Emorroidi e visite da consigliare

Salve, qualche tempo fa, tra la fine di Gennaio e l'inizio di Febbraio '09, ho avuto un problema di emorroidi. Nello specifico mi e' uscita una sorta di "pallina" in zona anale, ed ancora oggi non ho ben capito se si e' trattato di una emorroide esterna, di una marisca (non so neanche se siano la stessa cosa), o altro. Purtroppo il mio medico curante e il chirurgo a cui mi sono rivolto, non mi hanno dato una speigazione precisa. So solo che il dolore era fortissimo, tanto da non poter dormire la notte.
Il problema e' stato curato con Arvenum e delle supposte (se non ricordo male, Proctolin). Dopo un po' di tempo, ho sentito nuovamente dei disagi nella zona, ma questa volta la sensazione era quella di avere un corpo estraneo all'interno. Ho effettuato quindi una nuova visita chirurgica, ed il chirurgo, dopo una esplorazione con un dito, si meravigliava del mio disagio in quanto non avvertiva la presenza di emorroidi. Mi ha consigliato quindi di effettuare una colonscopia, eseguita agli inizi di Giugno. Riporto di seguito l'esito dell'esame.
Esplorazione fino alla flesura splenica.
Non alterazioni di rilievo a carico di tutto il tratto esplorato.
Ectasai della vena perianale di III erosa ma non sanguinante al momento dell'indagine.

Lo stesso medico che ha eseguito l'esame mi ha prescritto una cura con supposte e compresse, purtroppo pero' non ho modo di risalire ai medicinali prescritti.
Attualmente ho ancora dei disturbi, non sono dolori ma dei fastidi, a volte anche di notevole intensita', come di una presenza di corpi estranei all'interno del canale rettale ed in prossimita' dell'ano stesso.
Come ulteriore informazione, non ho problemi di stitichezza, ne ho mai avuto sanguinamenti durante la defecazione.
Il consiglio che vorrei chiedere riguarda le visite e gli esami da dover eseguire, quali sono gli specialisti da poter consultare, usufruendo del SSN.
Chiedo questo per poter meglio discutere con il mio medico curante, che dovrei vedere a giorni, riguardo la strada da intraprendere per risolvere il problema.
Tanto per fare un esempio, e' possibile, anziche' richiedere una visita chirurgina, richiedere una visita piu' specialistica, tramite il ssn?
Attualmente sto prendendo ancora Arvenum, e l'ultima "crisi" si e' verificata circa tre settimane fa ed e' ancora in atto.
Grazie
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 671
Certo, il suo medico puo' chiedere una visita proctologica. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Buon giorno,
come prima cosa vorrei ringraziare per la risposta ricevuta.
Ho appena prenotato una visita proctologica che sara' eseguita fra qualche giorno.
Vorrei approfittare della vostra disponibilita' per un porre un paio di domande.
Quando chi ha effettuato la colonscopia parla di ectasai (immagino sia un errore di battitura, credo volesse dire ectasia) di III grado, intende dire che ha valutato la presenza di malattia emorroidaria di III grado?
Come viene eseguita una prima visita proctologica?
Il medico dispone di qualche strumento per poter osservare meglio la parte interessata?
E' necessario un minimo di preparazione?
Grazie ancora
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
Sembra la descrizione un prolasso emorroidario di III grado, interessante un solo gavocciolo con notevole ectasia venosa ed erosione della mucosa di rivestimento. Quello che non quadra e' l'assenza di patologia emorroidaria descritta dal chirurgo che ha eseguito la prima visita.
L esame obiettivo della regione anale e perianale e la proctoscopia, che sono parte integrante della visita proctologica, chiariranno la diagnosi.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Buon giorno,
Intanto ringrazio nuovamente per le risposte avute.
Sono riuscito a farmi visitare dal proctologo, il quale non trova nulla di strano.
Ha per un attimo preso in considerazione l'ipotesi di effettuare una defecografia per controllare che non ci sia un prolasso, ma poi ha consideato che, vista anche l'eta', e' una eventualita' abbastanza remota.
Mi ha quindi consigliato semplicemente di fare un po' di attivita' fisica per migliorare il tono generale, e prendere per un mese, due volte al giorno, Arvenum, a causa di una leggera congestione che ha trovato.
Credo che faro' passare questo mese sotto Arvenum, e se la cosa non dovesse migliorare, provero' a chiedere al mio medico di effettuare una defecografia.
Credo comunque che a questo punto sia definitivamente da scartare l'ipotesi iniziale di un problema emorroidario.
Grazie ancora
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Prego.
E' giusto che lei segua i consigli di chi la visitata.
La saluto e resto in attesa di sue notizie.
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Utente
Utente
Buon giorno a tutti,
chiedo scusa se sono costretto a resuscitare una richiesta tanto vecchia, ma i problemi continuano, e vorrei qualche vostro parere.
Dopo l'ultima visita descritta in precedenza, dato che i disturbi continuavano, ho effettuato una defecografia che riporta ARA di circa 150 gradi, discreta intussuscezione della mucosa rettale e tempo di defecazione inferiore ai 30 secondi.
Ho naturalmente effettuato una nuova visita proctologica a fine novembre 2010, e il referto parla semplicemente di una modesta congestione emorroidaria prevalentemente nella componente marginale esterna.
La dottoressa che mi ha visitato mi consigliava quindi, in caso di disturbi, di ocntinuare con la terapia gia' conosciuta, cioe' Arvenum 500 ed eventualmente una crema locale, escludendo comunque la necessita' di un intervento chirurgico.
Ho tentato di prendere "di petto" la situazione e per circa 15 giorni ho usato Arvenum (2 scatole) e Proctolin supposte (2 scatole). Dato che il fastidio comunque continuava, sono andato dal mio medico curante che mi ha consigliato l'utilizzo di Venoruton bustine e Ultraproct crema. Ho inoltre ripreso a fare attivita' fisica alternando della corsa leggera, della cyclette e un po' di attrezzistica leggera. Purtroppo in questo perido, da fine novembre ad oggi, posso dire di aver sempre avvertito dei fastidi, ad esclusione forse di una settimana, a volte leggeri, a volte piu' intensi.
Purtroppo per lavoro sono "costretto" su una sedia per tutto il tempo.
Cosa posso fare per risolvere il mio problema?
Quali consigli potete darmi?
Grazie di tutto sin d'ora.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
Lei parla di problemi e di fastidi senza precisare quali sono i problemi e quale i fastidi.
La necessità, per la malattia emorroidaria indipendentemente dal grado di prolasso, di ricorrere ad una soluzione chirurgica, dipende proprio dall'intensità della sintomatologia, dal fallimento della terapia medica e da quanto la sintomatologia interferisce con la qualità della vita del paziente.
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Utente
Utente
Buona sera e grazie per la tempestiva risposta.
In effetti non ho specificato molto, e di questo me ne scuso.
In effetti non e' neanche facilissimo spiegare quali sono effettivamente i fastidi, provero' ad essere il piu' chiaro possibile.
Come scrivevo nel primo messaggio, la sensazione e' quella di avere un corpo estraneo all'interno ed in prossimita' dell'orizifio anale, una sensazione di bruciore interno, di pesantezza interna (come se ci fosse qualche cosa "appeso" all'interno, e quelle di "movimenti" interni. In oltre a volte ci sono dei piccoli spasmi allo sfintere, anche se la proctologa che mi ha visitato l'ultima volta parla di tensione sfinterale normale.
Le due sensazioni piu' fastidiose sono il briciore e la sensazione di presenza di corpi estranei.
Una cosa che ho omesso nei messaggi precedenti, e non so se puo' essere rilevante, e' che da sempre, dopo essere andato in bagno, avevo una specie di rigonfiamento nell'apice anale che da verso i testicoli; rigonfiamento che rientrava qualche minuto dopo. Attualmente questo rigonfiamento e' quasi sempre presente, e dopo aver evacuato, e' piu' esteso e ne appare un'altro. Per cercare di spiegarmi meglio, questi due rigonfiamenti coprono i due terzi del bordo anale, nella misura di un terzo ciascuno.
Vogio precisare che questi rigonfiamenti non sembrano venire dall'interno, ma sono proprio sul bordo anale esterno.
Una cosa che ancora non ho capito, e' cosa si intende per congestione emorroidaria, se e' effettivamente legata ad una malattia emorroidaria o e' cosa diversa.
Grazie ancora di tutto.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
La sua sintomatologia e la congestione sono da riferire alla malattia emorroidaria.
Indipendentemente dal grado di prolasso emorroidario diagnosticato, in caso di insuccesso della terapia medica, perdurando la sintomatologia, è consigliabile una ulteriore valutazione per prendere in cosiderazione una soluzione chirurgica del problema.
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Utente
Utente
Grazie ancora per la risposta.
Avrei ancora un paio di domande da fare, sperando di non dare troppo disturbo.
Esiste eventualmente una terapia medica piu' "aggressiva" di quella gia' seguita, da poter tentare prima di ricorrere alla chirurgia?

Con mia moglie, fino a qualche tempo fa, nei nostri giochi erotici, a volte usavamo stimolarci anche analmente con l'utlizzo di sex-toys. Io ho sospeso questa attivita' (come ricevitore, chiaramente), proprio per evitare complicanze. Quando queste crisi emorroidarie sono in uno stato di calma, subire una penetrazione anale puo' interferire con la situazione andando a "svegliare il can che dorme?"
Grazie per le eventuali risposte, buona serata a tutti.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Gentile Utente
Non facciamo a distanza prescrizioni. In linea generale, i farmaci da lei utilizzati sono utili per far fronte alla sintomatologia della malattia emorroidaria.
L'utilizzo di sex-toys può, in ogni caso, determinare, mediante lo sfregamento, irritazioni e congestioni della mucosa di rivestimento del canale anale e del tessuto emorroidario.
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Utente
Utente
Chiedo scusa se riesco a collegarmi solo ora, vorrei ringraziare per le risposte ricevute.
Naturalmente non chiedevo delle prescrizioni, ma solo l'indicazione, che ho ricevuto, che la terapia medica e' adatta e che, in caso del ripetersi dei problemi, l'unica via e' quella chirurgica.
A quesgo punto cerchero' di sottopormi ad ulteriori visite, devo solo cercare quelle strutture che, tendenzialmenete, preferiscono usare quelle tecniche (tipo Longo) che hanno un decorso post-operatotio piu' semplice e veloce, sperando che si possano utilizzare anche nel mio caso.
Un sentito ringraziamento!
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Una visita Colonproctologica di controllo ,integrata da una proctoscopia, serviranno, cessata la fase acuta, per una precisa valutazione del grado di prolasso rettoanale, del su problema emorroidario, e per una eventuale indicazione chirurgica.
Ormai la tecnica di Longo è così diffusamente praticata che non le riuscira difficile trovare una struttura pubblica dove viene eseguita.
Ci tenga informati.
[#14]
Utente
Utente
Buon giorno,
scrivo solo per dire che una settimana fa ho sostenuto una ulteriore visita proctologica.
Il chirurgo ha detto che vista la minima dimensione delle emorroidi stesse, non e' consigliabile nessun intervento chirurgico.
Mi ha quindi prescritto delle pasticche, Haemolind, acquistabili solo presso la farmacia del Vaticano, che dovrebbero essere piu' efficaci rispetto alle terapie mediche gia' sostenute.
Per circa una settimana non ho avuto grossi problemi, mentre da ieri sto risentendo qualche problemino.
Il chirurgo mi ha consigliato di seguire questa terapia per tre mesi, e di vedere poi come va.
Grazie ancora di tutte le risposte che mi avete dato.
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Dr. Alfonso Alderisio Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo 60 1
seguirei il consiglio del proctologo per poi rivalutare i risultati
auguri

Dr. alfonso alderisio

[#16]
Utente
Utente
Aggiornamento dopo un po' di tempo.
Dopo visite, terapie e quant'altro, sono stato operato, dopo un anno e due mesi di lista d'attesa, con il metodo THD in un ospedale di Roma.
A qualche mese di distanza dall'operazione, posso dire di aver risolto poco.
Sempre presenti gli stessi disturbi anche se le emorroidi sembrano ben riposizionate. Ora sto provando anche in un altro ospedale, dopo la prima visita mi e' stata assegnata una terapia medica con Alvenex, ma anche questa volta nulla e' cambiato. Avro' un ulteriore visita, in questa seconda struttura fra qualche settimana.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Se lo riterrà opportuno ci tenga informati.
[#18]
Utente
Utente
Ogni tanto mi trovo a dover resuscitare questo thread.
In seguito al totale insuccesso dell'intervento con metodo THD, alla terza visita proctologica, vista una trombosi in corso e il fallimento della terapia medica, sono stato messo in lista d'attesa per un nuovo intervento e dopo 15 mesi sono stato nuovamente operato tramite emorroidectomia aperta Morgan Milligan e l'utilizzo di una pinza a radiofrequenza per i tagli.
Sono passati una cinquantina di giorni, le ferite esterne, quelle visibili intorno all'ano sono da pochissimo guarite, ma la sensazione interna è quella di bruciore, presenza di qualcosa di estraneo, prurito, ferite; insomma, più o meno le stesse sensazioni che avevo prima di subire l'intervento.
Due settimane dopo l'intervento ho fatto il primo (ed unico) controllo post operatorio ed il chirurgo che mi ha visitato non ha trovato situazioni anomale, se non per una buona presenza di pus, a suo dire "superficiale" che non richiedeva ulteriori azioni.
Mi ha detto che nel giro di due o tre settimane (quindi 4 o 5 dall'intervento), tutto sarebbe dovuto tornare nella norma.
Non mi ha neanche consigliato ulteriori controlli, dicendo che se non ci fossero stati problemi particolari, non sarei dovuto tornare.
Ora siamo a 7 settimane dall'operazione, come scrivevo le ferite esterne si sono rimarginate da pochissimo (tre o quattro giorni) anche se, quando mi lavo la zona, può capitare che senta un leggero prurito. Quello che vi chiedo è se ciò che avverto nel canale rettale, è ancora da considerare normale (immagino che all'interno, per umidità e mancanza di aria, le ferite asciughino e si rimarginino in tempi più lunghi) e devo avere solo un pochino di pazienza in più, o è il caso di pensare di fare un nuovo controllo.
Non voglio pensare che anche questa volta l'intervento sia stato inutile.
Grazie e buona giornata
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
Tempi lunghi, per una completa guarigione, sono una caratteristica della tecnica di Milligan-Morgan, questa,anche se eseguita con pinze ad ultrasuoni o radiofrequenza, mantiene la caratteristica di avere tempi lunghi per una completa guarigione, spesso ritardi di cicatrizzazione, legati a fenomeni suppurativi(una buona presenza di pus, a suo dire "superficiale"), li rendono ancora più lunghi.
Dalla descrizione della sintomatologia non possiamo imputare ad altro( ulteriore insuccesso dopo THD?) il suo tormentato decorso post operatorio.
Se la sintomatologia non regredirà, nel breve, sarà utile un ulteriore controllo.
Cordiali saluti.
Emorroidi

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