura epatica non completata per scarsa toilette, una ecografia epatica e RX torace , risultati completamente negativi ed esami completi del sangue ogni tre mesi con tutti i valori, compresi i marchers tumorali, nella norma, ma nonostante tutto questo io continuo ad accusare : SFINIMENTO generalizzato, senso di sbandamento al risveglio, gambe a pezzi e pesanti nel salire le scale, stanchezza PRONUNCIATA e svogliatezza,nel fare ciò che mi piace fare, intense e frequenti sudarelle concentrate soprattutto nelle prime ore della mattina.
Dolori moderati localmente, anche a riposo, nei tessuti pelvici anteriori e posteriori, più significativi al gluteo sinistro nell’ inguine e nei dintorni. Riflessi dolorosi , tipo morso, sul codino e parte del bacino destro con leggera interessamento della colonna vertebrale centrale. Brevi nella durata, ma intense fitte molto dolorose all’inguine sinistro, in entrambe le ascelle e soprattutto nelle cavità posteriore delle ginocchia, diverse volte durante le 24 ore con sintomi di presvenimento.
Non so proprio che cosa fare,continuo a ripetermi:
SONO GUARITA E NON MALATA, il polipo maligno è stato tolto e: NON C'E' PIU', eppoi ho piena fiducia negli specilisti che mi seguono e nel mio medico di FAMIGLIA , e detesto fare: LA FINTA MALATA, perchè non mi porta nnessun vantaggio e malvolentieri mi sottopongo ad esami invasi ma, tutti questi sintomi li avverto chiaramente ed aumentano con il passare del tempo ed A N S I A a parte mi preoccupano perchè non riesco a recuperare il mio benessere fisico che ho sempre avuto. Gradirei un suo parere sul da farsi e ringraziandola anticipatamente porgo distinti saluti.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Buongiorno, mi spiace leggere quanto descrive. In effetti tuttavia non appare esserci alcuna correlazione tra il polipo e i sintomi attuali, credo quindi corretto indagare la suituazione attuale su indicazione del suo medico ed eventualmente, qualora in effetti l' ansia risulti avere un ruolo determinante, con uno specialista psicologo o psichiatra. Auguri!
Tumore del colon retto

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