Ascesso perianale indolore
Indolore se non si va a premerlo.
Come potrebbe evolvere se non mi sottoponessi all’intervento dí incisione?
Grazie
l' esecuzione di una ecoendoanale 3D o una RM per valutare i rapporti che, questa infiammazione, ha con gli sfinteri
Cordiali saluti.
NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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La ringrazio.
La necessità di una incisione dipende dalle dimensioni della raccolta purulenta e dalla
sintomatologia associata.
Va eseguita una visita proctologica.
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Sempre grazie per la Sua preziosa utilità.
A distanza non ho elementi per poter contraddire diagnosi ed indicazione.
Prego.
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Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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l' ecoendoanale serve per lo studio degli ascessi e fistole perianali, nel suo caso, se il proctologo ha chiarito che questo ascesso è un problema cutaneo e non proctologico, è inutile eseguire questi esami.
Se ha dubbi sulla diagnosi andrebbe eseguita una nuova visita proctologica.
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Indichiamo solo quali esami sono necessari per chiarire alcune patologie.
La RM pelvica perineale con contrasto, per lo studio degli ascessi e le fistole perianali, è
l' esame da eseguire per i casi, accertati di ascesso perianale.
Esame che va richiesto dallo specialista di riferimento con specifica indicazione.
Questi esami vanno richiesti a ragione veduta e solo quando lo specialista lo ritiene opportuno.
Le dico questo per farle capire che il curante non farà nessuna prescrizione se non richiesta dallo specialista.
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Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Questa tumefazione che ho da almeno un mese, ma potrebbe essere molto di più perché l’ho scoperta casualmente, e’ assolutamente indolore e non causa febbre, brividi, ne’ alcun altro sintomo. Può essere lo stesso un ascesso? Lo chiedo perché in genere quando c’è pus c’è infezione, e si sente anche dolore. Grazie.
Con la RM chiarirà.
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(RM) In corrispondenza del tratto distale del canale anale, tra le ore 7 e le ore 8, si documenta la presenza di orifizio interno di tramite fistoloso superficiale che appare decorrere postero-caudalmente in fossa ischio-anale destra con orifizio esterno a livello della linea interglutea destra.
Il suddetto tragitto presenta diametro massimo di circa 4 mm con pareti iperemiche e caratterizzate da vivace potenziamento post somministrazione di MdC e a contenuto fluido-corpuscolato. Non si documentano aree di alterato segnale a carico dell'apparato sfinteriale in presenza di rapporto di stretta contiguità del suddetto tragitto con una la branca destra del muscolo sfintere esterno.
Nodulia linfonodale reattiva in sede inguinale bilaterale. In via collaterale si documenta modico ispessimento parietale in corrispondenza dell'ampolla rettale meritevole di correlazione al dato clinico. Si rimanda allo specialista di riferimento per la correlazione clinica e il monitoraggio clinico-strumentale a distanza.
Andrà trattata chirurgicamente dopo una risoluzione
dell' intensa attività infiammatoria ancora presente.
Prego.
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Prego
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"con orifizio esterno a livello della linea interglutea destra"
Questo è quello che dice la RM!
Sì! è possibile che il tragitto fistoloso sia giunto, senza aprirsi, nelle sede dove lei riferiva la piccola tumefazione sottocutanea (5 mm), questo anche per quello interno.
Per questi motivi le dicevo che è necessaria una visita diretta, visita per chiarire alcuni aspetti della sua fistola e per una programmazione terapeutica.
Prego.
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Bisturi. Il fatto dottore è che se io avessi un orifizio interno, come minimo sentirei dolore all’ evacuazione, per non parlare dell’infezione che si creerebbe. Allora le chiedo: quale è l’esame che, prima di andare in sala operatoria, possa chiarire la situazione perfettamente, in modo da poter scegliere l’intervento da fare non a scatola chiusa ? L’ecografia esterna non c’è riuscita, la risonanza a quanto pare non ci è riuscita perché dichiara che io ho un orifizio esterno e uno interno. Ma nessuno li vede. Possibile che io debba arrivare a farmi aprire per capire cosa ho? Grazie
Con una ecoendoanale 3D, integrandola con quanto descritto dalla RM, potrei fornirle qualche informazione in più.
Prego.
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In questo momento sembrerebbe tutto silente, ma se è presente un tragitto fostoloso ed una piccola raccolta
l' eco la evidenzierà.
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Con la palpazione e
l' osservazione si può capire dove il tragitto fistoloso si è fatto strada, lei ha sempre parlato di piccola tumefazione cutanea, quella è la sede dove termina il tragitto e dove va ricercato.
Raramente, in assenza di intensa attività infiammatoria e secrezione purulenta, si riesce ad individuare il tramite interno.
Attendiamo la risposta ecografica.
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Il tramite risulta sottile e raggiunge il sottocute perinale ad ore 10 senza aprirsi a livello cutaneo.
Non segni di flogosi attiva al momento.
Non tramiti collaterali associati
Non cavità ascessuali associate.
(Fistola quiescente). Si consiglia monitoraggio clinico e nel caso di attività flogiatica, fistulectomia . Ammetto di essere confuso. Buona Pasqua dottore.
In assenza di alterazioni cutanee, che segnalano la presenza di un tragitto fistoloso, l'indicazione ad attendere è condivisibile.
Ma rileggendo il suo primo post: Ho scoperto casualmente di avere una piccola tumefazione sottocutanea (5 mm).
Mi chiedo se realmente in quella zona non esiste una piccola alterazione della cute, alterazioni minime che non sfuggono ad occhio esperto, che ci indichi che li è presente la fistola e che li che bisogna cercare, per imperciarla con lo specillo e procedere al trattamento chirurgico.
Ne parli con il proctologo.
NAPOLI
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La sua, dalla descrizione ecografica, non è una fistola complessa.
Escluderi l' applicazione di tali tecniche.
Una precisa indicazione, come le avevo già scritto, non può precedere l'accertamento con una visita.
Prego.
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