Problemi sfintere anale interno dopo visita proctologica

La scorsa settimana ho eseguito una visita proctologica per problemi di stipsi con gonfiore addominale.

Durante la visita è stata effettuata un ano-rettoscopia (con insufflazione d’aria) che non ha evidenziato alcun problema.

La diagnosi finale è stata una disbiosi intestinale e stipsi legata a fluttuazioni ormonali (inizio menopausa).

Durante la visita non ho avvertito dolore grazie all’abbondante lubrificante anestetico, tranne nell’ultima parte della rettoscopia, dove ho sentito grattare sulla mucosa del retto (forse contatto della piccola telecamera con la mucosa?).
Comunicato il disagio al medico, mi è stato chiesto di resistere perché la procedura era ormai alla fine.

Tuttavia, nel corso della giornata e soprattutto la sera, ho avuto forte dolore e senso di infiammazione alla mucosa del retto e dolore al nervo pudendo, tanto da non riuscire a stare ne’ seduta né distesa in posizione supina.

Dopo aver assunto, su indicazione della guardia medica, antinfiammatori, analgesici e unguenti locali, nel corso della giornata seguente il dolore si è attenuato.
La sensazione è perdurata anche nei giorni seguenti, a livello sia della mucosa rettale sia di quella del canale anale, dove, al tatto, si potevano sentire come piccole escoriazioni.

Provando, in alcuni casi, fastidio nell’ applicare l’unguento con l’applicatore, ho, a volte, utilizzato delicatamente un dito.
In tale occasione mi sono resa conto di un’enorme dilatazione dello sfintere anale interno, che risulta totalmente diverso da com’era prima della visita.

Inoltre, attualmente non ho un chiaro stimolo alla defecazione; sento solo un senso di pienezza e pressione nel retto che mi porta a provare ad evacuare.
Nel corso dell’evacuazione (dove spesso devo forzare) e anche dopo ho dolore e senso di tensione al pavimento pelvico.
Tali problemi non erano presenti prima della visita e dell’esame strumentale.

Chiedo: può l’esame manuale o strumentale aver provocato uno stiramento o qualche altra lesione allo sfintere anale interno?
In caso contrario come spiegare la sensibile dilatazione ben percepibile e i problemi in fase di evacuazione?

Pongo la domanda qui e non direttamente al medico che mi ha visitata, in quanto non ho trovato empatia.
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.9k 390
Va visitata! La sola rettoscopia, in assenza di una patologia ano rettale(infiammazioni etc.) non può aver scatenato tutto questo.
A distanza, inoltre, non è possibile escludere una "reazione allergica" ai componenti del lubrificanti utilizzato per l' esame.
Cordiali saluti.

NAPOLI
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Gentile dottore, la ringrazio per la celere risposta.
Sinceramente io percepivo una sensazione di infiammazione ano-rettale già prima della visita, subito comunicata al medico, tuttavia senza alcun riscontro in merito.
All’inserimento del rettoscopio io non ho avvertito dolore, ma un’intenso bruciore, anch’esso comunicato subito al medico .senza alcuna risposta
Ciò che più mi lascia perplessa è, a distanza di una settimana, la dilatazione dello sfintere anale interno, davvero percepibile al tatto anche a chi come non è un medico .
La ringrazio per le indicazioni.
Cordiali saluti.
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