Tecniche operazioni prolasso
Purtroppo il mio prolasso, accompagnato da un'ulcera, mi sta rendendo la vita impossibile condizionando le mie giornate.
Si aggiunga una situazione di evacuazione problematica, che alterna stipsi a evacuazioni più volte nell'arco della giornata (che già dalla seconda sono dolorose a causa dell'enorme prolasso).
Ecco la mia domanda: ho 43 anni, consultando vari proctologi di notevole importanza, ognuno di loro mi ha suggerito una metodica diversa.
Ho un prolasso esterno di 3 grave, e uno interno che però fa quasi da tappo (nel bene e nel male).
L'ultimo professore mi consigliava di operare entrambi, anche se quello interno poteva risultare "utile" al contenimento.
Non ricordo il nome dell'operazione, ma era una resezione con un termine accanto tipo "White".
Con elettrobisturi.
Un altro professore mi diceva Pessia con stapler.
Un altro, invece, sconsiglia assolutamente la longo...
Tra l'altro, chi dice prolasso rettale, chi emorroidario, chi entrambi della mucosa...
Insomma, un profano, disperato per la sua situazione, come fa a sapere a quale professionista affidarsi se ognuno contraddice l'altro in base alle rispettive metodiche?
Vi faccio questa domanda perché sono anni che convivo ma sono arrivato a un punto di non ritorno e ho una paura che mi si legge negli occhi.
Grazie a tutti voi che risponderete.
Per una ultima volta cercherò di essere imparziale è credibile.
Lei, da quello che riferisce e che ha riportato nei precedenti consulti, è affetto da un prolasso rettale, da una ulcera rettale, da un prolasso emorroidario e probabilmente da una stipsi da ostruita defecazione.
Iniziamo col dire che nessuna terapia farmacologica e nessun rimedio naturale potrà correggere e risolvere i suoi problemi.
Quello che potrà ridarle "pace" è una correzione chirurgica di tutti questi problemi, correzione che dovrà iniziare dal correggere il prolasso rettale interno. Da questo hanno inizio tutti i suoi problemi.
Personalmente preferisco resecare il prolasso e non
plicarlo, come abbiamo già discusso in precedenza. Tutto il resto non lo ritengo utile nel suo caso.
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
La Plicatura, invece, viene eseguita sempre manualmente con
l' apposizione di almeno sei sature che plissettano ed "accartociano" il prolasso.
Personalmente eseguo entrambe le tecniche e non ho preclusioni o preconcetti, regolo la mia scelta in base al grado di prolasso rettale interno, in base alla caratteristiche
( è circonferenziale?
Interessa un solo settore?)ed
all' associazione o meno di un prolasso emorroidario ed al grado di prolasso emorroidario.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Secondo lei, nel mio caso, quale sarebbe ideale?
Nell'ultima visita mi è stato detto di correggere sicuramente quello esterno per evitare questa fuoriuscita di questa palla enorme e, una volta sotto i ferri, magari correggere quello interno anche se, a detta del dottore, mi farebbe da "tappo di contenimento" vista la mia irregolarità intestinale.
E che, togliendolo (non ho capito quale metodica), potrei fare peggio.
Sono già un soggetto ansioso di mio, ma so che sono arrivato a un punto di non ritorno.
Ma come faccio ad affidarmi a qualcuno se i pareri sono costantemente discordanti?
Grazie ancora
A distanza non posso esserle d'aiuto.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Per questo motivo esistono delle linee guida, alle quali i proctologi dovrebbero attenersi.
In queste linee guida delle più autorevoli società di Colonproctologia, stilate in base
all' evidenza dei risultati, sono riportati tutti gli interventi utili in relazione al grado di prolasso rettale ed emorroidario.
Negare, o voler demonizzare, l' utilità di uno di tali interventi, in quella determinata condizione di prolasso, è da ignoranti e presuntuosi.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Un'ultima domanda, dal momento che è l'unico che mi ha risposto.
Per me che ho il terrore dell'operazione via anale, secondo lei la laparoscopia potrebbe fare al caso mio e limitare le conseguenze tipo urgenza defecatoria?
Grazie ancora per la pazienza
Ci mancava solo la rettopessi laparoscopica per completare l' elenco degli interventi per la correzione del prolasso rettale.
La mia risposta è no!
Tale intervento non è indicato per correggere prolassi rettoanali ed emorroidari; in base all'evidenza, questo è indicato nei prolassi medio/alti dell' ampolla rettale, ed in particolari casi.
Nessuno opererebbe, e nè tantomeno io, un prolasso rettoanale ed emorroidario ricorrendo ad un intervento che dove essere condotto per via addominale ed in anestesia generale.
Con questo credo che ci siamo detti tutto.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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