La legatura alle emorroidi può causare dolore cronico perianale?

Buongiorno,
a giugno ho avuto una crisi emorroidaria, dovuta allo sforzo per defecare (bevevo poco e sono stitica). Il proctologo, senza avvisarmi, durante la visita ha eseguito la legatura alle emorroidi. A distanza di quasi 4 mesi, persiste un dolore forte, continuo, sempre presente di sottofondo, che aumenta dopo la defecazione, circa un'ora, se sto seduta o se faccio qualche attività o sport. Ho eseguito manometria e defecografia. La manometria evidenzia: "Valori pressori sfinteriali anali a riposo nella norma (60-75 mmHg) con minimo incremento pressorio in contrazione volontaria (70-85 mmHg) e minimo fisiologico decremento pressorio in ponzamento. Riflessi sfinteriali anali presenti e validi in Valsalva. Riflesso retto-anale inibitorio presente a 10, 20, 30 40 e 50 cc con primo stimolo ampollare riferito a 30 cc e primo stimolo evacuativo a 50 cc. deficit di reclutamento funzionale sfinteriale anale in contrazione volontaria ed in ponzamento. La defecografia dice: "Vescica in sede a riposo e lievemente prolassante sotto sforzo (I grado). Modesta la variazione dell’angolo retto-anale in contrazione volontaria. In ponzamento si osserva dinamica evacuativa con parziale sincrono rilasciamento sfinteriale anale, ma scarso residuo baritato in ampolla. Nelle fasi dinamiche evacuative si osserva sfiancamento ampollare con rettocele anteriore di circa 2, 6 cm, a stretto colletto e con sottostante lieve circolare sfiancamento ampollare, senza invaginazione retto-ampollare ne procidenza anale di prolasso mucoso anale per scivolamento. Non apprezzabile enterocele incidente sulla dinamica evacuativa". Ho eseguito pure colonscopia, che a parte due piccoli diverticoli, non ha trovato nulla, ed elettromiografia che come conclusione dice: "esaminati con ago bipolare concentrico i muscoli sfintere esterno e interno bilateralmente. Attività a riposo: presente attività tonica ridotta, sopratutto nel quadrante di sinistra. Analisi delle singole U. M., potenziali regolari ma in reclutamento massimale estremamente povero, soprattutto nei quadranti di sinistra. In particolare si osserva la mancata decontrattura durante le manovre di ponzamento. Conclusioni: diffusa riduzione del tono muscolare dello sfintere, con segni di dissinergia sfinterica (mancato rilassamento alle manovre di ponzamento). Indenne nervo pudendo.
Il proctologo mi ha detto di fare ancora una risonanza magnetica con metodo di contrasto, il neurologo mi sta facendo sostituire il lyrica con il Bacoflene, e sto seguendo fisioterapia. Il dolore non è ancora passato e alcuni giorni sale (sono giorni che è forte, non so se dovuto pure dalla colonscopia effettuata tre giorni fa).
Volevo sapere se il dolore che sento da 4 mesi è potuto scattare dopo la legatura, se scomparirà e cosa fare per risolvere il problema ed eliminare il dolore, soprattutto perché diminuendo il lyrica per sostituirlo con il Bacoflene, il dolore è aumentato molto e non riesco a controllarlo.
Ringraziando porgo cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
"Volevo sapere se il dolore che sento da 4 mesi è potuto scattare dopo la legatura"

Per la legatura elastica no!
Potrebbe per
l' infiltrazione di Atossisclerol effettuate!
A distanza non posso aggiungere altro.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com

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Utente
Utente
Grazie dottore,
sì, ha eseguito due iniezioni sclerosanti, la seconda, a suo dire, molto potente.
Posso chiederle se il disturbo passerà e cosa potrei fare per alleviare? Grazie.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
A distanza non facciamo prescrizioni ed in particolar modo senza una visita diretta.
Attendiamo la risonanza!
Prego.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
Utente
Buonasera dottore, mi scusi se la disturbo sempre. Ho prenotato risonanza magnetica senza metodo di contrasto, ma volevo sapere alcune cose per chiarire i dubbi.
La defecografia diceva: "Vescica in sede a riposo e lievemente prolassante sotto sforzo (I grado). Modesta la variazione dell’angolo retto-anale in contrazione volontaria. In ponzamento si osserva dinamica evacuativa con parziale sincrono rilasciamento sfinteriale anale, ma scarso residuo baritato in ampolla. Nelle fasi dinamiche evacuative si osserva sfiancamento ampollare con rettocele anteriore di circa 2, 6 cm, a stretto colletto e con sottostante lieve circolare sfiancamento ampollare, senza invaginazione retto-ampollare ne procidenza anale di prolasso mucoso anale per scivolamento. Non apprezzabile enterocele incidente sulla dinamica evacuativa".
Poiché molte volte dopo la defecazione sento come se non mi fossi scaricata del tutto, come se ci fosse lì qualcosa, un fastidio che diventa insopportabile, non mi permette neppure di stare seduta, mi chiedo se è dovuto alle feci che restano in ampolla. Durante la defecografia, il dottore mi continuava a urlare "spinga forte, faccia uscire il liquido", così spingevo forte e quasi avevo paura di fare uscire le emorroidi. Mentre a casa, quando vado in bagno, non spingo come durante l'esame, perché ho paura di peggiorare il pavimento pelvico che è già discendente, e per questo motivo mi sorge il dubbio che le feci non escano del tutto, che restino nell'ampolla o nel rettocele e siano quel fastidio dolore che sento. Volevo chiederle se è possibile (la proctologa e la fisioterapista dicono di no, ma dopo aver defecato, varie volte sono entrata con il dito fin dove riuscivo e ho sentito dei cumuli che, staccandoli e facendoli uscire, ho constatato essere residui o pezzi di feci) o è un discorso di nervi, come dice la fisioterapista. La stessa, inoltre, mi ha risposto che all'inizio poteva essere la contrattura, ma dopo averci lavorato e constatando che il puborettale va in avanti e poi torna indietro, non crede sia dovuto a questo ed è concorde con il terapista del dolore che ha sostituito il Bacoflene indicato dal neurologo con il Lyrica che prendevo prima.
Può dirmi se il rettocele o le feci che rimangono in ampolla possono "sentirsi" ed essere il fastidio che percepisco? Non riesco più a stare seduta e anche in piedi sento sempre quel fastidio. Inoltre, capita spesso che salga un dolore misto a bruciore forte, persistente, diffuso che non si allevia con nessun antidolorifico (ricorda il dolore che sentivo alle gambe da ragazza e che mi dicevano essere il dolore della crescita).

Scusi per il disturbo, ma non so più cosa pensare, sono mesi e non è vivibile. Il terapista del dolore mi ha prenotato un'iniezione tra i gangli impari.

La ringrazio per il suo aiuto.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
La risonanza?

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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[#6]
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta,
la risonanza è in programma per il 22 novembre, quando pronta la aggiorno.
Oggi, come le dicevo nell'altro messaggio, dopo la defecazione ho avuto una sensazione di tensione, durezza dell'ano, degli sfinteri (sembra), dei glutei, come quasi contrattura. Dolore che è salito e stasera è forte, insopportabile. Non posso sedermi e devo tenere abbassati i pantaloni. Non so più cosa fare.
Grazie per il suo aiuto.
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Dr. Giuseppe D'Oriano Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 13.3k 379
(Può dirmi se il rettocele o le feci che rimangono in ampolla possono "sentirsi" ed essere il fastidio che percepisco?)

No!
A distanza posso solo confermarle questo.
Vanno ancora chiarite le cause di questo dolore cronico(iniezioni di sostanze sclerosati per il trattamento delle sue emorroidi, trattamento che lei ancora omette quando descrive l' inizio della sua sintomatologia?)
Si confronti con il suo neurologo a distanza non posso aiutarla a risolvere.
Cordiali saluti.

Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Utente
Utente
Grazie dottore, non volevo omettere il trattamento, perché da quando ha eseguito le iniezioni e le legature è insorto il dolore, ma il proctologo ha sempre risposto che non potevano essere le iniezioni, che il dolore era per il trauma. Consulterò un neurologo.

Attendo risonanza e la aggiorno, se posso.

Grazie, cordiali saluti.
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