Colite diarrea cronica e calo ponderale
Gentili dottori, da ormai due mesi sono costantemente in ansia per ciò che mi è stato diagnosticato. Dopo visite da diversi specialisti, non so più cosa fare. Preciso che sono molto ipocondriaco ed ansioso. Dopo un episodio di stress eccessivo mi sono accorto che le mie feci erano diventate molto "spezzettate", ovvero avevo perso la loro solidità "caratteristica" e nel giro di un paio di settimane sono divenate "cremose". preoccupato ho fatto controlli analitici. Nelle prime due settimane di manifestazioni avevo tutto nella norma, emocromo, globuli bianchi e rossi, ferro (120) c3, c4, igg, iga, igm, markers tumorali ecc. Nelle due settimane successive, rimanendo costante il numero dei globuli rossi e dell'emoglobina, ho notato un calo della sideremia da 120 a 85. Sangue occulto nelle feci sempre assente. Nelle due settimane successive il ferro si è mantenuto su 85 - 83,4 - 84. Durante le due settimane in cui vi è stato calo del ferro sono stato ansiosissimo, credendo di avere il tumore e quindi ho mangiato molto di meno e andavo in bagno praticamente 8 -10 volte al di. Ho ripetuto le analisi una settimana fa e sempre tutto nella norma. Ho effettuato due ecografie addominali, tutto nella norma, milza compresa. Ho effettuato cicli di normix, spasmomen, diosmectal, ma zero risultati. solo il normix mi dava qualche effetto benefico ma dopo 1 giorno di nuovo situazione simile a quella precedente il trattamento. Dopo visita gastroenterologica si è parlato di sindrome del colon irritabile. Premetto che due mesi fa, all' inizio delle manifestazioni ero 72kg. Dopo due mesi sono 67 kg. puo questo davvero coincidere con la sindrome del colon irritabile? nelle tante trattazioni leggo che diminuzione del ferrro e calo ponderale sono associati a tumore del colon ascendente. Premetto che non ci sono casi simili in famiglia e che ho 25 anni. Questo calo ponderale rientra nei sintomi della sindrome? e la riduzione del ferro? ci sono ulteriori esami che posso fare meno invasi della colonoscopia ma tanto efficaci? è il caso di farli? e infine, e mi scuso per questo consulto difficile, volevo precisare che i dolori non sono mai forti ma a volte ci sono delle fitte sia a sinistra che a destra. grazie per il consulto.
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Dr. Stefano Spina
Chirurgo generale, Colonproctologo
12.5k 250
La Sindrome del Colon Irritabile non e' un problema da sottovalutare, perche' come vede puo' portare a complicanze persino importanti come nel suo caso. Fermo restando che, come gia' le e' stato indicato anche da queste pagine, e' importante fare diagnosi differenziale sia con le patologie tumorali sia con altre importanti malattie che possono colpire il colon (rettocolite, Crohn, etc...): su questo ovviamente non possiamo aiutarla perche' e' necessario rivolgersi ad un Medico che abbia la possibilita' di visitarla, cosa che a noi e' preclusa.
Detto questo ho paura che lei dovra' rassegnarsi ad affrontare il suo problema anche con l'aiuto di un buon Psicologo che sia in grado, parallelamente con il resto degli accertamenti prescritti, di aiutarla ad avere una qualita' di vita che deve necessariamente essere superiore a quella attuale.
Cordiali saluti
Detto questo ho paura che lei dovra' rassegnarsi ad affrontare il suo problema anche con l'aiuto di un buon Psicologo che sia in grado, parallelamente con il resto degli accertamenti prescritti, di aiutarla ad avere una qualita' di vita che deve necessariamente essere superiore a quella attuale.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Utente
Grazie per la Sua risposta gentile Dott. Spina. Tuttavia volevo permettermi di disturbarLa ulteriormente per chiederLe se qualche esame meno invasivo della colonoscopia ma tanto quanto efficace sia già presente. E se davvero la colite può portare a complicanze del genere, escluso naturalmente come dice Lei tutto il resto. Grazie
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Dr. Stefano Spina
Chirurgo generale, Colonproctologo
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La colonscopia purtroppo al momento non ha alternative che siano in grado di dare le stesse precise risposte in termini di diagnosi. Ma, mi scusi: c'e' qualche Collega che l'ha visitata e che le ha prescritto una colonscopia? Forse ho capito male, ma non mi era parso di leggere nulla in proposito...
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Utente
No. Sono stato da diversi specialisti e nessuno al momento mi ha prescritto una colonoscopia. Addirittura si pensava ci fosse una infiammazione lieve dell'appendice che mantiene il colon costantemente infiammato, ma non ci sono evidenze analitiche che lo possano dimostrare. Mi hanno dato dei lievi psicofarmaci da prendere la sera, ma io sono molto contrario a questo tipo di medicinali. Dimenticavo di dire comunque che le feci presentano muco, ma non direttamente visibile, in quanto commisto alle feci. Si pensa anche che il calo ponderale e il calo del ferro possano rientrare nella patologia descritta, ma io vorrei approfondire i controlli perchè nonostante mangi molto, non riesco a mettere peso, anzi mi mantengo sempre sui 67 kg.. e come ho perso 5 kg ho paura di perderne altri.. e Le confesso che i sintomi che presento sono comuni a così tante malattie che c'è un pò di confusione sull'argomento. Ma il mio chiodo fisso è la presenza di un tumore..
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Dr. Stefano Spina
Chirurgo generale, Colonproctologo
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Un esame invasivo come la colonscopia deve essere prescritto da un Medico. Meglio ancora se da uno Specialista. Non stiamo parlando della misurazione della glicemia o della pressione arteriosa, cose che lei puo' autonomamente decidere di fare andando nella farmacia sotto casa: la RSCS e' un esame importante, non esente da rischi e da riservarsi esclusivamente ai casi in cui davvero risulta utile.
Se i Colleghi non le hanno prescritto nessun esame endoscopico (e lei mi pare che ne abbia ascoltato piu' di uno) credo sia meglio non fare di testa propria... Magari potra' provare a riparlarne piu' in la' nel tempo.
Mi permetto invece di insistere sulla possibilita' di farsi seguire da uno Psicologo: magari proprio per evitare che si debba poi ricorrere alla prescrizione di psicofarmaci che lei non ama...
Cordiali saluti
Se i Colleghi non le hanno prescritto nessun esame endoscopico (e lei mi pare che ne abbia ascoltato piu' di uno) credo sia meglio non fare di testa propria... Magari potra' provare a riparlarne piu' in la' nel tempo.
Mi permetto invece di insistere sulla possibilita' di farsi seguire da uno Psicologo: magari proprio per evitare che si debba poi ricorrere alla prescrizione di psicofarmaci che lei non ama...
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.3k visite dal 26/09/2009.
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