Perdite di sangue a due mesi dall'emorroidectomia (milligan morgan) + forte acidità di stomaco
Lavorando principalmente in smart working, ho la possibilità di andare in bagno quando necessario. Quando devo uscire, cerco di mangiare il meno possibile il giorno prima, preferendo alimenti liquidi come brodo, yogurt o succhi di frutta, nella speranza di ridurre al minimo la necessità di andare in bagno il giorno successivo. Provo un forte disagio quando sono fuori casa, temendo di non riuscire a trovare un bagno in caso di bisogno.
Parallelamente, sto affrontando anche problemi allo stomaco. Negli ultimi mesi ho sofferto di dolori addominali, e ad agosto ho eseguito un'ecografia all'addome che non ha rilevato patologie significative. È probabile che i dolori fossero un effetto collaterale del Tachifene, che ho sospeso circa 10 giorni fa, notando un'attenuazione dei sintomi. Nonostante ciò, continuo a soffrire di forte acidità di stomaco, che sto gestendo con un gastroprotettore.
A febbraio, qualche mese prima dell’operazione, penso di aver avuto un'intossicazione alimentare, probabilmente causata da mozzarelle avariate. Da quel momento ho iniziato a manifestare difficoltà digestive e, verso aprile, sono risultato anemico, probabilmente sia a causa delle difficoltà di digestione, sia per il sanguinamento delle emorroidi.
A maggio ho eseguito sia una colonscopia che una gastroscopia, risultando negativo all'Helicobacter pylori e senza evidenze di patologie gravi negli esami istologici.
Le ultime analisi del sangue hanno confermato una lieve anemia, che sto trattando con un integratore di ferro. Il mio medico curante sospetta una possibile difficoltà nell’assorbire il ferro, ma io non ne sono del tutto convinto, poiché non ho mai avuto problemi di anemia e digestivi prima di quest'anno.
I problemi allo stomaco e la lenta guarigione delle ferite sono collegati?
È normale che, a distanza di due mesi dall’emorroidectomia, le ferite non siano ancora completamente cicatrizzate e che le perdite di sangue mantengano uno stimolo persistente
Sarebbe il caso di considerare una nuova gastroscopia?
La situazione sta diventando parzialmente invalidante: come posso affrontarla per trovare una soluzione?
Cordiali saluti.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
www.drgiuseppedoriano.blogspot.com
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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La diagnosi del proctologo, dopo un anoscopia, è stata di un prolasso della mucosa con invaginazione anorettale. Per il momento mi ha prescritto di prendere mesalozina in supposte. La mucosa intestinale è infiammata. Da lì che vengolo le perdite di sangue. Prolassando mi provvoca lo stimolo continuo di andare in bagno, finchè non ritorna in sede. Qualche volta mi provvoca degli spasmi. Per lo stomaco mi ha detto di continuare a prendere il gastroprotettore, e che il dolore all'addome era provvocato dagli antidolorifici.
Questo medico mi ha dato le informazioni, non è stato frettoloso. Adesso almeno ho una diagnosi. Sono un po preoccupato della possibità di una nuova operazione. Spero che non ce ne sia bisogno e spero di uscire da questa situazione.
Diagnosi condivisibile! Purtroppo questo succede quando si esegue una Milligan-Morgan senza aver valutato la presenza e
l' entità del prolasso della parete rettale interna. La sola asportazione delle emorroidi, senza aver trattato questo prolasso, rappresenta un errore di procedura che non risolve del tutto la sintomatologia legata alla malattia emorroidaria.
Segua i consigli del collega.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Dopo la diagnosi del proctologo di "prolasso della mucosa con invaginazione anorettale" ad inizio ottobre, ho continuato a sanguinare per diverse settimane. Dopo due settimane di mesalozina che sembrava non avere effetto, sto assumendo microvenil forte ed un integratore di ferro. Verso la fine di ottobre ho iniziato ad avere capogiri e stordimenti. Il proctologo mi ha detto che sarebbe stata necessaria la scleroterapia per bloccare il sanguinamento. Mi ha detto di aspettare sei mesi prima di una seconda operazione. Ero stato operato alle emoroidi a fine luglio.
E' circa una decina di giorni che non sanguino più, ed un pò mi sono ripreso. Però da alcuni giorni i capogiri e gli stordimenti sono tornati. Ieri sera ho fatto molta fatica a fare la spesa. Verso la fine di ottobre mi ha visitato una gastroenterologa che mi ha prescritto pantorc due volte a giorno per 4 mesi, e gaviscon per tenere sotto controllo l'acidità di stomaco. Ho fatto poco più di due settimane di terapia. Lo stomaco continua farmi male e sono un paio di giorni che l'acidità di stomaco mi fatto svegliare durante la notte.
Vorrei fare le analisi del sangue per controllare se ho una anemia. Oltre all'emocromo che altro potrei controllare? C'è per caso qualche esame che è possibile chiedere di fare. In questi giorni contatto il medico curante. Sono molto preoccupato per la crescente stanchezza. Scusate se abuso della vostra pazienza.
Quando esiste questo sospetto si controlla anche il ferro
(sideremia).
A distanza non prescriviamo esami di laboratorio, se il suo curante lo riterrà opportuno potrà prescriverle anche altri esami di controllo generale.
Prego.
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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Permettetemi un piccolo sfogo. Sono in questa condizione da questa primavera (certe volte sono stato meglio e altre volte peggio). Parlo con i medici quasi ogni settimana, più della metà di queste visite le faccio da privato, per evitare le liste d'attesa. Spesso ho l'impressione che i medici non mi dedicano abbastanza attenzione. Il chirurgo che mi ha operato la prima volta si è reso irreperibile (non so perchè) e sono dovuto andare da un altro per avere la diagnosi di prolasso della mucosa, lasciando passare un mese buono. Sono andato dal gastroenterologo divese volte, ma per la gastrite non ho nessuna diagnosi, solo che potrebbe essere stato il tachifene (diagnosi che ho suggerito leggendo il foglietto illustrativo).
Ho la fortuna di lavorare da casa e per il momento sono riuscito ad evitare di tornare in ufficio. Ho anche la fortuna di poter pagare per qualche visita specialistica. Però il lavoro ne sta riesentendo, e ogni giorno spero di non avere problemi con il lavoro. La mia vita sociale è praticamente azzerata. Esco da casa per fare la spesa o poco più. Cerco di sopravvivere sperando di stare un pò meglio. So che ci sono dei casi che sono difficili (anche se non capisco), e il mio potrebbe esserlo. Sono spaventato. Scusatemi per lo sfogo.
Il secondo lo ha risolto. Il primo è un problema proctologico, anche questo risolvibile.
Prego
Dr.Giuseppe D'Oriano Docente Scuola Speciale A.C.O.I. di Coloproctologia. Chirurgo Colonproctologo.
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