Recidiva di emorroidi dopo due interventi

Buongiorno,
in data 04/04/2023 ho subito un'emorroidectomia con il metodo Milligan Morgan; sono stato dimesso il 07/04/2024 perché avevo una situazione molto impegnativa (mi hanno dovuto mettere anche il catetere perché non riuscivo ad urinare).
Il decorso è stato doloroso e lungo, sono riuscito a tornare al lavoro dopo quasi un mese (lavoro come amministrativo, quindi sto tutto il tempo seduto).

Sembrava fosse andato tutto per il verso giusto, ma verso fine novembre 2023 avverto dei fastidi a cui non ho dato peso; nei mesi successivi aumentano insieme a difficoltà di espellere le feci in un'unica volta (premetto che non sono mai stato stitico e che di media vado di corpo due volte al giorno).

Decido quindi di farmi controllare dal primario che mi ha operato il 31/04/2024 e la diagnosi è stata "peduncolo emorroidario posteriore mediana prolassato".

Potete capire la mia rabbia visto che qualche mese prima ho affrontato la milligan sperando di risolvere; il dottore mi ha detto che poteva essere normale un episodio del genere e che poteva essere dovuto anche al fatto che il mio sfintere interno è "teso" (sono un tipo ansioso), quindi mi propose di lasciare tutto come era dato che ero stato operato mesi prima.

Non contento, faccio una visita con un altro chirurgo che conferma la diagnosi aggiungendo che trovavo la situazione fastidiosa in quanto l'emorroide prolassava all'esterno e che il senso di non completo svuotamento era dovuto ad un leggero prolasso della mucosa al di sopra del peduncolo che ostacolava le feci; mi propone una nuova operazione di emorroidectomia più "leggera" perché secondo lui nel mio caso le terapie ambulatoriali avrebbero peggiornato la situazione, quindi l'11/06/2024 vengo operato di "emorroidectomiasecondo Ferguson mediante bisturi a radiofrequenze".
Anche in questo caso il decorso è stato lento e doloroso (non quanto il primo intervento); il 10 luglio faccio una visita di controllo e mi dice che gli esiti post operatori sono nella norma e che non ha provveduto a corregger il prolasso della mucosa perché sarebbe stato difficile fare quei due interventi contemporaneamente.

Le cose non vanno tanto bene, torno il 4 settembre a controllo, dolorante, e mi diagnostica "piccola ragade anale post.
sin e emorroidi 2 grado post dx e ant".
Ovviamente cado nella disperazione perché anche dopo questo secondo intervento non ho risolto, anzi, ho peggiorato la situazione.
La terapia che mi dà è la seguente:
- daflon 500 3 vv/giorno per 15 gg
- anonet neoactrirag 2 vv/giorno per 20 gg
- cicatridina 1 vv/giorno per 20 giorni
- Dulcosoft

Ad oggi, finita la cura, non trovo alcun beneficio anzi, mi da fastidio e a volte dolore...or dovrò fare il controllo post terapia ma già mi ha anticipato che dovrei fare un nuovo intervento...io non ce la faccio a farmi operare la terza volta in poco più di un anno, né a livello fisco né psicologico.
Cosa posso fare?
Grazie in anticipo per le vostre risposte.
[#1]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.1k 373 4
"dovuto ad un leggero prolasso della mucosa al di sopra del peduncolo che ostacolava le feci"
Entrambi gli interventi non hanno preso in considerazione il prolasso rettale interno che probabilmente andava trattato prima dell' asportazione del tessuto emorroidario.
Che dirle? la rivalutazione del suo problema e la proposta di un terzo intervento andrebbe fatta da un proctologo esperto.
Errare è umano perseverare è diabolico.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Il secondo chirurgo (che è specializzato in proctologia, motivo per cui mi ero rivolto a lui) mi disse che prima andava risolto il problema "a valle" ovvero le emorroidi e poi eventualmente il prolasso. Vedrò cosa mo dirà al prossimo controllo.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.1k 373 4
Non so che cosa vi siate detti e non conosco nello specifico la sua situazione , ma io la penso esattamente al contrario, se non sono presenti nette controindicazioni il prolasso rettale va corretto contestualmente a quello emorroidario! in particolar modo, come da lei riferito, in presenza di un residuo di malattia emorroidaria dopo il primo intervento.
A distanza non posso aggiungere altro.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

[#4]
Utente
Utente
Prima di operarmi, mi disse che poteva risolvere entrambe le problematiche in un'unica operazione, successivamente al secondo controllo post-operatorio, mi ha detto che non aveva potuto mettere mano al prolasso perché avrebbe dovuto mettere troppi punti.
Vedrò cosa mi proporrà al controllo che avrò a breve, post terapia.
Grazie ancora per le risposte, cordiali saluti.
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